Quando Calatrava realizzò la Città delle Arti e della Scienza a Valencia, il progetto fu molto contestato tanto che le polemiche non si sono mai spente del tutto. Io non ho le conoscenze per esprimermi sui vari problemi sollevati, ma posso dire due cose con certezza. La prima è che il complesso ‘calatraviano’ è IL motivo per cui la città spagnola è diventata una meta turistica supergettonata, perché diciamolo: si va tutti lì per quello. La seconda è che il complesso è stupendo, e se andiamo a fare una classifica delle cose da vedere a Valencia… la Città delle Arti finisce per forza al primo posto!
Ok, ti ho spoilerato chi c’è in cima al podio nella nostra (soggettiva) top 15, ma ti assicuro che anche le altre posizioni sono tutte validissime, anzi abbiamo scoperto durante il nostro week end spagnolo che fermarsi all’opera di Calatrava è veramente riduttivo. Ci sono tante tante cose da vedere a Valencia, e ti invito a scoprirle prima qui e poi sul campo.
Andiamo a svelarle allora!
Indice
Almudín
Il vecchio granaio della città, dove sulle pareti ancora ci sono le scritte che indicavano il livello del grano immagazzinato, è una bella struttura dietro Plaza de la Virgen; spesso vi si tengono mostre di arte contemporanea. Vista la posizione centrale, puoi farci un giro: non porta via troppo tempo ed è interessante. Ma se vai di fretta, non lo metterei tra le cose da vedere a Valencia assolutamente.
Tips per la visita: l’ingresso costa 2 euro, gratis con la Valencia Card.
La Almoina
A due passi da Plaza de la Virgen e dall’Almudin hanno allestito un interessante museo che testimonia attraverso resti archeologici la Valencia romana, visigota e islamica. Parliamo dell’Almoina. Ci sono dei pannelli con parecchie spiegazioni ma probabilmente l’audioguida è utile per capire cosa si sta vedendo (l’allestimento ci è sembrato poco chiaro).
Anche in questo caso, diciamo che se hai poco tempo puoi tralasciarlo, altrimenti vista la sua posizione così centrale farci un salto può essere sicuramente interessante.
Tips per la visita: l’ingresso costa 2 euro, gratis con la Valencia Card.
Plaza del Ayuntamiento
La Piazza del Municipio è un ottimo punto di partenza per andare alla scoperta di cosa vedere a Valencia, ma in sé per sé non è che mi abbia fatto impazzire. Certamente è una bella piazza con molti edifici interessanti anche nei dintorni, a cui si può dedicare il giusto tempo. Uno su tutti è il bizzarro Palazzo delle Poste. Ora non chiedermi perché, ma i treeavellers hanno un feeling particolare con le Poste… sai quelle mezze passioni inspiegabili? E a proposito di passioni (stavolta intere): a un passo dalla piazza c’è l’Hard Rock Cafè…
El Cabanyal
Vecchio borgo di pescatori, il barrio ‘marino’ di Valencia mantiene un’aria ancora molto viva e verace, poco ‘leccata’ e poco turistica nonostante la marea di gente che nella bella stagione si riversa sulle larghissime spiagge della città. Tra le stradine del caratteristico quartiere si possono ancora vedere edifici bassi e scrostati, decorati con ceramiche e ferro battuto lavorato, immersi in un’atmosfera antica. Ad esempio il mercato municipal del Cabanyal è un mercato di quartiere, poco frequentato dai turisti e molto genuino.
Ma è un attimo arrivare alla Playa de Las Arenas, dove lo scenario cambia completamente: movida, locali, caffè, ristoranti, vita da spiaggia e tanta tanta gente allegra che fa lo struscio lungo il lungo lungomare. Ho detto lungo?
Estación del Norte
Le stazioni ferrroviarie spesso sono delle strutture spettacolari, come in questo caso. La Estación del Norte ha un mood ‘retrò modernista’ che ti conquista e che sicuramente è molto particolare. Le biglietterie sono ancora in legno e soprattutto le decorazioni liberty sono meravigliose. A partire dal ‘Buon viaggio‘ declinato in tutte le lingue europee sulle pareti dell’atrio, per finire con la sala a destra dell’entrata, interamente e ricchissimamente decorata. Paesaggi, fanciulle, fiori, tralci, frutta, geometrie… una vera esplosione di colori da ammirare e ricordare, tra tutte le cose da vedere a Valencia.
Mercado Colón
Il Mercado Colón è uno dei due mercati famosi di Valencia. Ora, se devi scegliere fra i due ti suggerisco di vedere il Mercado Central (te ne parlo subito), ma anche questo ha il suo perché. L’edificio in stile modernista è molto molto bello e architettonicamente interessante, in più dentro ci sono divese bancarelle che vendono oggetti artigianali.
