Se dovessimo parlare di Kyoto e cosa vedere servirebbe un’enciclopedia. La vecchia capitale del Giappone è una città ricchissima di storia, tradizione e modernità. Per iniziare solo ad averne uni’dea ci vorrebbero settimane ma ovviamente non è possibile! Andiamo quindi a farci un giro molto più rapido ma che tocchi i vari aspetti che rendono il Paese del Sol Levante così affascinante. Calcola che noi abbiamo avuto a disposizione due giorni e mezzo, che sono letteralmente volati. Già solo passeggiare per le vie di Kyoto è come stare in un paese delle meraviglie orientale insieme a un Cappellaio Matto con gli occhi a mandorla!
Andiamo!
Indice
Il tempio più bello: il Padiglione d’Oro
Una delle meraviglie di Kyoto da vedere assolutamente è il Kinkaku-ji. Il Padiglione d’oro è un tempio diverso da tutti gli altri che puoi vedere a Kyoto (e non solo). Fu costruito nel 1397, era la villa dello shōgun Ashikaga Yoshimitsu. Quando questi morì il palazzo venne convertito in un luogo sacro e vi venne ospitata la setta buddista zen Rinzai. Nei secoli l’edificio prese fuoco più di una volta e venne sempre ricostruito com’era. Quello attuale, di 3 piani, risale al 1955.
La cosa che rende meraviglioso e unico il Kinkaku-ji è che è ricoperto di foglie d’oro. Oro che è simbolo della purificazione, in particolare da tutto quanto è negativo. Il Padiglione emerge tra gli alberi, circondato da uno studiatissimo giardino giapponese e da un lago nelle cui acque tutto si sdoppia, creando riflessi perfetti e un panorama stupefacente. Un vero regalo a chi ha la fortuna e l’opportunità di goderne con i propri occhi.
Per approfondire leggi il nostro pezzo sul Kinkaku-ji:
Il quartiere delle geishe: Gion
Gion, il famoso quartiere delle geishe, è una delle zone più frequentate, immaginate, cercate dai turisti. Una manciata di viette, il cui fulcro è Hanamikoji dori, che nell’immaginario è molto di più: è uno stile di vita, è storia, tradizione e anche un po’ di mistero, quello che avvolge queste figure riservate e schive che se sei fortunato scorgerai passare leggere e silenziose come fossero fotogrammi di un’altra vita.
E lo sono: sicuramente tutto il loro mondo è molto distante dalle nostre abitudini e tradizioni, e forse proprio per questo ci incuriosisce tanto. Anche troppo direi, visto che per cercare di cogliere l’attimo e fotografare le geishe si finisce per essere invadenti e irrispettosi. Un problema del turismo di massa, che si risolverebbe se fossimo tutti più educati. Ma ovviamente è impossibile e così l’amministrazione cittadina poche settimane fa ha deciso direttamente di vietare di scattare foto nel quartiere di Gion. Fa’ attenzione perciò: ci sono anche le telecamere e la multa è sugli 83 dollari.
Il vicolo più caratteristico: Ponto-Chō
Vicino al quartiere delle geishe ce ne è un altro ancora più affascinante. È Ponto-Chō, il suo cuore è un vicoletto stretto stretto, parallelo al fiume, che la sera, con le lanterne che lo illuminano di bagliori, è ammaliante da morire. La stradina non è lunghissima e anche se abbastanza affollata ti suggerisco di farci un giro perché ti sentirai immerso nella vita giapponese. Circondato da edifici tradizionali, Ponto-Chō Alley pullula di sale da the, ostelli, ristoranti e localini di tutti i tipi. Anche qui girano spesso geishe e maiko (le ragazze apprendiste geishe).
Noi abbiamo provato a mangiare in una specie di minuscola hosteria, più piccola del salone di casa nostra, con pochissimi posti al bancone e un tizio, più viaggiatore che turista, unico occidentale tra i giapponesi impegnati a mangiare. Sembrava davvero il locale di Midnight Diner (Tokyo Stories), la serie Netflix incentrata su un locale di questo tipo e sulle storie strane dei suoi vari clienti. Se non l’hai mai vista te la consiglio, è coinvolgente ed è una finestra aperta sul mondo e le usanze giapponesi.
Tornando a noi, purtroppo non siamo riusciti a mangiarci perché accettava solo contanti e noi non ne avevamo. Abbiamo ripiegato su un ristorante totalmente diverso: ampio, a più piani, con una cucina abbastanza raffinata e delle finestrone con una bellissima vista sul fiume Kamo.
