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Una delle cose forse più strane delle nostre esplorazioni è che io e Federico non siamo credenti eppure andiamo spesso per chiese, eremi, santuari e quant’altro. Sarà che l’arte, che amiamo, è sempre andata a braccetto con la religione, o che molte costruzioni religiose si trovano in luoghi spettacolari? Sia come sia, anche stavolta abbiamo unito sacro e profano e abbiamo raggiunto a piedi – lungo un bellissimo sentiero nei boschi – il Santuario Madonna della Corona, purtroppo rovinato dalla massa di visitatori già notevole e per di più concentrata in uno spazio abbastanza ristretto. D’altronde, c’eravamo anche noi a fare massa, quindi cosa possiamo dire?

Santuario Madonna della Corona

Dove si trova il Santuario della Madonna della Corona

Come sempre, cominciamo dal collocarci nel mondo: siamo in Veneto, in provincia di Verona, sotto il paese di Spiazzi, arroccati a 775 metri di altezza sul Monte Baldo e con la faccia rivolta ai boschi della Val dell’Adige.

Ecco qui il Santuario su mappa:

Come arrivare al Santuario della Madonna della Corona

Da Spiazzi

Al Santuario della Madonna della Corona puoi arrivarci in 2 modi: a piedi o in bus. Infatti non è possibile arrivarci in macchina.

Col bus:

Arrivi e parcheggi a Spiazzi, l’abitato poco sopra il Santuario. Poi prendi la navetta ATV a pagamento davanti alla Stella Alpina (Casa del pellegrino), la quale navetta in breve tempo ti porta all’ingresso di una breve galleria da percorrere a piedi e sbucare così al Santuario. Attenzione: il servizio bus è disponibile solo dalla primavera all’autunno.

A piedi:

Sempre da Spiazzi puoi anche scendere (e/o risalire) a piedi, seguendo i tornanti della strada asfaltata o prendendo la scalinata dalla piazzetta principale del paese. Per questa strada, troverai le Stazioni della Via Crucis, un modo per avvicinarsi al senso del pellegrinaggio al Santuario della Madonna della Corona.

Santuario Madonna della Corona

Un’alternativa magnifica, quella che ti consiglio vivamente, è un trekking bellissimo che parte dal piccolissimo paese di Brentino Belluno e che merita un paragrafo tutto suo.

Sentiero per il Santuario della Madonna della Corona

Il sentiero per il Santuario della Madonna della Corona si chiama ‘Sentiero della Speranza‘, al che uno potrebbe preoccuparsi che chissà quanto sarà lungo o difficile. Tranquillo, deve il suo nome più che altro a motivi religiosi, ovvero all’animo con cui anticamente veniva percorso dai pellegrini: un animo rivolto alla preghiera, in cerca di pace e armonia. Lo stesso spirito con cui oggi puoi percorrerlo tu, aiutato anche dai panorami ampi e rilassanti sulla Valle dell’Adige.

Sentiero della Speranza

Per noi profani, invece, il percorso è il CAI N° 73. In ogni caso, il sentiero sale 600 metri di dislivello in 2,5 km senza particolari difficoltà ma con tanti tanti gradini (1500 circa) ricavati nella roccia del Monte Cimo. Lungo il Sentiero incontrerai le Stazioni del Rosario con ognuna 5 Misteri (Gaudiosi, della Luce, Dolorosi, Gloriosi). Arrivato al Ponte Tiglio, l’antico ingresso usato per secoli dai pellegrini, sali la scalinata della Via Matris Dolorosae, con 7 stazioni che ricordano 7 momenti dolorosi della vita di Maria, e arrivi alla Madonna della Corona.

Sentiero della Speranza

Come vedi, volendo è un percorso anche spirituale, di riflessione e ricerca di un senso più ampio. Ma pur rimanendo più terra terra, è un magnifico sentiero che si snoda tra panorami, roccia, gradini e boschi fino all’apparizione finale del Santuario aggreppiato stretto alla parete del Monte Baldo.

Santuario Madonna della Corona

Cosa vedere al Santuario della Madonna della Corona

Per essere onesti, a noi il Santuario Madonna della Corona è piaciuto più dall’esterno. Nel senso che la sua posizione e il suo aspetto lo rendono davvero spettacolare. L’interno non ci ha entusiasmato, ma probabilmente se sei credente la vedrai in modo diverso.

Anche se l’attuale complesso è moderno, in effetti conserva diverse ‘chicche’ e particolarità da scoprire e di cui tra poco ti racconterò.