Non c’è però la confusione tipica dei mercati, è più un posto dove andare a fare colazione o mangiare in uno dei locali carini e curati che vi sono ospitati.
Mercado Central
È un vero mercato, ma molto figo. Intanto ha sede in una struttura modernista che vale da sola il fatto di fare una capatina qui, anche solo per la bellissima cupolona. E poi come ogni vero mercato è vivace e pieno di banchi con tutti i prodotti mangerecci possibili. Ti suggerisco di approfittarne per assaggiare specialità come il torrone, l’Agua de Valencia e ovviamente il prosciutto spagnolo.
Se poi è ora di pranzo, puoi prendere qualcosa di easy ai banchi o nei locali delle vie limitrofe, coloratissime e brulicanti di gente. Mentre al Bar Central del mercato puoi gustare a prezzo accessibile le creazioni dello chef stellato Ricard Camarena. Ne abbiamo parlato nel nostro articolo su 5 cose tipiche da mangiare (e bere) a Valencia:
Tips per la visita: attenzione agli orari di apertura del Mercado Central: da lunedì al sabato dalle 7.30 alle 15.
Torres de Serranos
Salire su una delle Torres, ciò che resta dell’antica cinta muraria, è un’esperienza da fare. Ogni città andrebbe vista anche dall’alto, secondo me, perché è una prospettiva diversa sulla sua struttura, sulle sue dinamiche, sulla sua architettura. Insomma, si scopre qualcosa in più. Noi siamo saliti sulla Torres de Serranos, da dove abbiamo potuto ammirare l’intrico dei tetti del Barrio del Carmen e l’antico letto del fiume Turia, oggi riconvertito a enorme parco. Una bella vista, che fa inserire le Torres tra le cose da vedere a Valencia.
Tips per la visita: l’ingresso costa 2 euro, gratis con la Valencia Card.
Jardín del Turia
Il Río Turia, che scorreva nel bel mezzo di Valencia, venne deviato per evitare le continue inondazioni. E mentre a Roma abbiamo da sempre il grande sogno di una tangenziale al posto del biondo Tevere,come scherzava Verdone in un film, gli urbanisti spagnoli hanno pensato bene, anzi benissimo, di mettere a verde il letto del fiume.
Risultato: 9 km 9 di giardino che attraversano tutta la città, abbellendola, rendendola vivibile, abbattendo lo smog. Una vera oasi che comprende anche Musei, Orti botanici, Giardini Reali, ponti superdecorati, zone per lo sport, aree per i bambini, sale da concerti come il Palau de la Música e, per finire, la stessa Città delle Arti e della Scienza.
Tips per la visita: farti tutti i 9 km magari è un po’ troppo, ma una passeggiata lungo il parco del Turia è assolutamente consigliata, specie d’estate col caldo. Oppure puoi noleggiare una bicicletta.
La Catedral
La Cattedrale è uno dei simboli di Valencia, quanto meno il suo alto campanile. La parte interessante è soprattutto l’interno, dove c’è una mescolanza di stili pari a quella che c’è all’esterno: gotico, barocco, neoclassico, un bel mischione insomma, che riflette le vicissitudini storiche della città. Pensa che la chiesa sorge sul sito di una moschea, a sua volta edificata, come spesso è accaduto, su una precedente chiesa visigota.
Sono molte le cose da vedere nella Cattedrale: dalle cappelle agli affreschi alla reliquia di San Vicente Mártir che è un suo intero avambraccio (…), ma il top del top è il Santo Graal! Sì, a quanto pare il sacro calice, quello dell’Ultima cena e che raccolse il sangue di Gesù dopo la Crocifissione… cercato ovunque e al centro di ogni tipo di intrigo templare ed esoterico… sarebbe proprio quello in agata esposto nella Capilla del Sánto Caliz.
Che ci si creda o meno, la Capella è bellissima e lo stesso vaso è un gioiello che è un piacere guardare. Se poi cerchiamo bene, secondo me, nella Cattedrale magari potremmo trovarci anche la Pietra Dokrostone…
Tips per la visita: l’ingresso costa 7 euro, 10% di sconto con la Valencia Card. Per salire sul campanile Miguelete si paga a parte, 2 euro.
Plaza de la Virgen
Plaza de la Virgen è l’antico foro romano. Oggi è un’ampia e affascinante piazza molto frequentata, con tanti locali (dove bere qualcosa all’esterno in estate), tanti alberi (ancora sentiamo il profumo di un’enorme magnolia) e una vista d’insieme su diversi edifici interessanti. Intanto c’e’ una bella prospettiva sulla Cattedrale con l’infilata delle sue cupolette, e poi c’è la Basílica de Nuestra Señora de los Santos Inocentes Mártires y Desemparados, che è la chiesa più amata dalla popolazione.
