Immagina ghiacciai perenni scintillanti al Sole, montagne innevate ricoperte di boschi, laghi colorati. Pensa ad alture solcate da ruscelli e in estate ricoperte da prati, rododendri e frutti di bosco. Sogna una tazza di cioccolata calda e uno strudel di mele da leccarsi i baffi. Tutto questo non è una fantasia sfrenata, è realtà. È la mia sintesi del trenino del Bernina: 61 km di pura goduria, un viaggio slow lungo un tragitto super panoramico e incantato.
Un percorso che offre anche tante possibilità di essere vissuto immergendosi nella natura tra camminate, escursioni, sciate, ciaspolate, pic nic. E non per ultimo gustando tanto buon cibo. La cosa bella è che non occorre essere Messner né un atleta per godere a pieno della bellezza pazzesca delle valli e dei monti dove passa il trenino del Bernina. Basta avere il cuore, gli occhi e il palato aperti al bello e al gustoso.
Siccome per l’organizzazione del viaggio ci sono tanti aspetti da prendere in considerazione, entriamo subito nel vivo. Giuro che ho cercato di essere sintetica, in ogni caso puoi orientarti nella lettura con il simpatico indice qui sotto. Ovviamente se hai domande noi siamo a disposizione, qui nei commenti oppure su facebook, Twitter e Instagram.
Indice
- Cos’è il trenino del Bernina
- Tipi di treno e di carrozze del Trenino del Bernina
- Il percorso del trenino del Bernina (da Tirano a Ospizio Bernina)
- Il percorso del trenino del Bernina (da Diavolezza a St. Moritz)
- Biglietti del Trenino del Bernina: quanto costano e come comprarli
- Quando fare un giro sul trenino del Bernina
- Quanto tempo serve per il Trenino del Bernina?
- Come vestirsi sul treno del Bernina
- Consigli finali per viaggiare sul trenino del Bernina!
Cos’è il trenino del Bernina
Il trenino del Bernina è un treno delle Ferrovie Retiche (svizzere) che collega il paese di Tirano, in Lombardia, con l’elvetica e iperblasonata St. Moritz. Per farlo ci impiega 2 ore e mezzo, passando tra meravigliosi scenari naturali e piccoli paesi di montagna.
Oltre alla bellezza pazzesca dei panorami attraversati, la linea è peculiare per le soluzioni ingegneristiche che sono state adottate. Pensa che il treno parte dai 429 m slm di Tirano e tocca i 2253 m slm del Passo del Bernina: un dislivello di 1824 metri, superato in soli 22 km (distanza orizzontale)! Il tutto senza cremagliera, con una pendenza del 70 per mille. Insomma, una ragione in più perché nel 2008 questi 61 km siano stati dichiarati Patrimonio Unesco, insieme alla tratta dell’Albula che collega pioneristicamente St. Moritz a Thusis.
Tipi di treno e di carrozze del Trenino del Bernina
- Il treno del Bernina può essere di due tipi:
Bernina Express (BEX)
Come dice il nome, il BEX è espresso, il che significa che fa poche fermate. Se non pensi di scendere spesso può avere senso sceglierlo, ma secondo me il bello di questo viaggio non è solo il viaggio in sé quanto soprattutto fare delle tappe e immergerti nella natura o nell’atmosfera dei paeselli.
Treno regionale
Il treno regionale fa tutte le fermate. Alcune (molte) vengono effettuate sempre; altre, segnate con una X sull’orario, vanno prenotate con l’apposito pulsante presente in ogni vagone. Attenzione che la prenotazione vale 15 minuti.
- Il trenino del Bernina ha anche due tipologie di carrozze:
Le carrozze del regionale
Sul tipo Regionale le carrozze sono normali, con i classici finestrini da treno che conosciamo tutti. Ovvero grossi ma non panoramici. Tuttavia si possono abbassare e quest’ultima cosa, credimi, fa tutta la differenza del mondo. Anche se lì per lì non ti sembra, le foto fatte dietro al vetro saranno TUTTE da buttare per via del riflesso.
