Se dovessi dire che colori mi sono portata dietro dai nostri 5 giorni alla scoperta di cosa vedere in Slovenia, due sarebbero i più vivi e persistenti. Blu e verde, con tutte le sfumature che possono assumere quando vanno a tingere boschi e laghi. Gli sloveni sarebbero ben contenti di sentirmelo dire, batterebbero il 5 e direbbero ”missione compiuta”! Infatti ci tengono molto a presentarsi come Paese green e sostenibile, ci mettono tanta cura e la natura è sicuramente uno dei loro punti di forza!
Devo dire che l’aspetto ambientale è preso molto seriamente, ci sono anche premi e riconoscimenti per le località più verdi. Noi treeaveller, che a Roma camminiamo dribblando la spazzatura e che amiamo incredibilmente gli alberi e la natura, siamo felicissimi che un intero Stato ne faccia una politica così forte! Anche perché il risultato si vede: almeno nella parte Ovest, che è quella che abbiamo girato, è tutto pulito, ordinato, con energia prodotta da fonti alternative. E la natura esplode di ricchezza.
Curioso? Partiamo quindi per il nostro itinerario on the road per scoprire cosa vedere nella verde Slovenia, dove troveremo anche cultura e storia!
Indice
Cosa vedere in Slovenia: giorno 1
Castello Predjama
Per noi che venivamo da Venezia, la prima tappa dell’itinerario tra le cose da vedere in Slovenia è stata un vero Castello nella roccia. Già, Predjama è proprio quel che si dice incastonato in questa impressionante parete verticale alta 123 metri, dove tra l’altro si aprono delle cavità carsiche molto ampie. Pensa che la Grotta del Castello sotto l’edificio corrisponde a 4 piani! Il palazzo in sé risale al XIII secolo ma il suo aspetto attuale è dovuto a lavori successivi di epoca rinascimentale; d’altronde è passato più volte di mano tra sloveni, tedeschi e italiani.
L’ospite illustre di Predjama fu Erasmo Lueger, signorotto divenuto barone nel 1478, che trovava rifugio qui dopo le sue scorrerie ruberecce in zona. Il rifugio era molto ben congegnato, perché grazie a un cunicolo segreto il castello era collegato al Fiume Vipacco e quindi era possibile avere rifornimenti anche in caso di assedio. Come avvenne quando l’imperatore, scoperte le ladrate e le razzie di Erasmo, decise di inviare dei soldati per bloccarlo.
Dopo quasi un anno di assedio, la leggenda narra che fu solo per il tradimento di un servitore (forse non messo in regola coi contributi?), che Erasmo lo sbruffone ebbe la sua nemesi. Pare che fu ucciso da una pioggia di pietre lanciate dai nemici, mentre era in bagno. Che fine ignominiosa!
Ai tempi nostri la visita sarà ben più tranquilla rispetto a quei periodi turbolenti. Nel castello si possono vedere gli appartamenti ‘residenziali’, la cappella, le prigioni, l’armeria, la soffitta, le cucine, il tutto con i mobili d’epoca, e una piccola parte della Grotta del Castello. Si può anche raggiungere la Tana di Erasmo, partecipando alle ‘visite avventura’, che hanno un approccio più speleologico.
Curiosità:
- Il Castello di Predjama è inserito nel Guinnes dei Primati come castello costruito nella roccia più grande del mondo.
- A 9 km ci sono le famosissime Grotte di Postumia, altro magico esempio di grotte carsiche.
- Info sulla visita al Castello: https://www.postojnska-jama.eu/it/castello-di-predjama/
Lubiana
Lubiana è la capitale della Slovenia ed è una città piccola e de-li-zio-sa, oltre che verdissima. Si gira facilmente a piedi, volendo anche in una giornata. Ovviamente però se vuoi visitare anche i musei e in generale entrare un po’ più addentro la vita cittadina, ti occorrerà più tempo. Direi 2-3 giorni. Noi abbiamo passato qui un pomeriggio e una mattina (ma c’eravamo giò stati).
Da non perdere a Lubiana
- Elemento comune dei due giorni, fil rouge di ogni visita a Lubiana, è la passeggiata lungo gli argini del Ljubljanica, non solo perché il lungo fiume è incantevole, ma anche perché è pieno di vita e bei locali dove mangiare, bere, incontrarsi.
