Quando sentono parlare di foresta, i treeavellers non ci capiscono più niente e devono andare a metterci i piedi e lo zaino. Forse è colpa dello stress? Perché saprai certamente che camminare nei boschi rilassa, anzi ormai è una vera e propria terapia! Se non lo sai sallo leggendo il nostro pezzo su tutti i benefici dello Shinrin-yoku:
Ed è proprio questo termine giapponese, che significa ‘bagno nella foresta‘, a portarci in Giappone, in uno dei luoghi più famosi, turistici e amati di Kyōto: la foresta di bambù di Arashiyama.
Indice
Il fascino incredibile della foresta di bambù di Arashiyama
In realtà la foresta di bambù di Arashiyama non è proprio il posto perfetto per lo Shinrin-yoku (che poi sarebbero le passeggiate nel bosco), e lo scopri appena ci arrivi. Non tanto perché è un bosco per modo di dire, quanto perché per i suoi viali c’è più gente che in metro all’ora di punta! Però devo dire che se la parte più meditativa del ”bagno nella foresta” va un (bel) po’ a farsi benedire, l’aspetto visivo, ovvero la grande bellezza, e quello uditivo, cioè il delicato suono dell’aria tra le canne, ti lasceranno lo stesso in pace col mondo e pieno di gioia.
È davvero un’esperienza particolare fare ‘forest bathing’ tra le altissime canne di bambù che creano strane geometrie verticali, rese ancora più suggestive dalla luce che filtra dalle aperture che riesce a trovare. Così come udire la brezza che si insinua tra le canne, neanche fossero quelle di un organo, creando soffici melodie. E questo è un modo poetico per suggerirti di appizzare l’orecchio. Ti assicuro che la musica del vento c’è, anzi, è uno dei ‘Cento suoni del Giappone da preservare‘, secondo il governo. Ma come si preserverà un suono? E quali sono gli altri 99?
In ogni caso, sopporta con calma zen la folla e accetta che non avrai mai foto dove appari da solo, a meno di andarci molto presto (la foresta è aperta h 24). È lo spirito migliore per goderti la passeggiata romantica, pittoresca ed emozionante in questo ambiente naturale che sembra un altro mondo, praticamente fiabesco.
Una cosa pittoresca e anche molto divertente che abbiamo visto tra i sentieri della foresta è la presenza di artisti e suonatori di strada, che attirano tante persone con la loro musica e i loro giochi.
Un’altra particolarità sono i ragazzi che scarrozzano letteralmente i turisti tirando un risciò. Sono magri magri, mi sono chiesta come facciano!
Cosa vedere ad Arashiyama oltre alla foresta di bambù
Il bosco è il motivo principale per cui si viene qui, ma ci sono parecchie altre cosette da vedere in zona, motivo per cui ti suggerisco di dedicarle tutta una giornata. Iniziamo!
Togetsu-kyū
Si tratta di un ponte e in sé per sé non è che sia mirabolante. Però è un po’ l’emblema di questa parte di Kyōto e il bel panorama coi monti sullo sfondo, oltre ai ciliegi in fioritura in primavera, lo rendono una meta piacevole. Ci si arriva con una comoda passeggiata lungo la via commerciale (molto turistica) del quartiere. In realtà quello che vedi alla fine della Ukyo Ward è il ponte ‘nuovo’; quello originario, che risale ai primi del 1600, è poco più a monte.
Iwatayama Parco delle scimmie di Arashiyama
Come dice il nome stesso, il top dell’Iwatayama Park sono le scimmie. La riserva si allunga sul pendio dei monti sopra la foresta, ragion per cui ti toccherà scarpinare 20-30 minuti per arrivarci. Nel parco girano completamente liberi circa 100 macachi giapponesi, una specie tipica e ormai quasi un simbolo del Paese. Dato che gli animali sono di fatto allo stato selvatico, ricordati di essere prudente e di non avvicinarti troppo. Puoi fotografarli, osservarli nelle loro attività e anche divertirti a dar loro da mangiare: lo staff del parco vende spuntini a base di mela proprio per questo scopo.
Ōkōchi Sansō
Vicinissima al bosco di bambù, Ōkōchi Sansō era la villona di un famoso attore giapponese (Ōkōchi Denjirō). Perché visitarla, tanto più che è pure a pagamento? Perché ha dei giardini magnifici e una vista stupenda su parte della città. E in Giappone quando parliamo di giardini… parliamo di cose serie!
