Tempo di lettura: 6 minuti(Last Updated On: )

Probabilmente conosci almeno di fama il santuario Fushimi Inari. Centinaia, migliaia di torii (le ”porte” sacre shintoiste) rossi e neri che uno dietro l’altro si arrampicano lungo il monte Inari, nei pressi di Kyōto. Ora pensa alle foto che girano su internet e che di sicuro avrai visto: tutte piene di luce, quasi sempre deserte, in cui risplende il contrasto tra i due colori e in cui la faccia delle persone si vede (il che non è sempre un bene).

gente al santuario
Potrebbe sembrare un effetto scenico e invece no, è proprio sfocata: la macchinetta iniaziava a ribellarsi…

Molto bene, ora immagina Simona, me, che arriva in loco verso il tramonto e che cerca forsennatamente di fare qualche foto prima che gli ultimi raggi del sole svaniscano. E che si ritrova ad inerpicarsi sul pendio seguendo la fila di torii, col buio sempre più fitto, facendo comunque a botte con decine di persone che… ma è buio, statevene a casa vostra no?!

Il risultato: le mie foto di Fushimi Inari, uno dei posti in assoluto più belli, suggestivi, instagrammabili e spirituali di tutto il Giappone e oltre… sono sgranate, buie, con gente dietro pure se era notte (difficile metterci mano con Photoshop) e illuminate, si fa per dire, dalla fredda luce dei pochi neon che i giapponesi hanno ritenuto di piazzarci (i miei complimenti).

MA NON IMPORTA: il posto è una meraviglia e ora ti ci porto! E mi scuserai per le foto…

notte al santuario shintoista
La mia espressione molto zen parla da sola

Perché abbiamo visitato Fushimi Inari di notte come dei fessi qualunque

Tutto nasce dal fatto che in viaggio, come nella vita, mica sempre tutto va come programmato. A volte possono esserci dei contrattempi, più o meno gravi, che ti scombinano le cose. Come abbiamo imparato negli anni, tutto sta poi a come reagiamo. Il modo migliore secondo noi è cercare di sorridere e adeguarsi, rimodularsi e ripartire di slancio. Pare facile!

Romon Torii
All’ingresso sono ancora ottimista e sorridente, e in effetti c’è ancora della luce…

Nel caso specifico il contrattempo in sé fortunatamente non è stato nulla di grave, se non che ci siamo trattenuti un pochino troppo ad Arashiyama, tra un tempio e una foresta di bambù, e quindi quando siamo tornati alla Stazione di Kyōto per andare al Tempio d’oro, come prevedeva il piano originario, era già un po’ tardi. La situazione è degenerata per il traffico della città: dopo quasi mezz’ora sul bus fermi incolonnati ancora al capolinea, abbiamo capito che non era più aria. Abbiamo cambiato piani e visitato l’unica cosa aperta h 24: Fushimi Inari.

torii a Fushimi Inari
Migliaia di torii si susseguono per 4 km, lungo le pendici del monte Inari. Una meraviglia

Il santuario Fushimi Inari-taisha

Cos’è Fushimi Inari? È un luogo sacro, un santuario shintoista dedicato a Inari, dio del riso e dell’agricoltura. Nonché protettore di commercianti e uomini d’affari. Inari ha migliaia (!) di ‘luoghi di culto’ sparsi per il Giappone ma questo è sicuramente il più famoso e importante.

In pratica Fushimi Inari si compone di 5 santuari dislocati sulle pendici del monte sacro Inari (233 m), più vari altri lungo il percorso, collegati attraverso il bosco da vari sentieri costellati di torii, ovvero i portali sacri, che si susseguono a centinaia uno dietro l’altro. I torii sono uno di quei dettagli che ti danno l’essenza del Giappone. Nella forma base sono composti da 3 elementi: le due colonne e l’architrave.

torii
Un tetto di torii praticamente… ma se piove ti accorgerai che ti piove eccome sulla testa!