- Prešernov trg. Il cuore di Lubiana, collegato alla città vecchia dal Triplice ponte, è una piazzetta pittoresca e brulicante di vita, punto di ritrovo per tutti i lubianesi. Impossibile non notare il monumento al poeta Prešeren, un paio di palazzi in stile secessionista davvero particolari e la Chiesa Francescana dell’Assunzione color color… salmone che prega.
- I palazzi liberty di Miklošičeva cesta. Una breve deviazione da piazza Prešernov e potrai ammirare 3-4 edifici molto molto originali, declinazioni dello stile secessionista che dire interessanti è poco. Il nostro preferito è sicuramente l’ex Banca Cooperativa, con le sue geometrie rosse, gialle e blu. Il tuo quale sarà? Se sei appassionato di architettura avrai difficoltà a scegliere!
- I ponti sul fiume. Li metto a parte perché sono proprio belli e particolari. Su tutti, il Ponte dei Draghi, icona di Lubiana, e il Triplice Ponte sono un must see, ognuno per motivi diversi. I dragoni ti sfideranno a fotografarli in modo decente (difficile, davvero), mostrandoti i dentoni tanto che puoi immaginarti il fuoco uscire dalla loro bocca. Ma tranquillo, sono innocui. Il Triplice Ponte invece è unico nel suo genere: è formato da tre ponti e l’intreccio di balaustre e lampioni saprà mandarti il cervello sufficientemente in trip!
- Il Mercato centrale. Per entrare un po’ nello spirito della città, il mercato è il posto perfetto. Gironzolare tra i banchi è un’esperienza multisensoriale che ti avvicina alla vita quotidiana dei lubianesi, che vengono qui a fare la spesa e a socializzare. I banchi vendono di tutto, anche artigianato, quindi preparati a fare acquisti!
- La Cattedrale di San Nicola. A due passi dal Mercato, ha dei bellissimi portoni in bronzo, un notevole coro scolpito e interni barocchi davvero ricchi. On line si dice che l’ingresso sia gratis ma noi abbiamo pagato, forse perché c’era un’esposizione con dei busti raffiguranti tutti Papa Francesco in varie pose. Che fortuna!
Cosa vedere in Slovenia: giorno 2
Ancora Lubiana
- Iniziamo con una chicca davvero local: Metelkova, il centro artistico che esplode di murales e musica alternativa. Un po’ fuori mano ma assolutamente da ve-de-re, sono le ex caserme austroungariche occupate e riconvertite da artisti e intellettuali a centro culturale. Troverai qui tanta ma tanta arte di strada, locali che fanno serate uniche, eventi, mostre, in un ambiente libero e indipendente, molto vivace e alternativo. Il posto è frequentato da qualche turista (non tantissimi) e soprattutto da giovani e meno giovani lubianesi in cerca di una birra a buon prezzo, di chiacchiere, di musica di ogni tipo e balli fino a tarda notte. Leggi il nostro articolo su Metelkova!
- Dopo qualche centinaia di foto ai millemila murales, proseguiamo per il Castello di Lubiana, che occhieggia dall’alto lo scorrere della vita sul fiume e la parte vecchia della città. Il panorama è spettacolare e la visita interessante.
- A questo punto non possiamo che tuffarci nel cuore della città vecchia con Mestni Trg, la piazza civica, Stari trg, la piazza vecchia, e Gornji trg, la piazza Superiore, che praticamente vengono una di seguito all’altra, tanto che le ultime due sembrano più viali che piazze classiche. Edifici barocchi, antiche dimore, qualche residuo medievale rendono passeggiare tra questi ciottoli una specie di viaggio nel tempo. In effetti l’atmosfera è molto retrò e romantica.
Lago di Bled
Bled, in cima alle cose da vedere in Slovenia, dista da Lubiana solo un’oretta di macchina. Lungo la strada se vuoi ci sono vari paesini caratteristici da visitare, con bei palazzi colorati e tradizioni ancora vive. Noi abbiamo puntato direttamente al Lago: avevamo fretta di capire se fosse davvero così bello come nello scatafascio di foto che si vedono sul webbe. La risposta è sì, e il risultato è che ora sul webbe di foto ci sono anche le nostre!
