C’è un piccolo paese, nel cuore dell’Appennino abruzzese, che negli ultimi anni ha deciso di unire alla propria storia una forma d’arte molto contemporanea, ovvero i murales. È così che ad Aielli la street art ormai è diventata di casa. Spoiler: il risultato è stupendo! Ma cominciamo dall’iniziativa che ha reso possibile tutto ciò, e che ha un nome che racchiude una bellissima contraddizione: Borgo Universo. Un’espressione che unisce un luogo per definizione piccolo, raccolto e tradizionale – il borgo – con un altro ‘luogo’ per definizione infinito, profondo e stellare – l’Universo.

Aielli, tipico paese marsicano, ha anche un’altra caratteristica: il suo centro medievale è situato alquanto in alto. Dai suoi 1053 metri infatti puoi godere bellissimi panorami sulla valle tutto intorno. Il punto migliore è la Torre delle Stelle, che è anche il punto di partenza ideale per la nostra eplorazione di Aielli e del suo cosmico Borgo Universo.
Indice
Cos’è Borgo Universo
Borgo Universo è un festival dell’arte, della natura e della scienza (astronomica), sotto forma di street art, musica, performance, cibo locale e varie altre attività. Ma è sopratttutto il museo a cielo aperto che ne è scaturito: decine di murales che hanno cambiato il volto del grazioso borgo marsicano, porta d’ingresso del Parco del Sirente Velino.
Ogni anno ad agosto street artists attivi a livello internazionale si danno appuntamento ad Aielli per arricchirlo e abbellirlo con le loro opere, unite da un luminoso filo conduttore che è quello delle stelle e del Cosmo.
Aielli e l’astronomia
Infatti il nome Borgo Universo, secondo me davvero evocativo, non è casuale: da parecchio tempo il paese è legato al cielo e all’astronomia. Il cittadino più illustre di Aielli fu proprio un astronomo, Filippo Angelitti, al quale è dedicata la piazza principale con tanto di statua. Nella parte alta del paese inoltre ‘svetta’ la trecentesca Torre delle Stelle, che è planetario e osservatorio e che ospita il Museo della Luna, dedicato allo spazio e al nostro satellite.

Dentro c’è la riproduzione della tuta di Neil Armstrong e del LEM, il lander della navicella Apollo usato dagli astronauti per allunare. Poi ci sono telescopi e strumenti ottici, fotografie e orologi solari. Noi purtroppo l’abbiamo trovato chiuso ma deve essere davvero interessante.
Come ti dicevo, un’altra cosa da non trascurare è che intorno alla Torre, proprio perché siamo nella parte alta di Aielli, puoi apprezzare un bel panorama sulla piana del Fucino, laddove una volta c’era un lago.
I murales di Aielli
Devo dire che i murales di Aielli sono strepitosi: qualità, creatività ed originalità sono ai massimi livelli. In piazza ci sono degli info point dove puoi prendere una utile mappa, in ogni caso il paese è piccolo e molto facile da girare. Partiamo a razzo, quindi!
Innanzittutto facci caso: quasi tutte le opere hanno qualche richiamo alle stelle o all’Universo. Per noi sono state una continua scoperta e una continua sorpresa.
Ad esempio il murale di Millo ‘Your Sky’ è super spettacolare anche per il fatto di coprire due intere pareti di una casa. Molto evocativo, quasi sognante, la ragazza in red che apre uno squarcio sul mondo ci svela quello che c’è sotto i palazzoni bianchi: stelle, galassie e nebulose, in poche parole un mondo diverso oltre le apparenze quotidiane.

Imboccando poi la via principale di Aielli, Corso Umberto, e le viuzze laterali, vedrai tantissime opere. Alcune vanno scoperte intrufolandoti in un vicoletto, sotto qualche arco o per delle scalette ma non te ne pentirai.
Come per l’opera di Aris, con il suo gioco di volti bianchi e neri, un’unione di terra e cielo.

Inoltrandoci in un dedalo di cortili e scalette c’è un murale di Matlakas che ci trasporta in un universo super pop, scanzonato e coloratissimo. Razzi, Ufo, gelati volanti, caschi da astronauta e binocoli: tutto quello che serve per degli eploratori cosmici! C’è spazio anche per un po’ di riflessione: il gelato che si scioglie fa riferimento al riscaldamento globale.

