Lubiana, capitale della Slovenia, ha un centro storico deliziosamente curato, con un’atmosfera elegante, vivace e un po’ mittleuropea. Eppure girando per le sue strade abbiamo scoperto la sua anima alternativa: ”sporca” e selvaggia, libera e caotica, anche un po’ illegale. Quest’anima si chiama Metelkova ed è il quartiere degli artisti, degli attivisti e degli studenti. Un luogo alternativo e decisamente ‘un’altra cosa’ rispetto al resto visto in città.
Indice
Metelkova, da squat a luogo figo
La storia di Metelkova inizia nel 1993 come squat, ovvero come occupazione abusiva di spazi pubblici. Quell’anno il complesso delle ex caserme austroungariche – quartier generale dell’esercito jugoslavo-, che era a rischio demolizione, venne occupato su iniziativa della Rete per Metelkova. Si trattava di un’associazione di artisti e intellettuali che lo ha trasformato nell’area libera, autogestita e in costante trasformazione attiva ancora oggi.
Da allora il ‘quartiere’ ospita club musicali, dj set, eventi, festival, performance artistiche e musicali, gallerie d’arte, laboratori. Naturalmente non si viene qui per sentire Nino D’Angelo, ma cose strane come Rockabilly, Psychobilly (!!), Punk, Metal, Free Jazz, Techno insomma tutto molto poco mainstream.
Cosa c’è nel quartiere degli artisti
A Metelkova Mosto, ‘città Metelkova’, ci sono anche atelier di artisti e designer, uffici di Ong e di associazioni LGBT, in un calderone culturale dove le ‘minoranze’ sono parte del tutto. Negli ultimi anni, poi, il quartiere ha risvegliato un certo interesse turistico, quindi sono stati aperti anche bar e negozi. A Metelkova idealmente ci sono 3 zone: una dedicata alle attività sociali e culturali, una all’attivismo civile e una più commerciale. Quest’ultima consente di pagare le bollette, anche se il Comune di Lubiana dice che non vengono pagate da un pezzo, così come alcuni affitti.
In ogni caso Metelkova, cuore pulsante della cultura underground, giovane e inclusiva, nel 2005 è stata iscritta nella lista del Patrimonio culturale immateriale della Slovenia. Sicuramente il suo volto dal 1993 è cambiato, sfumando l’aspetto più anti-sistema e acquisendo un carattere addirittura un po’ trendy, anche se rimane ancora non per tutti.
I problemi con le istituzioni
Purtroppo il gruppo indipendente ha ricevuto a novembre 2020 un avviso di sfratto dal Ministero della Cultura sloveno. Ufficialmente per ristrutturare gli edifici, tuttavia il Primo ministro sloveno non vede di buon occhio il tipo di mondo che ruota attorno a Metelkova. Non solo, negli ultimi tempi il governo ha levato soldi alle onlus (per destinarli alla lotta al covid, dice) e ha introdotto varie restrizioni alle Ong, alle attività culturali indipendenti e ai media. Il mondo culturale si è mobilitato per difendere il ‘quartiere’, incrociamo le dita!
Naturalmente la situazione di occupazione di Metelkova si muove al limite della legalità, anzi in una specie di limbo, diciamo pure di tolleranza da parte delle autorità, dovuta proprio al fatto che il quartiere produceva e produce cultura. Infatti le stesse istituzioni negli anni sono entrate in qualche modo nel calderone, ad esempio col Museo di Arte contemporanea che è attaccato a Metelkova Mesto.
Gironzolando, ci siamo anche chiesti se negli edifici delle ex caserme ci abiti ancora qualcuno permanentemente, come avveniva prima: all’inizio abusivamente poi dal 1997, quando Lubiana fu Capitale europea della Cultura, addirittura in accordo col Comune. Sembrerebbe di no.
In ogni caso, nei decenni Metelkova si è almeno in parte ‘normalizzata’, ma ovviamente un’occupazione è per definizione al di fuori e contro il sistema. I rapporti tra chi ruota intorno a Metelkova e le istituzioni infatti sono sempre stati complicati tanto che già in passato ben due volte le ruspe hanno minacciato il centro sociale.
In giro per Metelkova Mesto
Detto tutto ciò, chi frequenta Metelkova? Noi ci siamo stati un caldo pomeriggio di fine luglio e a dire il vero l’abbiamo trovata un po’ sonnacchiosa. Abbiamo avvistato qualche turista, ma davvero molto pochi. Almeno di giorno ce ne aspettavamo di più, vista la fama crescente del quartiere. Ma è anche vero che il centro si anima la sera, riempiendosi di studenti, gente alternativa o impiegati che si sfogano dopo il lavoro partecipando a feste, concerti e alla vita culturale underground di Metelkova.
Noi abbiamo girovagato e sbirciato qui e lì: locali e atelier erano chiusi ma l’atmosfera frizzante e alternativa l’abbiamo percepita lo stesso. Grazie alla marea di murales, graffiti, sculture e assemblaggi vari che sono quasi il marchio, il segno distintivo di Metelkova, ma anche grazie a scene di vita quotidiana come i ragazzi che giocavano a calcio.
Ci ha ricordato molto il ‘quartiere non quartiere’ RAW Gälande Tempel a Berlino, altro posto di aggregazione culturale giovane e alternativo nato da un’occupazione, in questo caso delle ex officine ferroviarie della Deutsche Bahn.
Dov’è Metelkova mappa
Ecco Metelkova Mesto su mappa: è raggiungibile in breve tempo a piedi dal centro e dal famosissimo Ponte dei Draghi.
Pronto ad immergerti nella cultura alternativa?
Buon viaggio!
Simona