Rappresentano l’accesso a un’area sacra e quindi il confine tra sacro e profano. Sono rosso vermiglio (adoro) e quelli di Fushimi Inari sono stati donati tutti dai fedeli. Infatti se conosci il giapponese potrai agevolmente leggere, scritti in nero, la data della donazione e il nome del donatore (tipicamente aziende). Il colpo d’occhio praticamente infinito e il fatto che i torii creino una specie di lunghissimo tunnel è qualcosa di veramente incredibile e affascinante.

torii
Cala la sera, il mio sguardo si fa più ansioso, le foto si sgranano…

Lungo il percorso verso la cima, che comunque richiede 2-3 d’ore, ci sono poi sparsi per il bosco dei cumuli per il culto privato e dei santuari più piccoli. Ci sono anche molte statue di volpe, la kitsune, considerata la messaggera di Inari. Le statue a volte hanno una chiave in bocca, simbolo del granaio. La volpe è un animale sacro per i giapponesi, che pensano tra l’altro che possa entrare nei corpi attraverso le unghie o lanciare malefici col calar del buio… Ma tanto sono solo dicerie veroooo?

kitsune
Saranno dicerie ma col calar delle tenebre questa kitsune non sembra rassicurantissima…

Il santuario principale (go-honden) è alla base della collina, con i vari edifici per la preghiera e per i riti, oltre a diversi negozietti di souvenir. Si accede a quest’area sacra passando attraverso un enorme torii, bellissimo, detto ‘porta torre’ (Romon) risalente al 1589, che hai visto in una delle prime foto più su.

Fushimi Inari
Ai templi giapponesi puoi vedere tante persone impegnate in riti davvero belli. Perché non imitarli?

Alle spalle del santuario principale vedrai due tunnel con migliaia di torii vermigli e neri (Senbon Torii). Non ti resta che imboccare quello per cui si sale (dall’altro lato si scende) e tuffarti nella magica atmosfera creata da queste porte, così minimali e contemporaneamente così suggestive.

fushimi inari
Qui ancora ci credo, ma realizzo che la situazione è tanto bella quanto destinata a chiudersi al buio!

Due importanti Feste al santuario

Il santuario ha una sua festa che si tiene l’8 aprile. È la Festa Sangyō-sai, che prevede danze e offerte per propiziare la prosperità dell’industria nazionale e il successo negli affari, anche individuali. Non solo però: le danze ricordano allo stesso tempo l’arrivo della primavera, infatti il loro nome è Ōka-no-Mai, ovvero la danza dei fuori di ciliegio. Io divento pazza per queste cose!

Altra festa sentitissima è il Capodanno: durante la notte tra il 31 dicembre e il 1 gennaio avviene l’hatsumode, ovvero la prima visita dell’anno a templi e santuari. Si portano offerte e si prega per vedere esauditi i proprio desideri, per propiziare la fortuna e chiedere protezione per la propria famiglia dagli spiriti maligni.

santuario Fushimi Inari
I santuari giapponesi richiederebbero ore per essere approfonditi

Si tratta di un vero e proprio evento, che coinvolge tutti i templi giapponesi, alcuni dei quali però sono particolarmente ‘appetibili’. Uno di questi è Fushimi Inari. Se partecipi, dovrai mescolarti a una folla spaventosa e fare delle file incredibili, ma troverai un’atmosfera carica di spiritualità e suggestione, resa ancora più magica dalla luce delle lanterne e dalla campana del tempio che suona ripetutamente. Insomma, sicuramente è un’esperienza.

santuario Fushimi Inari
Ragazzi, ma non è meraviglioso?

Orari e come arrivare al santuario

Veniamo al pratico.

Orari di apertura: Il santuario è aperto tutto l’anno h 24.

L’ingresso è gratuito.