Nella deliziosa Spiazzetta c’è un murale davvero interessante, un gioco di linee geometriche che rimbalza sui muri di tutte le casette che si affacciano sullo slargo. Compresa la casa un po’ diroccata, che in qualche modo acquista nuova bellezza. Siamo un po’ di parte perché amiamo le geometrie, ma l’opera ci è piaciuta molto. Forse è meno appariscente delle altre, ma ‘Lightoroom’ di Never 2501 è molto ben integrata ed è divertente scoprirne le parti e le linee sulle varie pareti.

Non troppo distante c’è un murale che personalmente avrei staccato e portato a casa. Anche qui magari è la nostra passione per i fumetti che ce lo ha fatto amare particolarmente, fatto sta che il ‘Fetonte Notturno’ di Luca Zamoc è semplicemente superbo. Il colpo d’occhio è eccezionale, epico direi, e poi è di una qualità artistica incredibile.

E per rimanere in tema ”questo lo vedo bene sulla parete di casa mia”, verso la fine di Corso Umberto c’è la mano delicata e poetica di Le Bis (Valeria Iozzi e Emanuela Esposito) a conquistarmi. Volti di donna dai tratti precisi e forti, dalle tinte tenui, contornate da coloratissime sfere e costellazioni evanescenti. C’è della geometria in tutto ciò, ma anche allegria e colore.

Passiamo a un’altra opera stupefacente, da scovare in una via laterale nel cortile di una casa. Anche qui geometrie e colori impazzano, e io impazzisco con loro. Però dai, non è superevocativo? Non ti risucchia nello spazio? A me ricorda quasi una ‘Creazione’ ultramoderna, stavolta tra due braccia umane.
In realtà l’autore, David de la Cruz, è particolarmente interessato alla teoria dei wormholes, i cunicoli spazio-temporali. Ora che ci penso sono sicuramente oggetti che ti risucchiano e che forse – forse – aprono porte verso altre dimensioni. Affascinante no?

Poi non poteva mancare un murale a tema albero! Anche questo è di grande suggestione, ci fa venire in mente un albero cosmico… qualunque cosa ciò voglia dire! E in effetti ad Aielli c’è un vero ‘Albero Cosmico’, ovvero il murale notevolissimo che si trova ai piedi della Torre (numero 18 della mappa). Questo di cui sto parlando ora invece è l”Albero Solare’ di Sam3. Stilizzato ma coinvolgente: l’albero richiama la Torre delle Stelle e i rami sono come i telescopi puntati sul Cosmo.

Ti consiglio poi di fare attenzione, in vari punti di Aielli, ai dettagli delle case, specialmente in alto: puoi scorgere ‘murales 3 D’ fatti con la tecnica del mosaico ceramico, ad opera di Orodé Deoro. Anche a Màlaga ci avevano colpito le sue opere, frammentate ma allo stesso tempo un tutt’uno. Ti assicuro che sono molto scenografiche.

Tra i murales più famosi c’è poi ‘Fontamara’ di Aielli, impressionante opera di Alleg: su uno dei muri accanto alla Torre è scritta tutta intera l’omonima opera di Ignazio Silone: 80 mq, 53 mila e passa parole, 3 km di scritte per le 240 pagine. Che pazienza!

E non è l’unica parete scritta di Aielli: al Parco Angelo Vassallo c’è tutta la Costituzione in bella vista, a ricordarci i valori fondamentali di libertà, bene pubblico, uguaglianza che hanno fondato la nostra Repubblica. Entrambe le opere sono abbastanza impressionanti e toccanti. Anche se non hanno attinenza con l’Universo.
Il murale più bello di tutti però è ‘Illuminary Palace’ di Okuda San Miguel, ormai divenuto simbolo di Aielli. Un’enorme esplosione di colori, geometrie, simboli, forme bianche e nere che ti trascina non solo in un altro tempo ma anche in un altro mondo, forse parallelo. Il murale è vitaminico, ti mette allegria e ti fa quasi venir voglia di ballare!

È bellissimo poi il contrasto tra la modernità della street art e del suo linguaggio contemporaneo, di solito legato alla città, e la dimensione tradizionale e ‘rurale’ di un borgo medievale immerso nella natura degli Appennini.
Curiosità: l’opera è talmente meravigliosa da essere stata inserita dalla galleria Widewall tra i 55 murales più belli del mondo nel 2019. Chapeau.
Il ‘mistero del murale 25’ + Aielli murales mappa
Alcuni murales, 3-4, sono fuori dal frequentato asse Corso/Torre/scalette limitrofe. Infatti eravamo pochissimi a cercarli e a goderceli, ed è un peccato. Visto che parliamo di distanze davvero piccolissime, ti invito almeno ad andare a vedere quello che sta un po’ oltre la Torre. Il numero 24 della mappa, per capirci.
Si tratta di Guerrilla Spam – ‘Segnali di vita’. In questo caso una specie di scimmia umana, che al suo interno racchiude tanti elementi stravaganti, sembra ammiccarci sorniona da questa strana casa tondeggiante. La testa che ingloba la finestra è divertente e sorprendente! Come si suol dire, vale la deviazione!