Le carrozze panoramiche
Hanno dei bei finestroni che consentono una vista super-ampia ma che non si possono abbassare. Inoltre per queste carrozze, presenti sia sull’Express sia sul regionale, è previsto il pagamento di un supplemento per ogni tratto effettuato. Mi spiego meglio con un esempio: se parto da Tirano in carrozza panoramica e scendo alla fermata Miralago per risalire sempre a Miralago e sempre su una carrozza panoramica, devo ripagare il supplemento. Se successivamente decido di scendere anche a Ospizio Bernina e risalire ancora su un vagone panoramico, dovrò nuovamente pagare il supplemento. Insomma, fatti due calcoli…
In estate poi ci sono anche carrozze ‘cabrio’, per gli amanti del venticello e dei viaggi ‘en plein air’.
Il percorso del trenino del Bernina (da Tirano a Ospizio Bernina)
Tirano
A due ore e mezzo di treno da Milano, Tirano è probabilmente è il punto da cui partirai. Centro vitivinicolo della Valtellina, vanta il magnifico Santuario della Madonna di Tirano e un pittoresco centro storico con mura difensive volute da Ludovico il Moro.
Brusio
Siamo già in Svizzera, nel Canton Grigioni, e tra Campascio (al confine) e Brusio c’è la prima meraviglia ingegneristica. Si tratta di un particolare viadotto elicoidale che consente al treno di inerpicarsi con pochissimo spazio e con facilità. Compiendo un giro di 360 gradi infatti si sale (o si scende) di circa 20 metri, grazie solo all’energia idroelettrica!
Miralago-Le Prese
Sono le due fermate sul bellissimo e grande lago di Poschiavo. Alla prima fermata trovi quasi solo la stazione e un ristorante, mentre la seconda è un centro più grosso che vanta tra l’altro lo storico Hotel Le Prese, dove soggiornava Nietzsche. In zona si possono fare belle passeggiate, e se ti stai chiedendo se valga la pena scendere anche in inverno… beh dipende dai gusti. Noi siamo scesi e abbiamo trovato lo spettacolo meraviglioso del lago ghiacciato. In un’ora abbiamo fatto una passeggiata nella neve e un po’ di foto. Se però non ti piace questo tipo di esperienza o è brutto tempo puoi lasciar perdere.
Poschiavo
È il centro maggiore della Valposchiavo ma mantiene una sua aria di montagna. Ha una piazza davvero deliziosa dove spiccano le 3 torri: del Comune, della chiesa cattolica San Vittore e dell’evangelica ex Sant’Ignazio. La piazza è perfetta anche per una pausa mangereccia o bevereccia perché ci sono vari locali.
Altra chicca del paese è il singolare quartiere spagnolo. Si tratta più che altro di una strada dove si affacciano palazzi signorili dallo stile appunto spagnoleggiante e color pastello, eredità di alcuni pasticceri emigrati, indovina un po’, in Spagna.
Cavaglia
Siamo già a 1700 m! Cavaglia è nota per le escursioni e per le Marmitte dei Giganti, 28 pozzi molto particolari, profondi fino a 14 metri, frutto delle glaciazioni. Puoi ammirarle seguendo il percorso del Giardino dei ghiacciai, aperto da maggio a ottobre.
Alp Grüm
Un rifugio costruito addirittura nel 1923 e incastonato in un contesto fiabesco: le Alpi Bergamasche, il ghiacciaio del Palü, il lago del Palü… adornati da alberi a profusione. Qui si può mangiare, prendere una birra o un caffè e si può anche pernottare. Straconsigliato, ti basta un’ora puoi goderti il miglior caffè della tua vita montanara.