Ovviamente noterai subito la scenografica fontana, la Fuente del Turia, che rappresenta proprio il río Turia, importantissimo per la città, sotto forma di un uomo barbuto con un corno dell’abbondanza. Attorno, 8 fanciulle con delle anfore sono i canali d’irrigazione che prendono acqua dal Turia a favore della campagna valenciana. Canali che nei secoli hanno dato vita tra gli agricoltori a dispute di ogni tipo e gravità, che venivano sedate e decise dal Tribunal de las Aguas. Questo tribunale, di origine addirittura medievale, si riunisce ancora oggi ogni giovedì alle 12, proprio qui in piazza alla Puerta de los Apóstoles della Cattedrale.
Iglesia de San Nicolás
Dopo la Cappella sistina olandese, eccoci alla Cappella sistina valenciana. La Chiesa di San Nicola di Bari, che poi in realtà è anche di San Pietro Martire ma non se lo ricorda mai nessuno, effettivamente è meravigliosa. Ok, magari non sarà proprio all’altezza di Michelangelo, ma è una piccola-grande chicca tra le cose da vedere a Valencia. Ti lascerà a bocca aperta e naso in su alla scoperta della miriade di scene affrescate che ricoprono tutta la volta della chiesa e non solo. Il colpo d’occhio infatti è veramente spettacolare, parliamo di 2000 mq di superficie affrescata!
Tips per la visita:
- L’ingresso costa 5 euro e comprende anche il Museo della Seta (noi però non abbiamo fatto in tempo a vedere anche questo). Tariffa ridotta con la Valencia card.
- La Chiesa è usata per il culto e durante le funzioni non si può visitare. Perciò è meglio programmare di andarci all’orario giusto. Puoi valutarlo sul sito della Chiesa di San Nicola
- Noi abbiamo preso l’audio guida e te la consigliamo: è un po’ prolissa, ma è stata molto utile per orientarci tra tutte le rappresentazioni.
La Lonja de la Seda
La Lonja de la Seda è un magnifico edificio in stile gotico un tempo dedicato ai commerci, quello delle seta su tutti. La prima particolarità è proprio la sua natura ”civile”: normalmente il gotico lo abbiniamo alle chiese ma la Lonja non ha nulla da invidiare a niente e nessuno. Appena entri, il cortile adorno di agrumi è, al netto della gente che vi sciama, un’oasi tranquilla e molto bucolica.
Il top della Lonja è la Sala de Contratación, un’enorme spazio retto e decorato da colonne tortili alte 17 metri che le danno un’aria solenne e misteriosa. Molto prosaicamente, qui si svolgevano le trattative sulle merci, lana e seta, e quelle bancarie. Insomma questa Sala era il centro del commercio nel XV secolo, quando Valencia era all’apice della grandezza.
Ti consigliamo però di salire al primo piano, dove trovi la Sala Dorada, con il suo stupefacente soffitto dipinto in oro e colori vivaci. Noi lo abbiamo trovato veramente strabiliante!
Tips per la visita: l’ingresso costa 2 euro, gratis con la Valencia Card.
Barrio del Carmen
ll quartiere bohémienne e gggiovane di Valencia è una delle sue zone piu belle, interessanti e coinvolgenti, nonostante qualche aspetto decadente.
Girare tra i vicoli e le strade, tapeare fra la miriade di locali piu’ o meno chic o piu’ o meno alla buona, ammirare il maggior numero di murales possibile (saranno migliaia!), sono uno dei piaceri che Valencia può regalarti e che secondo noi devi assolutamente cogliere.
Anche per il fatto di farti entrare nell’anima di questa città, il barrio guadagna il secondo posto tra le cose da vedere a Valencia.
La spettacolare street art del Barrio del Carmen, il quartiere più figo di Valencia
Ciudad de las Artes y las Ciencias
Eccoci giunti al primo posto della top 15 di cosa vedere a Valencia, la cosa irrinunciabile! La Ciudad de las Artes y las Ciencias è un gigantesco complesso architettonicamente stracontemporaneo, che comprende 6 strutture. Il filo conduttore è ‘scienza, natura e cultura‘, mentre le forme scelte da Calatrava sono geometriche al massimo ma anche bianche, aperte, leggere, e molto acquatiche.
Rimandano infatti al mare, al Mediterraneo, e alla luce, grazie anche alla tecnica trencadís che sfrutta frammenti di ceramica per farne una sorta di mosaico per ricoprire le superfici. Beh, col nostro zoom 60x abbiamo verificato che questa tecnica è stata usata anche per tutta la parte esterna degli edifici più grossi, e il risultato è… scintillante!
Ma passiamo alle 6 strutture.
Palau de les Arts Reina Sofía. Praticamente il Teatro dell’Opera di Valencia. Secondo noi la struttura è uguale al casco di Darth Vader, tu che ne pensi?
