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Non è la prima volta che ci immergiamo nelle profondità della terra, e di sicuro questa nelle Grotte di Frasassi non sarà l’ultima. Entrare negli viscere della crosta terrestre è un atto estremamente avventuroso sia per chi, come noi, affronta il viaggio da turista comodo e attrezzato, sia (e soprattutto) per quei pionieri che per primi si addentrano nel sottosuolo, veri e propri astronauti se ci pensate bene, in viaggio in un universo buio tutto ancora da scoprire.

Astronauti del sottosuolo furono proprio, nel 1948, Mario Marchetti, Paolo Beer e Carlo Pegorari che scoprirono l’ingresso della Grotta del Fiume. E ancor più lo furono Maurizio Bolognini e Fabio Sturba del Gruppo Speleologico Marchigiano Club Alpino Italiano guidato da Giancarlo Cappanera, quando nel 1971 si calarono nell’oscurità di quello che oggi chiamiamo ‘Abisso Ancona‘, un’enorme cavità (il cui accesso fu scoperto da Rolando Silvestri) in grado di contenere il Duomo di Milano per intero.

Chiaro scuri tra le concrezioni delle grotte

Le grotte di Frasassi sono le più conosciute e visitate fra le grotte turistiche italiane. E anche tra le più belle, tanto che il Touring Club le ha inserite nella top ten delle grotte da visitare in Italia assieme (tra le altre) alle Grotte di Castellana, altra meraviglia che vi abbiamo già raccontato.

Dove sono le Grotte di Frasassi

Le Grotte di Frasassi si trovano nelle Marche, nel comune di Genga, in provincia di Ancona. E prima di rimanere a bocca aperta a guardare l’interno delle grotte, rimarrete a bocca altrettanto aperta nell’ammirare la lussureggiante natura del luogo: non a caso ci troviamo in una zona dichiarata parco naturale, il Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi

 Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi
Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi

Come arrivare alle Grotte di Frasassi

Normalmente sono indicazioni che lasciamo alla fine del post. Ma in questo caso è bene chiarire subito come comportarsi per visitare al meglio le Grotte di Frasassi. Per accedere alle grotte vi consigliamo di lasciare l’auto al Parcheggio Grotte Frasassi che sorge a pochi chilometri dall’ingresso vero e proprio: si tratta di una grande area riccamente attrezzata di tutto: gastronomia, tavola calda, souvenir, oggetti di artigianato, birre di vario tipo e… toilette.

Qui potrete acquistare il biglietto di ingresso alle grotte e attendere il vostro turno per il bus navetta (compreso nel prezzo) che vi porterà comodamente proprio all’ingresso da dove inizierà la visita guidata. Evitate, se potete, di andare con l’auto fino all’ingresso delle grotte perché il parcheggio lungo la strada è praticamente assente (e anche molto pericoloso).

Cosa sono le Grotte di Frasassi

Come praticamente tutte le grotte cosiddette ‘turistiche’, in grado cioè di essere attraversate anche da gente comune e non solo dagli speleologi, anche quelle di Frasassi sono grotte carsiche.

Grotte di Frasassi

La smetterei pure qui con le spiegazioni, mettendo a tacere il geologo che è in me, ma poi mi chiedo: siamo sicuri che tutti conoscano il carsismo? Dai, giusto due paroline, semplici, semplici: grotte di questo tipo si formano perché le acque di superficie (i normali torrenti, fiumi e fiumiciattoli insomma) si insinuano nelle fratture del suolo e cominciano a scorrere in profondità. Nel farlo l’acqua scoglie i minerali presenti, specie il calcaree, portandoli via in sospensione e andando a depositarli altrove. Ecco allora che una piccola frattura della roccia diventa sempre più larga, fino a quando, dopo centinaia di milioni di anni, la frattura è così grande che dentro potreste costruirci la basilica di San Pietro!

Cosa vedere nelle Grotte di Frasassi

Con più di 13 km di gallerie e sentieri aperti agli speleologi, offre uno dei percorsi sotterranei più grandiosi e affascinanti del mondo. La visita turistica alle grotte di Frasassi ha una durata di 75 minuti, i gruppi sono accompagnati da guide professionali fornite dal Consorzio Frasassi e il percorso si snoda lungo 1.500 metri ben attrezzati e facilmente accessibili.

La temperatura interna è costante:14 gradi. E l’umidità molto alta: 98%. Per questi motivi il consiglio è di indossare sempre, in qualsiasi periodo dell’anno, una giacca o un maglione e ovviamente scarpe comode. Per i più intraprendenti è possibile prenotare anche visite più impegnative, accompagnati da speleologi, i cosiddetti “percorsi avventura“.

1- L’ingresso

L’ingresso alle Grotte avviene attraverso un portone di vaghe somiglianze militari, sembra di varcare la soglia di una base segreta, una sorta di Area 51 delle Marche e magari ti aspetti di trovarti, da lì a poco, di fronte a del ciauscolo di Plutone o a dei vincisgrassi di Alfa Centauri.

L'ingresso delle Grotte
Ingresso nell’Area 51 delle Marche… ehm, troppa suggestione

Nulla ti tutto questo, ovviamente. Ma al termine del corridoio d’accesso non manca certo l’effetto “wow”

Grotte di Frasassi

2 – Abisso Ancona

La prima sala a cui si accede è la già citata ‘Abisso Ancona‘: ha un’estensione di 180 x 120 metri e un’altezza di 200 metri: con i suoi 2 milioni di metri cubi di volume potrebbe ospitare per intero il Duomo di Milano.

