Nel cuore delle Marche, nella picena Val di Chienti, si nasconde un’affascinante storia che parte dall’età carolingia e arriva, ovviamente, ai giorni nostri.
Come se all’abbazia di San Claudio (nel comune di Corridonia (Macerata) non bastasse la bellezza medioevale (si tratta di una delle più importanti e antiche testimonianze dell’architettura romanica della regione), per tesserne le lodi e consigliarne una visita da vicino, ecco che ad aggiungere fascino arriva la teoria secondo la quale sarebbe proprio San Claudio la capitale voluta da Carlo Magno per il suo impero, quell’Aquisgrana che i testi di storia ci consegnano invece alla moderna Aachen, in Germania.
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San Claudio è l’Aquisgrana carolingia?
Da oltre vent’anni, infatti, c’è chi sostiene la tesi dell’Aquisgrana picena: si tratta del professor Giovanni Carnevale, insegnante in pensione ed archeologo.
Non solo: secondo la tesi di Carnevale questa sarebbe anche la sede di sepoltura di Carlo Magno e i suoi resti e la sua tomba sarebbero proprio qui, in attesa di essere portati alla luce.
La tesi è talmente stuzzicante che sono stati in molti ad accoglierla, così come molti altri l’hanno avversata. Si è generato quindi un “corpo a corpo” tra le due fazioni, come spesso capita in questi casi, e le prove di questo “scontro” si possono ancora facilmente trovare su internet.
Come che sia, attualmente davanti l’abbazia di San Claudio fa bella mostra di sé una statua di Carlo Magno, realizzata e messa a dimora nel 2015, quindi assai di recente, che dimostra come la voglia di credere alla tesi dell’Aquisgrana picena sia forte da queste parti.
Carlo Magno, sì o no?
Carlo Magno o no, l’abbazia di San Claudio, dichiarata monumento nazionale nel 1902, con la sua pianta articolata da quattro pilastri a formare una croce greca iscritta in un quadrato e la sua commistione di stili (bizantino, ravennate e lombardo) merita una visita da vicino e consigliamo a chiunque passi da queste parti di mettere in agenda una deviazione, come abbiamo fatto noi: ne vale veramente la pena
L’abbazia di San Claudio, come arrivare
Beh, è presto detto:
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