Come arrivare. Assolutamente in treno. Il santuario è a pochi metri dalla stazione JR Inari (Japan Rail). Dalla stazione di Kyōto si prende la linea JR Nara e ci vogliono solo 5 minuti.

torii
File e file di torii con le loro inscrizioni

Tips per la visita

  • Vai con la luce del Sole, possibilmente molto presto. Come dicevo all’inizio, andarci al crepuscolo non è molto indicato. Non solo qui la golden hour non ha nessun senso, ma col calare del sole si perdono i colori, ci si vede poco, e le uniche luci, fredde, creano ombre più lugubri che interessanti. È molto meglio andarci la mattina presto, in modo anche da cercare di trovare un po’ meno gente. Se infatti era frequentato al tramonto, non oso immaginare la folla durante la giornata!
kitsune
Kitsune con la chiave del granaio in bocca, sembrano più a guardia del percorso che beneaugranti…
  • I sentieri hanno una direzione, nel senso che hanno adibito un tunnel alla salita e uno alla discesa, perciò non puoi tornare sui tuoi passi. Credo che questa cosa sia stata organizzata proprio per gestire la mole dei visitatori. Almeno fino a quando arrivi al bivio da dove puoi riscendere o prendere il sentiero a doppio senso per proseguire la salita, dove man mano sempre meno persone si avventurano.
santuario Fushimi Inari
Fidati: ho schiarito assai
  • Non fermarti alle prime decine di metri. Sali il più possibile lungo i sentieri. Questo ti consentirà di godere appieno della lunga successione dei torii e del lato molto spirituale del santuario. Anche in pieno giorno infatti, non sono tantissimi ad avventurarsi su: la maggior parte arrivata al bivio riscende. Insomma più sali più fai fatica ma significa anche meno folla, foto migliori e maggiore tranquillità. Magari, perché no, sentirti pure un po’ un pellegrino. Perché in effetti questo percorso è un po’ un pellegrinaggio.

Ovviamente se intendi arrivare fino in cima devi calcolare bene i tempi sia per salire che scendere, in modo da non ritrovarti col buio: non vedresti la bellissima vista su Kyoto e in generale vedresti comunque poco. Ricordiamoci i neon…

santuario Fushimi Inari
La notte è ormai scesa. Meno male che c’è questa fantastica illuminazione!
  • Capitolo scarpe: comode. Probabilmente già di tuo, in viaggio, non calzerai tacchi a spillo o infradito, comunque il punto è che c’è da camminare: ci sono 4 km di sentieri lungo il monte Inari. I percorsi però sono molto agevoli, tipo marciapiede, con gradini larghi e non troppo faticosi.

Noi ci vediamo al prossimo viaggio, ma che ne dici di fare un bel tuffo nel Paese del Sol Levante? Guarda qui (e condividi, condivi condividi!):

Viaggio in Giappone: 8 ‘Vero o Falso’ (per 8 consigli top)

2 templi giapponesi per trovare la spiritualità, anche se sei un ateo incallito

Kyoto cosa vedere: itinerario per due giorni meravigliosi

Cosa vedere a Tokyo in 3 giorni, viaggio tra i quartieri top

18 cose da fare per vivere Tokyo alla grande

Asakusa, la Tokyo tradizionale la trovi qui

 

Il Kinkaku-ji, lo scintillante Padiglione d’oro di Kyoto

 

La foresta di bambù di Arashiyama e altre meraviglie a Kyōto

simonacetola

Autore del post: Simona

Viaggiatrice seriale, ha piazzato una bandierina in ogni angolo di mondo, ma da buona perfezionista qual è vuol continuare a mettere bandierine, facendo impallidire l’Emilio Fede di berlusconiana memoria

2 Replies to “Una passeggiata a Fushimi Inari, un torii dietro l’altro (sono migliaia!)

  1. Fushimi inari è uno dei santuari più interessanti di kyoto … la salita con i torii è faticosa ma vale la fatica … tanta gente, ma nei giorni lavorativi si cammina bene. Da non andare in estate con il caldo umido giapponese … ho scritto un articolo su questo santuario https://www.giappominkia.com/fushimi-inari/
    Affascinante sapere che ci sono oltre 40mila santuari Inari in tutto il Giappone e il Fushimi è l’origine di tutti.

    1. Sì, un santuario meraviglioso… e quando approfondisci il senso e tutto quello che c’è dietro diventa ancora più magico! Ps Originale il tuo blog!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.