A volte i viaggi partono da una foto, specialmente oggi che troviamo tante ispirazioni sui social. Un dettaglio, un’emozione, una suggestione si tramutano in un desiderio: quello di essere lì anche noi. Per il lago di Bled funziona sicuramente così. La sua foto più famosa infatti la conosciamo tutti, è praticamente impossibile non averla vista. È un’immagine iconica che ti scatena la voglia pazza di salire proprio lì, su quel cucuzzolo da dove ammirare il magnifico panorama del lago dall’alto, con la sua piccola, pittoresca isoletta.
Per scattare questa foto occorre fare un pochino di fatica, che sarà ampiamente ricompensata dall’indimenticabile vista sullo specchio d’acqua e le montagne incantate che lo circondano. È anche la scusa perfetta per fare una bellissima escursione, pure se non sei un trekker appassionato o esperto.
Indice
Il contesto del lago di Bled
Il lago di Bled è immerso tra montagne boscose. Immagina che spettacolo in estate quando domina il verde scintillante (eh sì, piove spesso) o in autunno col più caldo dei foliage. Oppure d’inverno, sotto il manto puro e silenzioso della neve.
Per godersi fino in fondo tanto ben di Dio, la cosa migliore è proprio organizzare delle escursioni. Ce n’è davvero per tutti i gusti e per tutte le preparazioni fisiche. Calcola che Bled si trova tra gli altopiani della Pokliuka, della Mežacla e della Jelovica, tra i monti Triglav, le Alpi Giulie e la catena delle Caravanche. Gli appassionati certo non si annoieranno! E anche se sei alle prime armi o vuoi solo passare qualche ora di svago, troverai quello che fa per te.
I belvedere sul lago di Bled
Intorno al lago di Bled quindi ci sono tantissimi percorsi in cui lanciarsi, ma noi oggi parliamo di quelli che ti portano ai belvedere più famosi della Slovenia, e forse d’Europa.
Il punto di partenza è vicino al camping Bled, nella parte Sud Ovest del lago. Da qui un piccolo sentiero buca la compattezza del bosco e si inerpica sul monte. Inizia la fatica il divertimento!
La passeggiata è abbastanza in pendenza, ma non occorre essere Messner per affrontarla. Certo, magari se mi fossi rotta un piede e avessi un gesso eviterei, eppure abbiamo visto un ragazzetto conciato così cimentarsi lo stesso, aiutato da un paio di amici. Poi lo abbiamo sorpassato e perso di vista, quindi non sappiamo come sia andata a finire…
Tornando a noi, imboccando il sentiero si sale in un rinfrescante abbraccio frondoso, tra la vegetazione del bosco e gli alberi a fare da cielo color smeraldo. Perciò, se è vero che i tuoi muscoletti (o muscoloni) lavoreranno, è pur vero che potrai allo stesso tempo praticare del sanissimo shinrin yoku, di cui ti diciamo tutto qui:
Shinrin yoku, soluzione perfetta al logorio della vita moderna
Il primo traguardo: Ojstrica, a 610 m
La passeggiata nel bosco rigenera lo spirito oltre al corpo, ok, ma noi chiaramente puntiamo all’obiettivo: l’agognata foto che domina il lago di Bled e la sua isoletta, l’unica di orgine naturale della Slovenia.
Il primo traguardo, Ojstrica, va guadagnato nell’ultimo pezzetto, dove bisogna praticamente inerpicarsi su un cucuzzolo petroso. Una volta in cima, anche se non è altissimo, ti si splanca davanti un panorama eccezionale. In loco ci sono una panchina e una bella roccia che sembra messa lì apposta per foto molto scenografiche, in cui fare finta di essere esploratori solitari. Giusto fare finta, perché per scattare la foto in realtà tocca fare la fila…
Diciamo… un ‘dietro le quinte’ di quello che si vede su Instagram!
Tempi per salire: una ventina di minuti.
