Il primo post sul nostro ultimo week end spagnolo è dedicato a cosa e dove mangiare a Valencia di tipico e sfizioso. È un caso? Non proprio, nel senso che nella terza città spagnola si mangia veramente bene e noi vogliamo subito condividere con te l’enorme sofferenza a cui ci siamo sottoposti per 3 giorni. Partiti all’ottimistico grido di ”dobbiamo tornare dimagriti!!”, possiamo dire che a Valencia è una mission praticamente impossible, nonostante i 20 km giornalieri macinati a piedi.
Ma passiamo alla ciccia, ovvero al cuore del nostro discorso. Eccoti servite su un post d’argento 5 cose tipiche da bere o mangiare a Valencia!
Indice
La paella e gli Arroces
Cominciamo dal piatto più famoso, la paella! Il padellone di riso con verdure, frutti di mare o carne è un po’ il simbolo culinario della Spagna, ma è stata inventata a Valencia e qui diventa una vera e propria arte. Così come altri piatti a base di riso, l’arroz, che vengono cucinati con tutti gli ingredienti possibili e immaginabili. Questo grazie alla Albufera, una laguna riserva naturale che praticamente è la patria del riso spagnolo ed è a pochi km da Valencia.
Dune, pinete, paludi, spiagge e villaggi rurali… Albufera è una destinazione perfetta per una gita fuori città e per mangiare la paella come si deve, proprio lì dove il riso cresce. Pensa che il 30% del riso spagnolo si produce qui!
Il posto giusto è El Palmar, paesino dove avrai l’imbarazzo della scelta tra i molti ristoranti che propongono arroces (i piatti a base di riso, su tutti tipicissimo è quello negro, al nero di seppia) e, appunto, paella.
Ma attenzione, la paella valenciana è una: con coniglio e pollo! Per i mariscos dirigiti a Ibiza, oppure sul lungomare di Valencia, raggiungibile con una corsa in tram (4 o 5). Presso Platja Malvarrosa, vicino alla Marina, c’è La Pepica: qui Hemingway assaggiò la sua prima paella e qui trovi sia la versione valenciana sia quella ‘pepica’, con i frutti di mare appunto!
Attenzione anche alla crosticina che si forma con la cottura: si chiama socarrat ed è la parte più buona! Noi siamo finiti a grattare la padella…
Noi abbiamo mangiato la paella al Petit Bistro, nel cuore del Barrio del Carme. Un locale un po’ fighetto, forse un po’ fuori contesto in questo quartiere bohemiénne e più ‘alla buona’, ma molto piacevole. Abbiamo aspettato la classica mezz’ora, segno che la paella è stata preparata lì per lì, come dovrebbe essere, e abbiamo gustato un ottimo piatto. Prezzi nella media: 12 euro a persona, minimo 2 persone.
Cozze valenciane
A Valencia c’è una varietà tipica di cozze, le clóchinas, piccole e succose. Si mangiano da maggio ad agosto e sono servite in un brodo speziato. Accompagnale con una cerveza, che ci sta benissimo, o con un… vermouth. Come avviene al bar La Pilareta, sempre nel Barrio del Carme, che è IL posto dove mangiare a Valencia questa prelibatezza. Il locale è molto molto piccolo, noi siamo riusciti ad entrare quasi in chiusura, dopo un po’ di attesa e dopo aver già mangiato tapas altrove. E solo perché ci siamo ”accontentati” del bancone! Ok, siamo stati in piedi ma è un’esperienza che ti consigliamo.
Innanzitutto la Pilareta è un locale antico e caotico con un vero fascino d’altri tempi, rimasto così com’era una volta. Poi quando ordini le cozze l’omino dietro il bancone si gira e grida verso la cucina: “……Eeeenteeeroooo”! Che sarebbe il nome del piatto. Già solo questo vale l’attesa, ma il bello arriva con le clóchinas: deliziose e freschissime. Le cocce si buttano in dei cestini in basso, che corrono lungo tutto il bancone. Differenziata problematica, ma sistema molto pratico.
