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Bianco, azzurro, verde. Pietra, mare, alberi. Ecco ridotto all’essenza il Castello di Miramare come l’abbiamo visto e amato noi, in un luminoso e caldo giorno di agosto. Aperto, arioso, leggero, il candido palazzo si apre e si confonde quasi con il blu del Golfo di Trieste, che entra nelle stanze e nel magnifico parco da protagonista assoluto. Una bellezza in cui noi siamo cascati con tutti i piedi, non volevamo andare più via: se non fosse stato per l’esoso parchimetro forse saremmo ancora lì…

Il Castello di Miramare volevo vederlo da tantissimo tempo, nemmeno fosse una meta esotica e complicata. Ma abbiamo imparato che finché uno non decide e mette nero su bianco, è ben difficile che ti ritrovi nel posto agognato. Ecco perché sono contenta di aver spuntato una nuova voce dalla travel bucket list, e che sia piaciuta moltissimo anche a Federico!

Ma torniamo al Castello. Contemporaneamente mittleuropeo e mediterraneo, non è solo un’architettura ben fatta. Dietro la sua apparente serenità e la grande bellezza, cela infatti una ricca storia che unisce politica, amore e tragedia.

Il Castello di Miramare

Dov’è e perché è così bello

Innanzittutto dove si trova il Castello di Miramare? Nei pressi di Trieste, abbarbicato sul promontorio di Grignano. Da Barcola, lungo la strada Costiera, lo si può ammirare che fa capolino all’orizzonte, proteso verso il blu. La visione migliore ce l’hai la mattina, perché il pomeriggio trovandolo controsole il palazzo diventa quasi una silhouette. Se vuoi fotografarlo dal lungomare è molto utile uno zoom potente.

Castello di Miramare da lontano

Il castello si chiama Castello e ne ha pure abbastanza l’aspetto, con le sue torrette merlettate, ma in realtà è una residenza principesca del 1800, realizzata in stile eclettico. Ovvero uno stile che ne riprende altri anche molto diversi per creare una sintesi nuova e particolare. In pratica, un mischione di elementi stilistici magari non sempre riuscitissimo ma sempre originale e interessante.

In ogni caso, se altrove lo stile eclettico può aver dato vita a degli accrocchi, nel caso del Castello di Miramare invece è incredibile come il tutto si armonizzi alla perfezione. Di’ la verità, ti eri accorto che il palazzo unisce elementi gotici, medievali e rinascimentali? E che su tutti spadroneggiano quelli romantici? Il castello infatti seguì i dettami del romantiches Historismus, di moda in quel periodo, basato proprio sullo stile neomedievale.

Castello di Miramare

Chi ci viveva?

Tanto gusto estetico lo dobbiamo all’Arciduca Ferdinando Massimiliano d’Asburgo che, innamorato del magnifico e infinito panorama su cui si apre il promontorio, volle fortemente il Castello per farne la sua residenza insieme alla consorte Carlotta del Belgio. In effetti scelse personalmente il progetto tra vari presentati e seguì costantemente i lavori, che durarono 4 anni (1856-60).

Gli interni del Castello di Miramare

Anche se dovette rinunciare all’idea del terzo piano, comunque la residenza sfoggia 20 stanze attualmente visitabili secondo un percorso che va dal pian terreno al secondo. La cosa interessante è che gli arredi sono originali e ben conservati. La camera da letto è riccamente decorata, mentre lo studio di Massimiliano è fatto come una nave. La Sala del trono invece è sontuosa e formale.

Il mare entra prepotente anche negli interni, non solo per via delle tante ampie finestre che rendono incerto il confine tra interno ed esterno, ma anche per il colore delle tappezzerie al piano terra e per i nomi e gli arredi delle stanze.

Castello di Miramare

Il pian terreno era adibito agli appartamenti privati dei coniugi, che quindi risultano più quotidiani e personali, mentre il piano superiore era quello di rappresentanza, dove ospiti illustri di tutto il mondo non potevano che rimanere impressionati dalla bellezza del panorama, dalla grande luminosità, e infine dalla ricchezza degli arredi e delle decorazioni.

Arciduchi sfortunati

La storia di Massimiliano e Carlotta, sposatisi per vero amore, è inseparabile dal Castello, che da nido felice e spensierato divenne emblema dell’ironia e della tragicità della vita. I sogni dei due coniugi infatti si infransero dopo pochi anni di felicità. Massimiliano, divenuto Imperatore del Messico, proprio in questo Paese venne fucilato nel 1867, senza nemmeno la soddisfazione di veder concluso il castello a cui teneva tanto.

Carlotta si dice che non si riprese mai, e finì col vagare come un’anima in pena per le stanze del castello. Il suo stato di follia venne ufficialmente diagnosticato da due medici e nel 1867 tornò in Belgio, dove trascorse il resto della sua vita, immagino senza troppi frizzi e lazzi. Angosciante vero?