All’interno dell’Abisso Ancona è possibile ammirare formazioni dall’aspetto bizzarro (e dal nome altrettanto curioso) come la Cascata del Niagara, una colata bianchissima di calcite, il cosiddetto Castello della Fatina e i Giganti, un gruppo di imponenti stalagmiti millenarie.

Abisso Ancona

3 – Le altre sale

Procedendo lungo il percorso si viene condotti alla curiosissima Sala delle candeline, così nominata per via delle formazioni rocciose dalle dimensioni ridotte e ovviamente somiglianti a delle candele:

Sala delle candeline
Grotte di Frasassi, le candeline

e alle Canne d’organo che risuonano se colpite delicatamente (così ci è stato detto, ma nessuno ha osato alzare un dito per mettere alla prova tale affermazione):

le canne d'organo
Grotte di Frasassi, le canne d’organo

Come sempre forme e dimensioni di stalagmiti e stalattiti hanno stimolato la fantasia degli speleologi, i quali dopo averle scoperte le hanno ribattezzate facendo un vero e proprio inventario di pareidolia: ecco quindi il Cammello e il Dromedario, l’Orsa, la Madonnina, la Spada di Damocle, l’Obelisco e il Castello delle Streghe.

Grotte di Frasassi

le acque del sottosuolo
Grotte di Frasassi, le acque del sottosuolo dove prosperano antichissime forme di batteri

Dove mangiare alle Grotte di Frasassi

Le Marche non sono certo il posto dove sia complicata la ricerca del buon cibo. Così anche alle Grotte di Frasassi, come i tanti altri luoghi delle Marche che abbiamo visitato, abbiamo pescato bene dal mazzo e ci sentiamo di consigliarvi il Ristorante Francesco. Attenzione: è un posto turistico, attrezzato per accogliere davvero tanta gente. Quindi dimenticatevi il localino chic. Tuttavia nonostante le dimensioni mastodontiche il posto è davvero gradevole, l’accoglienza ottima, la permanenza confortevole, il menù (tipico, certo, nessun colpo d’ala particolare, ma va bene così) solido e ben articolato, il cibo davvero buono e il prezzo assolutamente onesto. Vi consigliamo le tagliatelle con porcini e tartufo. E anche la selezione di semifreddi per dolce. Burp!

Tagliatelle al tartufo del Ristorante Francesco (Frasassi)

Dolci del Ristorante Francesco (Frasassi)

I dintorni delle Grotte di Frasassi

Le Grotte sono bellissime, ma come già detto anche quello che è fuori merita sicuramente una visita accurata. Ad esempio vale la pena visitare il Museo di Genga, istituito nel 1980 all’interno della chiesa di San Clemente che racchiude al suo interno dipinti, sculture, suppellettili e oggetti di culto provenienti dalle chiese del territorio.

Una visita consigliata è anche al Castello medievale, inizialmente di proprietà dei Conti di Genga, per poi passare nelle mani di altri illustri personaggi e guerrieri. Un appassionante excursus storico su Genga e il suo castello lo potete leggere sul blog “i luoghi del silenzio”.

Sempre nei dintorni potete trovare le terme di San Vittore, un complesso termale con acqua minerale solfureo-sodica immerso in una lussureggiante pineta.

Bonus track: il tempio Valadier

Ma la chicca che non dovete assolutamente farvi sfuggire quando andrete a visitare le grotte di Frasassi è il Tempio Valadier, una chiesina incastonata nella roccia, raggiungibile a piedi dopo 700 metri in salita, lungo le stazioni della Via Crucis. Non fatevi prendere dalla pigrizia o dalla fatica: lo spettacolo che via spetta in cima vi ripagherà di tutto. E poi, suvvia!, vi mettono davvero pensiero 700 metri a piedi?

Tempio Valadier

Come arrivare alle Grotte di Frasassi

  • In macchina
    – Autostrada A14 (Bologna Centrale), uscita Ancona Nord
    – Superstrada SS76 Ancona – Roma, uscita Genga (25 minuti d’auto dal casello autostradale)
  • In treno
    Linea ferroviaria Ancona – Roma, Stazione Genga – San Vittorio Terme
  • In autobus
    Servizio di linea di andata e ritorno con Autolinee senesi che collega Ascoli Piceno – San Benedetto del Tronto – Porto Giorgio – Porto S.Elpidio – Civitanova e M.P.to Recanati con le Grotte di Frasassi

Informazioni utili

Grotte di Frasassi
Largo Leone XII, n 1 – 60040 Genga (AN)
Web: www.frasassi.com
Telefono: +39 0732 972001

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Autore del post: Federico

Appassionato di tecnologia, cinema, fotografia e viaggi, scrittore per passione e per sostentamento, dottore in scienze naturali, intriso di web fino al midollo. Una specie di Frankenstein: chiamatemi 'Frederàic'!

2 Replies to “Grotte di Frasassi, le Marche viste da dentro

    1. E’ un onore ricevere un commento da chi guidò la spedizione del gruppo speleologico marchigiano CAI di Ancona che scoprì le grotte di Frasassi!

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