Un dubbio ci attanaglia. Riguarda le famose Ville di Ravello, paese già di suo gioiellino della Costiera amalfitana. E’ più bella Villa Rufolo o Villa Cimbrone? Difficile dirlo, un po’ come stabilire se siano più buoni i Ringo o i Baiocchi, la tiella di Gaeta al polpo o quella scarola e olive, oppure se scegliere ‘kezzap o kecciap’.
Le due Ville di Ravello in effetti possono scatenare dibattiti: sono tutte e due bellissime però anche abbastanza diverse. Ma diciamocelo: alla fin fine che ci importa di stabilire quale sia più bella? Così come possiamo scegliere una volta ‘kecciap’ e una volta ‘kezzap’, così possiamo visitare e goderci benissimo tutte e due queste meraviglie… una vera furbata!
Tra l’altro si può fare anche nella stessa giornata, se hai poco tempo per vedere Ravello. Magari la mattina una e il pomeriggio l’altra, spezzando con un pranzetto coi fiocchi in uno dei ristoranti del paese.
Indice
Sulla destra del ring a Ravello: Villa Cimbrone
Cimbronium è l’antico nome del promontorio roccioso su cui i romani, che avevano l’occhio lungo, avevano costruito una villa. Questo ci fa capire subito che il posto è iperpanoramico. La villa, dopo essere stata residenza degli Acconciagioco e dei Fusco, venne acquistata da un inglese (William Beckett) che ne sistemò il giardino con gusto neoclassico e gotico.
Sceso in Campania per riprendersi dalla perdita dell’amata moglie, il lord si innamorò talmente della zona che nel 1904 comprò la Villa per farne ”il posto più bello del mondo”. Il giardino fu risistemato poi ai primi del ‘900 grazie anche alla botanica inglese Vita Sackville West, ed è un superbo mix delle tradizioni paesistiche inglese e italiana.
Adesso la Villa è un fantastico hotel 5* ma il suo parco è quasi interamente visitabile da tutti i comuni mortali in ogni periodo dell’anno (una parte però rimane esclusiva degli ospiti).
La Terrazza dell’Infinito di Villa Cimbrone
Il parco è grosso, alberatissimo, ornato di statue, chiostri, fontane, tea room, fiori, uccelli. Una specie di Eden insomma. Poco dopo l’entrata, il centrale Viale dell’Immenso ti condurrà alla Terrazza dell’Infinito. Potresti pensare che questi nomi siano un po’ esagerati ma ti assicuro che non è così: andare per credere.
Il Viale è lungo e ombrato da glicini. Ai suoi lati è adorno di ortensie, pini, vasi, piante esotiche, statue di danzatrici. Ti porta dritto a un belvedere naturale da dove si gode una vista amplissima sul Golfo di Salerno di cui non puoi che rimanere meravigliato. Anche perché la terrazza, che si apre dietro un tempietto con la statua di Cecere, è vivacizzata da busti settecenteschi che le danno un’aria unica.
Lo scrittore Gore Vidal disse che da qui si gode “il più bel panorama del mondo“. Entusiasmi a parte, il tuo sguardo si perderà davvero nell’infinito del mare e del cielo.
I magnifici giardini di Villa Cimbrone
Nei giardini di Villa Cimbrone c’è molto altro da vedere. All’ingresso ti daranno una cartina con l’itinerario e qualche spiegazione dei punti più importanti. Mappetta che ho trovato molto pratica e utile.
Ti segnalo quello che a me è piaciuto di più, oltre alla Terrazza ovviamente. Sicuramente bellissimo è il chiostro in stile normanno-arabo-siculo situato proprio di fronte alla biglietteria. Qui non perderti i 7 Peccati e la formella di Luca della Robbia. La sua cripta gotica è un bellissimo loggiato che dà su un paesaggio montagnoso.
Poi il Tempietto di Bacco (segui la mappetta per arrivarci). Anche se la struttura è attualmente puntellata perché evidentemente è pericolante, è molto interessante e poi al centro c’è la statua di un satiro che regge Bacco con la sua uva: una rappresentazione di danza liberatoria. D’altronde Bacco è la divinità dei sensi e del divertimento e quindi ci piace!
Bellissima la terrazza delle rose (quasi alla fine del giro): una balaustra arabeggiante circoscrive aiuole di rose inglesi e francesi. Anche qui i fiori si uniscono a elementi curiosi e affascinanti come la meridiana posta al centro del roseto o come le statue di Flora, Primavera, Leda col cigno, i lottatori.
Accanto, un giardinetto all’italiana conduce a un’altra delle cose che mi sono piaciute di più: la Tea Room, un padiglione aperto supersuggestivo. Molto particolari, di fronte alla struttura, le colonne romane che nel medioevo sono state cesellate con elementi in rilievo. Ti ritroverai a studiarle da vicino, tanto sono particolari.
Villa Cimbrone ha anche più di quello che ti ho appena descritto (non ti voglio mica svelare tutto), e tra alberi e fiori, panorami meravigliosi, architetture strane e statue… uscirai con gli occhi strapieni di bellezza.
Sulla sinistra del ring a Ravello: Villa Rufolo
Dall’altro lato del ring, il peso massimo Villa Rufolo. Qui ci troviamo nella proprietà per l’appunto dei Rufolo, potentissima famiglia della Ravello medievale, che ovviamente costruirono una dimora all’altezza del proprio rango sociale e politico. La Villa, mix di architettura e decorazioni arabe, bizantine e locali, cadde poi in rovina in seguito al declinare del potere dei Rufolo.