Tenryū-ji
A proposito di giardini, attaccato alla foresta di bambù c’è un tempio buddista, non a caso Patrimonio Unesco, che ti straconsiglio proprio per la bellezza sconvolgente del suo parco. Certo, è affollato, ma il suo fascino rimane comunque intatto. Come sempre in questo paese, nulla è lasciato al caso, infatti il Tenryū-ji è stato tutto progettato secondo i principi dello stile shakkei, che integra la ‘composizione’ con il paesaggio circostante.
Passeggiare tra i viali del giardino, contemplare il laghetto e la perfetta disposizione degli alberi, dei fiori e delle rocce, tra scorci incredibili e visioni fanstastiche, è super giapponese e secondo me indimenticabile.
La cosa curiosa è che Tenryū significa ‘drago celeste’. Il nome deriva da un monaco che sognò un dragone che usciva dalla acque del vicino fiume. L’interpretazione poco freudiana del sogno fu che lo spirito dell’imperatore Go-Daigo, che prima aveva qui la sua residenza, fosse inquieto, e che per pacificarlo decisero di costruire il tempio.
L’ingresso è a pagamento e puoi scegliere se vedere solo il giardino o aggiungerci anche il tempio.
Templi buddisti
Ad Arashiyama ci sono parecchi templi buddisti con dei giardini davvero meritevoli. Per decidere quale visitare, ti consiglio però di spulciare Lonely Planet e affini, o di cercare le foto su internet per capire quale ti piace di più. Anche se noi per questione di tempo non li abbiamo visti, volevo segnalartelo come possibilità. Se vuoi cercarteli subito, ecco alcuni nomi: Jōjakko-ji, Nison-in, Giō-ji, Saihō-ji, Daikau-ji, Gio-ji.
Su piccole imbarcazioni, si parte dal molo kameoka per una pittoresca crociera che dura un paio d’ore e attraversa anche un canyon con le sue rapide.
Come arrivare ad Arashiyama da Kyōto
Arashiyama è un quartiere di Kyōto, tra i più frequentati dai turisti proprio per le sue attrazioni. Si trova ai piedi dei monti occidentali della città e arrivarci è veramente semplicissimo.
Bus: prendi il Kyōto city bus numero 28 dalla Stazione di Kyōto e scendi alla fermata Arashiyama Tenryuji-mae.
Treno: è la scelta che ti consiglio, visto anche il traffico che spesso affligge Kyōto. Hai due possibilità: prendi la linea Sagano/San-in e scendi alla stazione Saga-Arashiyama, oppure la linea Hankyū e scendi a stazione Arashiyama, in questo caso con un cambio a Katsura. Le due linee sono comprese nel Japan Rail Pass e sono comodissime.
In totale ci vuole circa una mezz’ora, perché per arrivare al bosco di bambù dalla stazione Saga-Arashiyama devi camminare un’altra kilometrata.
In ogni caso ti suggerisco di impostare il navigatore. Questo perché do per scontato che tu in Giappone abbia preso un wifi portatile: è vitale direi!
Dove mangiare ad Arashiyama
Andando verso il ponte Togetsu-kyō, ti troverai probabilmente in una via ampia e frequentatissima (Ukiyo ward) dove ci sono vari locali e pasticcerie, tutto supersfizioso! Nelle vie interne ci sono anche dei ristoranti.
Nel tempio Tenryu invece c’è un ristorante vegetariano, il Shigetsu, che può essere un’esperienza particolare.
La nostra scelta: poco dopo l’uscita dalla foresta di bambù ci sono dei baracchini di street food, dove noi ovviamente ci siamo buttati. Guarda le foto dei menu e ordina con fiducia, incrociando un po’ le dita: non si capisce sempre benissimo cosa stai ordinando, ma hanno svariate cose tutte molto interessanti. Scusa, non tutto: io ho provato il tofu, che tra l’altro a Kyōto è rinomato, ma stendo un velo pietoso. D’altronde fa parte del gioco anche trovare una cosa orribile che non ti piace!
Mi auguro di averti trasmesso un po’ della magia che sprigionano la foresta di bambù e tutto Arashiyma, un sobborgo che zitto zitto può regalarti l’essenza del Giappone.
E per spargere la magia, puoi condividere questo pezzo sui social 😉 .
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