Santuario Madonna della Corona storia piiiiccola

Ma prima un minimo cenno storico: dai documenti risulta che già intorno al 1000 eremiti legati all’Abbazia di San Zeno di Verona ‘bazzicassero’ l’area del Monte Baldo. E che a metà del 1200 esistessero già un monastero e una cappella dedicata alla Madonna. Tuttavia secondo la leggenda, nel 1522 degli angeli portarono proprio qui da Rodi una statua di Maria per salvarla dall’invasione musulmana di Solimano II. Tuttavia la presenza di un precedente dipinto trecentesco della Madonna con Bambino sconfessa il 1522 come anno ‘ufficiale’ per la nascita del complesso religioso.statua Madonna della Corona

Sia come sia, nella seconda metà del 1400 il tutto passò ai Cavalieri del Sacro Sepolcro che lo gestirono per 4 secoli e lo resero un vero Santuario, articolato e accessibile. In tutto ciò, il gruppo in pietra della Pietà, venerato come Madonna della Corona, sembra risalire all’inizio del 1800. L’attuale costruzione infine è stata tirata su tra il 1975 e 1978, dopo l’abbattimento della precedente.

Il complesso del Santuario di Spiazzi e le sue ‘chicche’

Basilica e statua Madonna

Appena arrivi sali la scenografica scalinata e raggiungi la Basilica Minore, neogotica, che conserva al suo interno 167 ex voto e un negativo fotografico a grandezza naturale della Sindone. Ma soprattutto, si trova qui la Statua della Madonna della Corona, l’Addolorata, scolpita nel 1432 e incoronata nel 1899.Sacellum Pietatis

Cappella delle Confessioni e Scala Santa

La visita può proseguire nella Cappella delle Confessioni con la sua Scala Santa, analoga in piccolo a quella presente a Roma a San Giovanni in Laterano. Entrambe andrebbero salite in ginocchio pregando e abbiamo constatato che al Santuario i fedeli salivano davvero così. A Roma no, cosa che ci lascia molto perplessi sul senso di farla ‘a piedi’ (ovviamente non ci riferiamo a chi ha problemi). Altrettanto ovviamente, noi non siamo saliti per la Scala Santa ma per una scala normalissima.

Presepe, rassegna Mater dolorosa, Sepolcro degli Eremiti, Sacellum pietatis

Interessanti, sotto lo Scalone, il presepe con grosse statue lignee, la rassegna Mater dolorosa che raccoglie in un lungo stanzone vetrato 80 statue dell’Addolorata, alcune molto venerate, e il Sepolcro degli Eremiti, francamente abbastanza inquietante, con parecchie ossa esposte in urne di vetro (no comment).presepe Santuario Madonna della Corona

E ancora, da non perdere il Sacellum pietatis nel giardino a fianco del Santuario, con le sue vedute panoramiche e che, costruito a fine 1500 dai Cavalieri di Malta, ricorda il punto in cui sarebbe apparsa in origine la statua dell’Addolorata.

Poi ci sono altre cosette che potrai scoprire in loco. Tieni conto che prima della scalinata c’è una bacheca con affissa una utile mappetta del Santuario.

statua Madonna della Corona

Info pratiche

Orari

Il Santuario è aperto tutto l’anno con orario 8-18.30. Ma controlla sempre sul sito ufficiale.

Prezzo

L’ingresso al Santuario è gratuito.

Tips

  • La navetta da Spiazzi c’è solo dalla primavera all’autunno.
  • Controlla gli orari delle Messe: durante le funzioni non è assolutamente possibile entrare in chiesa. Nel senso che è proprio chiusa (almeno quando siamo stati noi: degli addetti davanti alle porte, bloccate da cordoni o sedie, ti vietavano l’ingresso).
  • Al Santuario c’è un bar. E ovviamente delle toilette.

Sentiero della Speranza

  • Per il Sentiero della Speranza: scarpe da trekking, abbigliamento sportivo, acqua, snack. Il Sentiero parte come detto da Brentino Belluno, dove puoi lasciare l’auto in un parcheggione (attento che si riempie facilmente!).
  • Sentiero e Santuario sono alquanto frequentati, quindi se ti è possibile ti consiglio di andarci in mezzo alla settimana o fuori dall’alta stagione.
  • Infine ti lascio due suggerimenti per altre cose da fare in zona: visitare Verona e/o passare qualche ora al Parco Sigurtà (nonché a Borghetto sul Mincio, posto davvero magico).

Al prossimo viaggio!

Simona

EXPLORE. DREAM. DISCOVER.

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simonacetola

Autore del post: Simona

Viaggiatrice seriale, ha piazzato una bandierina in ogni angolo di mondo, ma da buona perfezionista qual è vuol continuare a mettere bandierine, facendo impallidire l’Emilio Fede di berlusconiana memoria

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