Come la sua competitor in questa immaginaria ‘sfida’, venne acquistata da un britannico: il lord scozzese Sir Francis Nevile Reid. La villa venne restaurata e le terrazze risistemate a giardino. Il risultato fu un parco che, per quanto più piccolo di quello di Villa Cimbrone, è di una bellezza stupefacente. Tanto che il compositore Richard Wagner disse che ”Il magico giardino di Klingsor è trovato!”.
Il ‘Giardino dell’anima’ di Villa Rufolo
È proprio il giardino la parte forte della Villa. Come dicevo è terrazzato e su due livelli. A quello Superiore si accede grazie a delle scalette dopo il bellissimo chiostro moresco che trovi all’inizio del giro. Su questo piano ci sono tantissimi alberi, piante e fiori, c’è la misteriosissima Sala dei Cavalieri e la Torre Maggiore che dà su un delizioso e fiorito cortiletto.
Testimone della potenza dei Rufolo, la Torre oggi ospita al suo interno una interessante mostra sulla storia locale. Puoi salire in cima, e da qui farti un’idea del magnifico panorama. Dico un’idea perché si sbuca molto in alto, a 30 metri sul tetto della Torre, ma ovviamente ci sono delle protezioni in plexiglas che renderanno inutile ogni tentativo di foto.
Il pino più fotografato d’Italia è a Ravello
Ma ecco, si intravede il pino più famoso e fotografato d’Italia! Corriamo quindi giù, verso il Giardino Inferiore, e arrivati in cima alle scale… altra sorpresa! Il terrazzamento più basso è realizzato ad aiuole geometriche e il tripudio di colori e profumi ci disorienta per un momento: dove guardare? Dove andare per primo? Dal pino? In mezzo ai fiori? E dove è meglio fare le foto per Instagram?
Non rimane che scendere e se il colpo d’occhio dall’alto è vivacissimo (aiuole, colori, alberi, mare) anche camminare tra le aiuole ha il suo perché. E poi eccoci qui al pino. Ok, è stato superfotografato da ogni angolo, infatti è diventato un’immagine simbolo della Costiera stessa.
Ma… ci accodiamo volentieri alla schiera di chi possiede la sua classica immagine di questo superbo albero secolare che si staglia contro il Golfo di Salerno e le carinissime cupole della Chiesa dell’Annunziata, incorniciato da fiori colorati. Anche se è un’immagine un po’ ‘prezzemolina’, sarà probabilmente quella che rimarrà più forte di tutte nel ricordo. Non per niente il parco di Villa Rufolo è chiamato ‘Giardino dell’anima‘.
And the winner is… (maybe)
Se proprio dovessimo sbilanciarci… un ‘vincitore’ noi lo abbiamo, ed è Villa Rufolo. Sarà colpa (o merito) del pino? Ma per dire quanto la cosa sia soggettiva, amici nati in Costiera ci avevano consigliato soprattutto Villa Cimbrone…
Insomma: non importa, sono entrambi due posti bellissimi che ti regaleranno ore nella natura, nella storia, e in una bellezza che non capitano tutti i giorni. Detto in poche parole ti rifarai occhi e anima, perciò sono una tappa imperdibile se sei in Costiera e nella nostra Italia in generale.
Info pratiche
Come arrivare a Ravello
Partiamo dal presupposto che tu sia già arrivato in Costiera, magari seguendo le indicazioni del nostro pezzo su come arrivare in Costiera amalfitana. Le opzioni sono tre :
- Macchina propria. C’è un parcheggio ma io te lo sconsiglio assolutamente: lo spazio è poco, i costi alti e in paese comunque non si gira di certo in macchina. Info dettagliate le trovi sul sito di Villa Rufolo.
- Bus pubblici della Sita. Sarai più vincolato sull’orario e anche meno comodo ma sicuramente è il mezzo più pratico: da Amalfi in mezz’ora circa di affascinante e tortuosa strada sarai su a Ravello senza preoccuparti di guidare o parcheggiare.
- A piedi seguendo antichi percorsi a scale che collegano i paesini: molto suggestivi e molto faticosi. Noi abbiamo valutato quest’opzione al ritorno ma l’abbiamo scartata causa una caviglia non messa benissimo…
Visitare Villa Rufolo e Villa Cimbrone a Ravello
Visitare le due Ville è molto semplice, basta fare il biglietto. Infatti l’ingresso di paga e come ti dicevo riceverai una cartina con una breve ma utile descrizione delle location degne di nota. I prezzi per il 2018 sono 7 euro per un adulto. Per tutti gli aggiornamenti ti consiglio il sito di Villa Rufolo e di Villa Cimbrone.
Aggiornamento: per il 2020 il biglietto adulto costa 6 euro Villa Ravello e 7 Villa Cimbrone.
Villa Rufolo la trovi a sinistra subito dopo il tunnel che porta sulla piazza principale di Ravello. Per Villa Cimbrone segui le indicazioni tra i vicoli color ocra del paese.
A Ravello infine in estate si tiene l’antichissimo Ravello Festival: due mesi all’insegna della cultura, della musica classica e in generale delle suggestioni. Il Giardino Inferiore di Villa Rufolo diventa per l’occasione location per concerti. E credo proprio che l’emozione di ascoltarne uno in questo contesto sia una delle cose da fare nella vita!
Vuoi sapere come arrivare in Costiera e scoprire le sue altre bellezze? Ecco qui le info:
Intanto su Instagram…