Castello di Miramare

Ancora oggi d’altronde si dice che di notte i fantasmi di Carlotta e Massimiliano si aggirino per il Castello. Lei in cerca del perduto amore, lui per godersi il palazzo che nemmeno vide finito.

Sfortunati anche quelli che vennero dopo gli Arciduchi

Dopo di loro, il Castello ospitò spesso la principessa Sissi, altra figura triste, l’imperatrice soffocata dalla vita di corte e anelante la libertà, che morì assassinata. Poi per 7 anni, dal 1930 al ’37, il Duca d’Aosta, che a sua volta morì in prigionia in Etiopia nel 1941.

Nel periodo delle due guerre mondiali fu usato come quartier generale dalle truppe neozelandesi, britanniche e infine americane. E sempre secondo leggende metropolitane, anche qualcuno di questi militari finì prematuramente e tragicamente.

Non sappiamo se dare tanto credito a tutte le storie che girano, ma nostante le vicissitudini di chi passò per il Castello, oggi non c’è traccia di nessuna malinconia. L’ariosità, l’apertura, la leggerezza che contraddistinguono il palazzo e il parco sono intatte, e noi possiamo godercele in tutto e per tutto, magari rivalutando la nostra vita, che a volte ci sembra banale ma almeno non abbiamo le responsabilità che altri hanno dovuto affrontare!

Loggetta sul mare

Il Castello di Miramare e la principessa Sissi

La principessa Sissi, al secolo Elisabetta d’Austria, moglie dell’imperatore Francesco Giuseppe I d’Austria, fratello dell’arciduca Massimiliano, soggiornò spesso al castello di Miramare, ben 14 volte tra il 1869 e il 1896 (dunque dopo la morte di Massimiliano e dopo il rientro in Belgio di Carlotta nel 1867).

Sissi lo amava molto per la vista superba verso il mare, che per lei che viveva a Vienna (l’odiata Vienna!) era sicuramente una visione rara. Anzi fu proprio questo il mare che vide per la prima volta nella vita e che le ricordava la libertà tanto agognata.

Castello Miramare e la sfinge Trieste

La principessa apprezzava molto anche Trieste, che è la città italiana con i legami più forti con la figura di questa principessa che in Italia è molto amata, grazie anche a una serie di sceneggiati che hanno spopolato in tv per anni e anni, anche se tu forse (o forse no) sei troppo giovane per ricordarli…

Il parco del Castello di Miramare (il pezzo forte?)

Non so cosa sia più bello, se il Castello o l’enorme parco che lo accompagna: 22 ettari che si lanciano verso il mare divisi tra un giardino all’inglese e uno all’italiana. Un tripudio di siepi, cespugli, fiori, alberi monumentali, fontane, serre, casini di caccia, statue, castelletti ed essenze mediterranee.

L’Arciduca Massimiliano, grande appassionato di botanica, si dedicò personalmente alla creazione del parco (così come del castello) e ci tenne in particolar modo che ci fossero specie particolari ed esotiche, mai viste per l’epoca. Ad esempio il cedro del Libano, il ginko biloba o la sequoia gigante. Lui stesso mandò, per essere piantati, vari esemplari dal Messico o da altri paesi che visitò imbarcato sulla Fregata Novara della Marina Militare austriaca.

serra miramare trieste

Era un giardino privato, ma Massimiliano lo apriva al popolo un paio di giorni alla settimana proprio perché potessero tutti goderne l’esotismo e la bellezza. I triestini ancora oggi ci vengono a fare jogging, passeggiare, insomma lo vivono come fosse un qualunque parco cittadino.

A Est abbiamo la parte a bosco, all’inglese, con alberi, laghetti e sentieri ramificati che seguono l’andamento naturale del promontorio carsico, che prima di tutto ciò era senza vegetazione, pensa te. Il tutto in un connubio perfetto tra artificiale e naturale. A Sud Ovest trovi invece la parte all’italiana, con scalinate ed aiuole geometriche e ben definite affacciate sul Golfo di Trieste.

Parco Miramare

Sul piccolo molo che procede dalle scalinate del parco c’è una cosa davvero particolare: una sfinge in granito rosa del II secolo a.C.. Non è ben chiara la sua funzione, in ogni caso pare che facesse parte della collezione egizia di Massimiliano. E come tutte le cose egiziane, si dice che porti con sé una maledizione. In effetti all’Arciduca e alla moglie non è che le cose siano andate benissimo…

Info utili per la visita al Castello di Miramare

Come arrivare

Castello di Miramare indirizzo: Viale Miramare, 34151 Trieste TS, a circa 8 km a Nord Ovest di Trieste.

  • In macchina

Si percorre la Statale 14, la Strada Costiera che passa per Barcola, fino a un bivio dove occorre girare a sinistra per proseguire sul lungomare che sarebbe il Viale Miramare. È ben segnalato per cui non ci sono problemi ad individuarlo.

  • Con i mezzi pubblici

Ho preso come riferimento la Stazione Centrale di Trieste in Piazza della Libertà.