Se per caso in paese non trovi i punti-informazioni, per vedere la mappa murales Aielli puoi andare sul sito di Borgo Universo. In ogni caso c’è una cosa che ti sarà utile sapere.
Noi, dopo aver cercato a lungo ma senza successo il murales 25, piazzato da mappetta nella parte più periferica e abbastanza abbandonata del paese, siamo tornati all’info point e abbiamo chiesto se l’opera ci fosse ancora. Ci è stato detto che è un’installazione visibile solo col buio. Ecco, magari specificarlo prima sarebbe stato meglio…
Murales Aielli Stazione
Oltre al centro storico, ci sono dei murales anche fuori, ad esempio alla Stazione di Aielli. Lungo la strada che porta al borgo medievale non potrai perderti ‘First Walk on Kepler 186′ di Sawe, che immagina la prima passeggiata di uomo col suo cane sul pianeta Keplero, lontanissimo e irragiungibile ma simile alla Terra.

Se poi ti introduci nelle vie interne di Aielli Stazione, nella piazza dove si trova la Chiesa di San Giuseppe col suo particolarissimo portico rosso, c’è un altro fantastico murale di Valeria Iozzi. ‘Chi resta e chi va?’ mischia l’architettura reale della chiesa lì a lato con un mondo fantastico fatto di stelle, monti e rondini che volano libere nel cielo punteggiato di luci. Su tutto, spicca una intensa figura femminile che emerge dalla natura, che immagino sia quella che circonda Aielli.

Sempre lungo la strada, ben dopo la Stazione se vieni dal borgo o prima se vieni dall’uscita dell’autostrada, Ericailcane e Bastardilla hanno realizzato un’opera che non passa inosservata: un cielo stellatissimo e umano fa da sfondo al sonno degli animali. Il murale oltre che di una bellezza e di una bravura impressionanti, a occhio è anche fosforescente.

Tour dei murales Aielli
Se vuoi approfondire dei murales Aielli il significato, nei week end delle guide locali organizzano tour guidati alla scoperta dei segreti delle varie opere. Costano 10 euro (5 per ragazzi 6-14 anni) e durano circa 1 ora e un quarto. Puoi prenotarli sul sito oppure anche agli info point in piazza. In questo periodo sono sospesi causa Covid ma ci auguriamo tutti che riprendano appena possibile…
Aielli come arrivare
Direi in macchina: Autostrada A14 (direzione Ancona da Nord, direzione Pescara da Sud) – prendere la A25 Roma Pescara e uscire a Aielli/Celano. Prendere la Ss 5 in direzione Pescara e infine la Sp 61.

Dove mangiare
Siamo stati ad Aielli a settembre e la domenica era quasi tutto chiuso; i bar sul Corso hanno riaperto il pomeriggio e in paese (centro) non abbiamo individuato ristoranti. Ci ha salvato, anche molto bene, il localetto A tutta pizza al Parco Vassallo, dove abbiamo preso una pizza broccoli e salsiccia davvero rustica e buona. Se invece cerchi dei veri e propri ristoranti/trattorie puoi trovare dei suggerimenti sul sito di Borgo Universo.
Bene, siamo certi che Aielli e il suo Borgo Universo ti piaceranno e che passerai una giornata interessante e molto particolare. Buon divertimento!
Noi ci vediamo al prossimo viaggio…
Simona
Brava Simona. Davvero notevole la tua guida e le tue foto. Grazie
Grazie a te Mory, mi fa davvero piacere! Mi auguro che ti sia stata utile se sei andata ad Aielli o se ci andrai, facci sapere se il borgo ti è piaciuto! Un abbraccio 🙂
Brava Simona mi hai condotto per mano alla scoperta di un ossimoro fantastico. Oggi andrò a visitare Aielli con i miei nipotini artisti
Grazie Gemma, ne sono super felice! Buon divertimento e buona giornata allora, i tuoi nipotini artisti rimarranno incantati!
Dall’alto della torre, guardando verso il fucino, si vedono le parabole della stazione Telespazio, una delle più grandi del mondo.