Il secondo traguardo, a destra: Velika Osojnica 756 m
Per il secondo traguardo occorre riscendere dal belvedere Ojstrica e proseguire la salita sul sentiero principale. A un certo punto si incontra un bivio, a destra si va a Velika Osojnica e a sinistra a Mala Osojnica. Non temere, ci sono i cartelli che danno indicazioni. Noi abbiamo dovuto scegliere l’uno o l’altro, perché stava per venire giù il fortunale e quindi non facevamo in tempo a vederli entrambi. Abbiamo scelto il più in alto dei due.
Non ce ne siamo pentiti perché da quell’altezza il panorama è ancora più ampio ed emozionante! Anche qui c’è una panchina, però trovare il punto è stato abbastanza impegnativo. Arrivati in cima infatti, oltre al cartello che indica Velika Osojnica non ci sono indicazioni, quindi ti trovi in mezzo al bosco e non si vedono spiragli che facciano pensare a un belvedere. Ma la panchina c’è: cercala sulla sinistra rispetto al cartello, in avanti, inoltrandoti un po’ nel bosco e osservando bene. Mi raccomando prendi sempre i tuoi punti di riferimento.
Tempi per salire: una ventina di minuti dal bivio con Mala Osojnica (i tempi sono indicati sui cartelli)
Il terzo traguardo, a sinistra: Mala Osojnica 680 m
Il terzo traguardo a quanto si dice on line è quello più impegnativo, con anche un pezzo di ferrata, ma noi come ho detto abbiamo dovuto scegliere e Mala Osojnica l’abbiamo scartato. Essendo un po’ più laterale, questo belvedere però offre una vista un po’ più di sbiego dell’isola, uno sguardo meno comune rispetto alla foto superstar del lago di Bled.
Qualche consiglio per le escursioni a Bled
I nostri consigli sono quelli delle nonne, che raccomandano sempre prudenza, scassano, però poi com’è come non è hanno sempre ragione loro! Nel caso di escursioni in montagna condividiamo al massimo la saggezza di chi ha vissuto a lungo (e un motivo ci sarà!): non si scherza con la natura. Dalla semplice slogatura a problemi più seri… se possibile, meglio evitare o almeno provarci prendendo ogni precauzione. Quindi, in generale e anche per Bled:
- Scarpe adatte
- Abbigliamento adatto
- Acqua sufficiente!
- Valutare bene il tempo, inteso sia come clima sia come ore richieste dalla gita
- Valutare le proprie condizioni fisiche rispetto all’impegno necessario
So quello che dico, perché noi invece spesso sottovalutiamo le cose, e poi rischiamo di trovarci in situazioni a dir poco scomode. Dalla nostra scarpinata fino alla chiesetta più bella di Naxos (e del mondo!), dove eravamo sconsideratamente senza acqua (e senza cibo), al trekking per esperti al lago di Pilato sui Monti Sibillini, affrontato in sneakers, fino proprio alla nostra escursione a Bled.
Qui eravamo abbastanza preparati, a parte Federico in JEANS attillati (!), ma come al solito avevamo poca acqua e soprattutto siamo saliti nonostante un grosso temporale incombente. Infatti su ai belvedere siamo stati pochissimo, nemmeno il tempo di goderceli o studiare le foto e siamo dovuti riscendere di corsa, arrivando giù proprio all’inizio del diluvio. Il problema in questo caso era che buona parte del sentiero è in realtà un canalone dove le acque fluiscono a valle. E siccome aveva già piovuto nei giorni precedenti, era già pieno di detriti, grossi rami, pietre, foglie, conditi da tanto tanto fango. In una parola: scivoloso. Non ideale per passarci sotto un acquazzone, e da evitare in caso di maltempo.
Detto questo, il sentiero per i belvedere di Bled è fattibilissimo e regala dei panorami unici e spettacolari. Salire qui in cima è una delle esperienze indimenticabili da fare al lago di Bled.
Al prossimo viaggio!
In cerca di curiosità, consigli e itinerari su Bled e la Slovenia? Eccoli:
Itinerario nel Paese green, cosa vedere in Slovenia in 5 giorni
Grotte di San Canziano, dalla delusione all’esaltazione in 30 minuti