Un’esperienza diversa ma comunque emozionante, compreso il dover lasciare le scarpe in una piccola scarpiera all’ingresso per ritrovarle poi perfettamente pronte e allineate per essere indossate all’uscita, dopo aver pagato il conto.
Il tempio Yasaka jinja
Sempre vicino a Gion c’è un tempio pazzesco che ti straconsiglio di andare a vedere. È enorme, è tutto rosso-arancione, pieno di lanterne, aperto 24 ore su 24 ed è gratuito. È veramente un pezzo di tradizione e spiritualità giapponese che non puoi farti scappare.
Basta proseguire dritti sul vialone Shijo dori, in direzione opposta al fiume: finisci direttamente di fronte al tempio Yasaka jinja e subito rimani a bocca aperta per il portale d’ingresso. All’interno la miriade di lanterne, le persone che praticano riti sentiti, i vari edifici di cui il tempio si compone, ti conquisteranno.
Il tempio, che una volta si chiamava Tempio Gion, è una delle cose da vedere a Kyoto per la sua bellezza, per la sua complessità, per la sua tradizione religiosa, e anche perché logisticamente viene molto bene: prima o dopo la visita al quartiere Gion in meno di 10 minuti a piedi arrivi a Yasaka. In una città così grossa e così piena di roba da scoprire, dove anche il negozio più banale è così diverso da quello a cui siamo abituati da essere interessante… secondo noi bisogna anche ottimizzare tempi e logistica.
Travestirsi da geisha o samurai
Ora ti parlo non tanto di una cosa da vedere a Kyoto ma da fare: un’esperienza che sarà pure un bel po’ turistica, però secondo me è imperdibile. Dai, non sei curiosa di vedere come staresti vestita da geisha, con il kimono e il trucco? O tu, omaccione, di scoprire il samurai che si nasconde in te?
A Kyoto molti studi offrono questo divertimento, con varie opzioni di coppia o singole e varie location per le foto. Perché ovviamente dopo tutta la fatica per truccarsi e indossare il kimono, avere delle immagini che lo testimonieranno per sempre è il minimo!
Ti consiglio di acquistare per tempo e on line la tua seduta di trucco e parrucco perché la cosa è molto gettonata. E considera che in pratica ti ci vuole una mattinata o un pomeriggio.
Infatti al tuo arrivo vieni affidata a una ragazza che ti struccherà, ti truccherà con il meraviglioso e complesso trucco da geisha o maiko (a tua scelta), ti metterà il parruccone nero in testa. Poi passerai a scegliere le decorazioni per i capelli e il kimono: sono uno più bello dell’altro! Dopo la vestizione, e sono parecchi strati, sarai pronta per fare le foto nella location interna o esterna che hai scelto. Le foto te le fanno loro (poi te le danno) ma hai anche del tempo per fare le tue. Dopo dovrai svestirti, struccarti, ritruccarti e lavarti i capelli (tutto nello studio), ecco perché alla fine ci vuole un sacco di tempo.
Il samurai ovviamente è una vestizione più rapida e più semplice, quindi anche di minore impatto, però secondo noi, specialmente se fatto in coppia, è divertente.
Ultima cosa: non è un’esperienza economicissima. Noi siamo andati da Maiko and Geisha Makeover Experience AYA e la Couple Courtyard Course ci è costata circa 200 euro.
Il mercato di Nishiki
A Kyoto cosa vedere ancora? Tantissime cose! Intanto un giro al mercato di solito è un buon modo per immergersi nella vita locale e quotidiana delle città, meglio ancora se caotico, colorato e poco turistico come il Nishiki di Kyoto (nonostante turisti ce ne siano). Preparati a odori forti e diversi dai soliti, e ad assaggiare sapori altrettanto intensi e particolari. Qui infatti trovi cibo di tutti i generi, super tradizionale e l’essenza culinaria giapponese. Fatti coraggio!
Il tempio Hongan-ji
Kyoto è la città dai 1000 templi (pare addirittura 1600!) quindi almeno un altro dobbiamo pur citarlo! Hongan-ji è tranquillo, abbastanza vicino alla stazione e quindi comodo da raggiungere, è gratuito e soprattutto qui puoi avere una vera esperienza spirituale proprio perché molto più silenzioso, poco frequentato.
Te ne ho parlato meglio in un altro articolo, dove ho voluto suggerirti due luoghi, uno a Kyoto e uno a Tokyo, per scoprire meglio la spiritualità giapponese. Molti templi infatti sono stupendi ma caotici, ed è difficile carpire questo aspetto che invece è inscindibile dalla cultura del Paese.