Horchata
Passiamo a una bevanda che è quasi sinonimo di Valencia: l’horchata o orxata. Nonostante il nome ricordi molto la nostra orzata, così come un po’ il colore lattiginoso e la spiccata dolcezza, le due cose non c’entrano niente. L’horchata si ricava dalle chufas, zigoli dolci tipo tubero, ed è molto zuccherosa. Si accompagna con i fartons, panini dolci glassati e allungati che vanno inzuppati per stemperare l’amabilità, chiamiamola così, della bibita.
Noi l’abbiamo assaggiata in un locale storico, una vera istituzione: l’horchateria Santa Catalina, situato tra l’altro a poca distanza dalla Cattedrale di Valencia. Ma anche nel Mercado Colón c’erano varie horchaterie e per le strade ci sono tante bancarelle che ne vendono, perciò non ti mancherà occasione!
Agua de Valencia
Ma parliamo di cose serie, ovvero di qualcosa di alcolico: l’Agua de Valencia è un cocktail a base di cava (spumante spagnolo) o champagne, succo d’arancia, vodka e gin. Si serve in caraffe e va un po’ oltre la ‘solita’ sangria (che comunque chi butta via? Non noi!).
L’Agua de Valencia è diffusissima in città, al pari della paella; noi l’abbiamo provata al Mercado Central.
Churros e altri dolci
Ok, i churros non sono tipici solo di Valencia ma dell’intera Spagna. Però non si può lasciare la città senza averli provati! Si tratta di una delizia irresistibile: una pastella fritta, dall’inconfondibile forma stellata e piegata a goccia, leggermente salata, che va gustata calda e croccantina dopo una degna ‘pucciata’ nella cioccolata calda.
Dove mangiare a Valencia queste frittelle, immancabili in ogni viaggio spagnolo che si rispetti? Noi li abbiamo provati sempre all’horchateria Santa Catalina (pioveva ed eravamo nei pressi) ma i churros li trovi dappertutto. Il locale come ho detto è storico e di grande atmosfera nonostante l’affollamento: le maioliche decorate e l’arredamento retrò gli danno un tocco speciale. Il servizio è rapido e i prezzi buoni, calcolando che è centralissimo: circa 4 euro per un’horchata con un fartons, circa 5 euro per la cioccolata con 4 churros.
Frittelle proprio tipiche di Valencia sono i buñuelos, fatte semplicemente con acqua, farina e lievito. Si mangiano specialmente durante Le Fallas, festa tradizionale molto sentita, ma si trovano un po’ tutto l’anno.
Un altro dolce valenciano è l’anadì, fatto con zucca, patate dolci e mandorle. Inoltre abbiamo visto in giro parecchio torrone pur essendo quasi giugno: in effetti l’helado de torrón in estate è molto popolare e tipico.
Un suggerimento ‘stellato’
Voglio darti infine un’idea su dove mangiare a Valencia qualcosa di buono e particolare. Si tratta delle creazioni dello chef valenciano e stellato Ricard Camarena. Non so come la pensi tu sull’alta cucina (e sui suoi costi), noi non siamo habitué ma quando ci capita sono esperienze, non si tratta più solo di ‘mangiare bene’. Accostamenti particolari, tecniche insolite, materie prime di qualità e presentazioni sorprendenti: ecco, se vuoi provare l’emozione lo chef Camarena in città ha varie opzioni. Dal ristorante 2 stelle Michelin al più informale bistrot.
Noi abbiamo provato il Central Bar al Mercado Central. Abbiamo preso polpo e calamari (circa 11 euro a piatto, privo di contorni) e onestamente erano tra i più buoni mai mangiati. Insomma, tutto sommato con 15-20 euro a persona puoi pranzare (certo non appanzarti) e provare qualcosa di particolare. Ovviamente al Mercado il tutto è molto easy, ma ben curato.
Se poi sei interessato all’alta cucina e pensi di andare a Valencia, potresti programmare il viaggio durante la Valencia Cocina Obierta, una settimana in cui i ristoranti offrono menu degustazione a prezzi interessanti.
E ora non ti rimane che partire alla scoperta di questa bellissima città e della sua gastronomia sfiziosa!
Al prossimo viaggio!
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