Da non perdere a Bled
- Il giro del lago. Una passeggiata molto facile, camminando praticamente su un marciapiede. Forse non è cortissima (l’anello sono 6 km) ma secondo noi ti dà modo di vedere il lago da tutte le angolazioni. Uno può pensare che sia tutto uguale, invece no! Arroccato su uno sperone di roccia c’è il castello di Bled, diverso a seconda da dove lo guardi, così come l’isoletta in mezzo al lago ha tante prospettive diverse. Secondo noi è anche un ottima occasione per fare un po’ di movimento in totale relax.
- Imperdibile è il ”viaggio” in pletna, l’imbarcazione tipica. Si tratta di una specie di gondolona con tanto di barcaiolo che rema, ed è anche il modo migliore e meno faticoso (per te) per raggiungere l’isola di Bled. Qui hai 40-45 minuti prima di dover tornare alla barca e rientrare. Ora, potrebbe sembrarti tanto tempo, visto che l’isoletta è grande quanto uno spillo, ma ti assicuro che quei minuti passano in fretta. Nel tempo che visiti la Chiesa dell’Assunzione e suoni la campana per propiziare, secondo la leggenda, un tuo desiderio; tra che giri l’isoletta e fai le foto; poi prendi un caffè/gelato/snack/birra al localetto nella ‘piazzetta’; infine dai uno sguardo al negozio di souvenir… vedrai che corsa alla fine!
Cosa vedere in Slovenia: giorno 3
Godersi il Lago di Bled: attività balneari
Il lago di Bled è balneabile, con le sue acque trasparenti e calde (per essere un lago). Perciò unisciti ai tanti sloveni e buttati: a fare il bagno, cimentarti nel Sup (stand up paddle), a remare in barca o kayak, o semplicemente a prendere il sole.
Gola di Vintgar
In un sola parola: stupenda. Anche qui in tutta comodità, una passerella in legno si snoda in mezzo ad alte pareti di roccia scavate dal torrente Radovna. Il paesaggio che attraversi nella Gola di Vintgar è quasi preistorico, e la sensazione è quella di essere in un luogo lontano dal tempo e dalla cività, nonostante di gente ce ne sia! Se poi incappi in un temporale come noi, la sensazione è ancora più selvaggia! La cascata di Šum, alta 16 m, è la ciliegina sulla torta di una passeggiata semplice e stupefacente.
Escursioni sul monte ai belvedere
Un pomeriggio lo dedichiamo all’attività fisica e ci diamo all’escursionismo. L’obiettivo in realtà è fotografare il lago dall’alto, un’immagine iconica che sicuramente avrai visto. Anzi, l’immagine ormai è abusata, chi riesce a farne una originale merita l’applauso! Ma la passeggiata, un trekking non super impegnativo ma nemmeno a zero fatica, è piacevolissima in mezzo ai boschi. Il panorama, ovvero la ricompensa finale, è davvero stupendo.
Noi siamo partiti dalla zona sud-ovest del Lago, nei pressi del Camping Bled, e abbiamo raggiunto i belvedere di Mala Osojnica (685 m) e Velika Osojnica (756 m). Uno più emozionante e spettacolare dell’altro. Mi raccomando: scarpe da trekking e acqua.
Ne parliamo qui:
Cosa vedere in Slovenia: giorno 4
Ci muoviamo da Bled, non senza aver fatto una lauta e cicciona colazione con il dolce tipico di qui: la Kremna Rezina, una specie di enorme diplomatico senza liquore ma con quintali di crema alla vaniglia e panna. L’ideale per darti una sferzata di energia! Anzi, con tutti quegli zuccheri dovrebbe essere inserito tra le sostanze dopanti!
Appanzati ma soddisfatti partiamo quindi alla volta della nostra destinazione, ingiustamente meno famosa del Lago di Bled (ma forse è meglio così). La cosa comunque non ci e ti salverà dal solito salasso del parchimetro, lo sport preferito in Slovenia, e nemmeno da una certa folla.
Lago Bohinij
Se è vero, come si dice, che il mare innervosisce mentre il lago rilassa, Bohinij è assolutamente perfetto per questo scopo. In fondo, siamo qui anche per il relax no? Specie dopo che ti sarà roduto per l’esoso parchimetro. Un dazio inevitabile, quindi metti le monetine con nochalance e buttati a scoprire e vivere questo lago color iris.