  1. Da qui puoi prendere il bus 6, scendere a Grignano e camminare un km scarso.
  2. Altra opzione bus è il 36, col quale devi scendere alla fermata bivio Miramare (che sarebbe dove prima ti dicevo di girare verso sinistra in macchina) e poi fare una chilometrata a piedi.
  3. Ci sarebbe anche la possibilità del treno regionale, quello che va a Venezia S. Lucia, fermata Grignano, ma i bus sono più frequenti e lasciano più vicino rispetto alla stazione di Grignano per cui non ci sembra tanto conveniente.

miramare scalinata

Dove parcheggiare

  • Sotto al Castello

Intorno al Castello di Miramare c’è un area per la sosta a pagamento, delimitata da una sbarra. Lo spazio è poco, i parcheggi saranno una sessantina e in alta stagione trovare posto può essere un problema. Anche le manovre sono un po’ complesse perché il viale (Viale Miramare) è lungo, stretto e a doppio senso. Infatti per entrare e uscire dall’area c’è un semaforo a senso alternato.

Probabilmente è proprio la scarsità di spazio e la necessità quindi di avere un certo ricambio che spiega la politica abbastanza esosa del parchimetro. Infatti si va a salire: un’ora costa 2 euro, due ore 4 euro, tre ore 7 euro, dalla quarta in poi 4 euro per ogni ora.

A occhio sembra fatto proprio per scoraggiare il long stay, probabilmente perché molta gente, anche i triestini, va a passare qualche ora nel parco ma così bloccherebbe di fatto per ore un posto auto.

molo castello di miramare

  • Le alternative?

D’altro canto le alternative vicine non abbondano, tanto meno quelle gratuite. L’unica è cercare un buco (gratis è un terno al lotto) a Grignano o sul lungomare (sulla strada Costiera oppure su Viale Miramare), nel qual caso poi occorre fare un bel pezzo a piedi. Fa’ attenzione alla sosta selvaggia: qui multano alla grande.

Ci sono poi altri 65 posti auto sotto la Sissa in un nuovo parcheggio coperto, in via Beirut, collegato al Castello da un sottopassaggio. In origine era a pagamento con le stesse tariffe di quello adiacente il Parco, ma a quanto pare da agosto 2019 è diventato gratuito. Pare anche che la segnaletica non sia  il top e che quindi sia ”snobbato”, ragion per cui può valere la pena tentare! Noi non lo sapevamo, e siamo andati diretti al parcheggio lungomare. Devo dire che abbiamo trovato posto facilmente, ma comunque c’è costato 7 euro.

Castello di Miramare

Biglietti

  • Interni del Castello di Miramare

Il consiglio è di acquistarli con estrema comodità su Tiqets, perché vi consentirà di salate la coda, ed è una bella comodità! Questa è la pagina per acquistare i biglietti

  • Parco

E’ gratuito, e vi si può accedere dagli ingressi di Viale Miramare, Grignano e Via Beirut.

Orari

  • Castello

Tutti i giorni dalle 9 alle 19. Chiuso il 25 dicembre e l’1 gennaio.

  • Parco

Tutti i giorni dalle 8 alle 19 da marzo a settembre.

Tutti i giorni dalle 8 alle 16 da ottobre a febbraio.

Chiuso il 25 dicembre e l’1 gennaio.

Infine ti invito a consultare sempre per ogni aggiornamento il sito ufficiale, in questo caso quello del Castello.

miramare scalinata

Quando andare

Il Castello di Miramare è bello sempre ma ovviamente soprattutto nella bella stagione. Questo non solo perché l’inverno a Trieste sa essere rigido e molto ventoso, anche se affascinante; ma soprattutto perché col Sole la sua luminosità e la sua ariosità sono al top, e lo stesso vale per il Parco, spumeggiante di verde.

In estate ti suggeriamo di portarti un cappellino, acqua e ventaglio: noi siamo andati i primi di agosto e faceva un caldo allucinante! Per quanto si possa trovare riparo all’ombra o nel parco, preparati a una bella sudata!

Trieste Miramare Cover

In ultimo, come è ovvio, meglio evitare le ore centrali che sono quelle più affollate. Non dimentichiamo che ogni anno il Castello è visitato da quasi 300 mila persone e il Parco addirittura da quasi un milione!

A questo punto nessuna conclusione può essere migliore delle parole di Giosuè Carducci, un altro che fu colpito e ammirato dal Castello di Miramare e dalla storia degli sfortunati Arciduchi:

O Miramare, contro i tuoi graniti
grige dal torvo pelago salendo
con un rimbrotto d’anime crucciose
battono l’onde.

Carducci
Odi barbare

Al prossimo viaggio!


Bonus track: la nostra guida a Trieste!

Trieste in un giorno (o due), cosa vedere e dove mangiare

simonacetola

Autore del post: Simona

Viaggiatrice seriale, ha piazzato una bandierina in ogni angolo di mondo, ma da buona perfezionista qual è vuol continuare a mettere bandierine, facendo impallidire l’Emilio Fede di berlusconiana memoria

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