Hemisfèric. Il planetario e cinema IMAX con uno schermo di ben 900 mq! Non a caso ha la forma di mezzo occhio. L’altro mezzo è quello di chi guarda. Ingegnoso!
Museu de Les Ciènces Principe Felipe. 3 piani dedicati appunto alla scienza. Da non confondere con il Museo di Scienze Naturali, questa struttura sembra un enorme scheletro di dinosauro. È molto spettacolare e per fotografarla al meglio va studiata da tutte le angolazioni. Poi dice che serve un giorno intero in zona…
Agorà. Uno spazio multifunzionale che all’esterno somiglia un po’ a un insettone viola luccicante al sole. A noi è sembrato quasi in abbandono, ma dice che ci fanno eventi di vario tipo… sarà!
Umbracle. In pratica sarebbe un parcheggio (chiuso) ma la parte che tutti conoscono è la lunga e affascinante passeggiata a livello strada. Il Paseo de las Esculturas è veramente gradevole, tra opere, alberi e piante, e la sua copertura realizzata con 55 archi fissi e 54 mobili paralleli super scenografici. C’è anche un piccolo Jardín de Astronomía all’aperto.
Oceanogràfic. L’acquario di Valencia è il più grande d’Europa ed è ormai famosissimo. E’ bellissimo sia fuori, con le sue ondulazioni e le sue vetrate blu come il mare, sia dentro con le sue vasche che ospitano pesci, meduse e mammiferi marini di ogni tipo, suddivisi in base ai vari habitat naturali. Ovviamente la parte del leone la fanno gli squali, infatti le vasche e il tunnel ‘sottomarino’ per vederli sono affollatissimi. Occorre pazienza…
L’Oceanogràfic di Valencia, un gigantesco oceano in miniatura
Tips per la visita:
L’ingresso alle varie attrazioni costa dagli 8 euro per l’Hemisfèric ai 30,7 dell’Oceanogràfic. Li vale? Per noi sì, ma se si può risparmiare qualcosa è meglio, per cui ti consiglio di valutare i biglietti combinati se ti interessano più attrazioni. O la Valencia Card, che offre il 15% di sconto sulle singole entrate, oppure, nella versione con l’acquario, un piccolo sconto. Non molto, ma con il vantaggio di arrivare con i ticket già fatti e quindi di evitare eventuali file.
Importante: il complesso è veramente GROSSO ed è anche stupefacente. Perciò richiede tanto tempo, nemmeno te ne accorgerai di come correrà veloce. Se ami fotografare l’architettura contemporanea ci rimarrai facilmente un giorno! Se invece non sei un appassionato, la passeggiata ti richiederà circa un paio d’ore, a cui aggiungere eventuali visite all’Oceanografo (dove 3 ore le metterei in conto) o quant’altro.
L’itinerario: 2 giorni e un po’, su mappa
Bene, questa era la nostra top 15 di cosa vedere a Valencia, quindi le abbiamo messe in ordine di preferenza (soggettiva, lo ripeto!), ma uno dei vantaggi della città è che molte cose sono vicine vicine e quindi visitarle è veramente comodo come spostamenti. Ti abbiamo quindi preparato gli itinerari su mappa: dedichiamo un giorno a Turia e Città delle Arti e delle Scienze, e uno al Centro di Valencia. Un altro mezzo al El Cabanyal e alle spiagge, anche se ci sono varie gite da fare vicino la città.
Mappa 1: Turia e Città delle Arti e delle Scienze
Mappa 2: Centro di Valencia
Calcola che uno dei fulcri del Barrio del Carme è Plaza del Tossal, che trovi nella mappa come punto di riferimento, e che a partire dalla Chiesa di San Nicola fino alle Torres de Serranos è tutto un brulicare di vicoli e stradine da scoprire. L’altro cuore del quartiere è la deliziosa Plaza del Carmen col Convento del Carmen Calzado, nucleo originario del barrio stesso.
E calcola pure che siccome Google non mi faceva più aggiungere punti di interesse, ho dovuto levare la Almoina per far spazio alla tappa finale, le Torres. Ma l’Almoina è dietro Plaza de La Virgen, per cui davvero facile da trovare.
Mappa 3: El Cabanyal
Con la bella stagione una mezza giornata al vecchio borgo di pescatori e alle spiagge ci sta tutta: con la scusa puoi goderti una bella paella vista mare (ad esempio a La Pepica, che ti ho inserito come punto di riferimento) o anche solo un cocktail. El Cabanyal, che ha il suo fulcro a Plaza del Rosario, è molto interessante per la sua atmosfera antica.
E ora che sai cosa vedere a Valencia, non ti resta che correre a prenotare il volo!
Noi ci vediamo al prossimo viaggio!
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