2 templi per trovare la spiritualità, anche se sei un ateo incallito
Arashiyama
A Kyoto cosa vedere fuori dal centro città? Che poi non esiste un vero centro, però io considero tale la stazione per motivi logistici dato che è un po’ il fulcro di tutto! Proprio dalla stazione si prendono i treni locali per andare in due delle più importanti attrazioni di Kyoto da vedere as-so-lu-ta-men-te!
Cominciamo con Arashiyama, zona Higashiyama Sud. Sarebbe un quartiere (periferico) di Kyoto ma è come se fosse un altro posto, un paese, un altro mondo. Case basse tradizionali, vie dal sapore antico, street food, templi e natura. Troverai di tutto e anche tanti turisti.
Ad Arashiyama non perderti la famosissima foresta di bambù, una cattedrale vegetale di grande fascino, anche musicale. E fatti un regalo anche se faticoso: alzati prestissimo e vacci il prima possibile per non trovarla gremita e pullulante di gente. Nel silenzio la apprezzerai ancora di più.
Poi non perderti il tempio Tenryu-ji, con il suo magnifico giardino perfettamente progettato, dove tutto ha il suo proprio posto, nulla è casuale e ogni cosa si armonizza e si fonde nella serenità e perferzione estetica e dei colori. Woooow!
Scopri Arashiyama con noi qui:
Fushimi Inari
Dulcis in fundo, concludiamo con uno dei posti più stupefacenti del Giappone: Fushimi Inari. Anche questa meraviglia è comodamente raggiungibile dalla stazione di Kyoto, in un quarto d’ora.
Si tratta di uno dei luoghi sacri più importanti e famosi del Paese. Dedicato a Inari, dio del riso e dell’abbondanza, è particolarissimo perché è composto di migliaia di torii, le ”porte” sacre shintoiste, che formano lunghi tunnel rossi brillanti.
I torii si abbarbicano lungo le pendici del monte Inari formando dei sentieri intervallati da piccoli templi, statue e luoghi di preghiera. Ti consiglio fortemente di salire il più possibile in cima. Sia per godere delle ampie vedute su Kyoto, sia per fuggire alla folla che intasa la parte iniziale, alle pendici del monte.
Il santuario è meraviglioso, scoprilo qui più nel dettaglio:
Una passeggiata a Fushimi Inari, un torii dietro l’altro (sono migliaia!)
Le mappe di Kyoto cose da vedere di cui abbiamo parlato
Kyoto è una città molto grossa, quindi ti metto delle mappe per darti un’idea di dove siano le varie cose da vedere e fare di cui ti abbiamo appena parlato.
Noi le abbiamo spartite così, avendo solo due giorni e mezzo:
- Ponto-Cho+Gion+Yasaka il primo pomeriggio (ovvero la mezza giornata).
- Hongan-ji+Arashiyama+Fushimi Inari+Stazione di Kyoto il secondo giorno.
- Padiglione d’oro+Mercato di Nishiki+Travestimento da geisha/samurai il terzo giorno.
Naturalmente nei nostri giri ci siamo fermati anche a templi minori, a vedere negozi, a guardare semplicemente la vita e le persone della città, così simili e così diverse dalle nostre. Le ore volano via.
Kyoto città
Kyoto-Arashiyama
Kyoto-Fushimi Inari
Siamo arrivati alla fine delle cose da vedere a Kyoto in 2 giorni abbondanti. Ma la città ha ancora tantissimo altro da scoprire, dal Palazzo Imperiale alla miriade di altri templi (su tutti, il Kurama-dera), dal Sentiero della Filosofia pieno di ciliegi al Padiglione d’Argento, per finire con la gita a Nara con i cervi e il Budda nero.
Perciò il mio consiglio è di rimanere in città qualche giorno in più, se ti è possibile. Altrimenti, se anche tu hai poco tempo, le cose che ti abbiamo raccontato qui ti regaleranno una panoramica sulle bellezze della città un po’ a 360 gradi. Tradizione, modernità (la Stazione di Kyoto è un capolavoro), cibo, spiritualità, natura.
Buona Kyoto!
Noi ci vediamo al prossimo viaggio!
PS Se sei o stai per andare in Giappone siamo felicissimi per te, ma ti serviranno più info possibile da chi c’è stato. Ecco i nostri articoli:
2 templi giapponesi per trovare la spiritualità, anche se sei un ateo incallito
Una passeggiata a Fushimi Inari, un torii dietro l’altro (sono migliaia!)
La foresta di bambù di Arashiyama e altre meraviglie a Kyōto
Cosa vedere a Tokyo in 3 giorni, viaggio tra i quartieri top