Come a Bled, qui puoi fare bellissime passeggiate seguendo il sentiero lungo le sponde del Bohinij, fare il bagno, andare in barca o kayak, darti all’escursionismo, e pensa che c’è anche il campo per il parapendio! Davvero tante attività da fare, quindi dipende da cosa ti piace. Per il settore ”cultura”, la chicca da non perdere è la chiesetta romanica dedicata a San Giovanni Battista.
Cascata della Savica
A pochissimi km da Bohinij c’è la suggestiva cascata Savica che vale la scarpinata necessaria per raggiungerla. Dopo molti gradini e seguendo un sentiero in salita dentro una faggeta, arriverai al cospetto del salto d’acqua, che cade in una gola profonda 78 m.
Cosa vedere in Slovenia: giorno 5
Grotte di San Canziano
A breve distanza ci sono sia le Grotte di Postumia, famosissime e molto più frequentate, sia le Grotte di San Canziano, meno gettonate ma Patrimonio Unesco. Noi abbiamo scelto di vedere queste ultime e sebbene all’inizio onestamente la visita sembrasse un po’ una sòla, come si dice a Roma, ti assicuro che non lo è. Occorre solo avere un po’ di pazienza per poi rimanere a bocca aperta e occhi sgranati.
La Grotta dei Sussurri infatti è enorme, ma che dico enorme? È enorme! Sotto pareti alte 100 metri scorre furibondo il fiume Reka, che ha scavato il canyon sotterraneo. Tramite una comoda passerella si attraversa la grotta passando su un ponte a 50 metri di altezza, in un panorama primordiale che sembra un film-incrocio tra Jules Verne, Tolkien e Indiana Jones. Noi siamo rimasti stupefatti. Purtroppo non posso fartela vedere perché all’interno non è possibile scattare foto.
Info per la visita sul sito delle Grotte.
Pirano
Perla dell’Adriatico sloveno, Pirano chiude meritatamente e in maniera slow i nostri 5 giorni. La città infatti è piccolina e si gira senza ansie e fretta in un pomeriggio (leggi il nostro articolo su Pirano).
Da non perdere a Pirano
- Piazza Tartini. Centro di Pirano, è stranamente ovale ed è dedicata al compositore settecentesco Giuseppe Tartini, il cui Trillo del Diavolo mi pregio di aver suonato a 13 anni al saggio di pianoforte. Succede anche questo nella vita, ma reminiscenze a parte la piazza è coloratissima e molto vivace (almeno in estate!). La casa veneziana in un angolo, in stile gotico veneziano, non è rossa come dice la Lonely Planet ma uno smorto color crema. Comunque è un’affascinante testimonianza della dominazione della Serenissima su Pirano.
- Il campanile della Cattedrale di San Giorgio. Solo da qui potrai vedere la bellissima piazza Tartini nel suo insieme e in tutta la sua particolarità. Ovale, coi tetti arancioni, il mare cobalto sullo sfondo… non fosse per il vento forza 9 non vorresti mai scendere!
- I vicoli e il lungomare, pieni di locali. Sicuramente pranzare o cenare con il bel panorama è godurioso, ma i ristoranti ci sono sembrati tutti abbastanza turistici. Come l’intera Pirano d’altronde. È pur vero che turistico non è per forza sinonimo di mangiar male, perciò valuta bene se qualcuno ti ispira. In 1 Maia Trg, deliziosa piazzetta, ti suggeriamo la cantina Klet. Turistico sì ma a occhio molto verace.
- Chiesa di San Clemente. Vicino al Faro di Punta, è piccolina ma troppo carina con la sua torre rotonda e merlata!
Ecco su mappa il giro che abbiamo fatto in Slovenia, praticamente si svolge tutto lungo una stessa strada.
Con ciò siamo giunti alla fine dei nostri 5 giorni belli densi tra le cose da vedere in Slovenia. Abbiamo fatto indigestione di esperienze meravigliose e siamo passati dal lago alle montagne, dalle grotte al mare: insomma la Slovenia è un Paese al top!
Per questo speriamo che il nostro itinerario possa ispirare anche te. E se condividi il nostro articolo, magari aiuta anche altri. Thanks!
Al prossimo viaggio!
Grotte di San Canziano, dalla delusione all’esaltazione in 30 minuti