Ospizio Bernina
È il punto più alto toccato dal trenino rosso, a 2253 m slm. È anche il confine tra la valle Valposchiavese e l’Engandina. Qui si possono ammirare il Lago Bianco e riprendendo il treno in direzione St. Moritz anche il Lago Nero (Lej Nair). I nomi sono dovuti ovviamente alle loro diverse colorazioni, e ognuno è un vero spettacolo da ammirare. Anche d’inverno, quando i laghi diventano un’enorme distesa ghiacciata e candida, brillante sotto il Sole, e ti regalano una visione completamente diversa e unica.
Il percorso del trenino del Bernina (da Diavolezza a St. Moritz)
Diavolezza
Qui abbiamo lasciato più di un pezzo di cuore. È prettamente una stazione sciistica, infatti c’è la funivia che in 10 minuti ti porta ancora più vicino al cielo, a 3000 metri di altezza! Il panorama sui Pizzi è impagabile, una meraviglia naturale che va vista e goduta in prima persona perché nessuna parola potrà mai descriverla veramente.
Ma non devi essere per forza uno sportivo: puoi salire alla Berghaus Diavolezza semplicemente per un pranzo ottimo, per una cioccolata calda, un caffè e uno strudel, o quello che vuoi. In tutti i casi, grazie alla magnifica vista sui ghiacci perenni vivrai un’esperienza indimenticabile. Naturalmente devi considerare il costo a/r della funivia. Magari per prendere solo un caffè può essere un po’ dispendiosa, ma la location è veramente unica.
Come unica è la vasca idromassaggio ad alta quota (si paga a parte), qui la nostra indimenticabile esperienza:
Hai mai fatto un bagno (in inverno) tra la neve delle Alpi?
Morteratsch
È una fermata molto interessante dedicata ad attività sportive come escursioni, camminate, trekking, ciaspolate, mountain bike. C’è anche un rifugio per rifocillarsi. La particolarità è che con un sentiero comodissimo in circa 50 minuti (d’inverno un po’ di più) si arriva al fronte del ghiacciaio Morteratsch. Lo spettacolo è imperdibile e anche impressionante se si pensa che la lingua del ghiacciaio 100 anni fa arrivava a ridosso della stazione. Una passeggiata quindi meravigliosa naturalisticamente e che ti fa riflettere perché ti porta dentro gli effetti del riscaldamento globale.
Pontresina
Magari è meno famosa della vicina St. Moritz, ma è una location perfetta per le escursioni. L’alpinismo in vetta è molto praticato, d’altronde la vetta di cui parlo è il Piz Bernina, la più alta delle Alpi orientali. Mica piz e fichi!
St. Moritz
Perla dell’Engandina, la lussuosa e modaiola St. Moritz divide un po’ i pareri. A noi ha deluso perché ci aspettavamo un’aria pittoresca e di montagna, seppure molto chic e raffinata. Sbagliavamo, perché St. Moritz è fatta di un’architettura moderna e nemmeno tanto bella. Insomma tutto sta a cosa si cerca: qui ci sono lusso, belle boutique, gallerie d’arte molto interessanti. Ad esempio noi, a surprise, abbiamo trovato delle opere del nostro amato scultore Calder in esposizione! 1000 punti in più per St. Moritz!!
Poi ci sono il lago, le terme, un clima ottimo, e montagne a fare da collana al paese. Menzione d’onore per Chesa Futura, l’edificio-fagiolone progettato dall’archistar Norman Foster: una struttura bellissima che ci ha prima meravigliato e poi fatto chiedere: “Ma quanto costa un appartamento qui!?”. Domanda peraltro rimasta senza risposta.
Scopri Saint Moritz con noi:
Saint Moritiz, cosa vedere in un giorno nella perla dell’Engandina
Biglietti del Trenino del Bernina: quanto costano e come comprarli
I posti sul regionale non sono prenotabili, perciò puoi sederti dove vuoi, nelle carrozze della classe scelta. I biglietti del Trenino rosso dunque possono essere comprati anche alla stazione delle ferrovie retiche (l’edificio bianco nella piazza di Tirano) il giorno stesso, ma per evitare eventuali file affidati pure all’acquisto on line.
Sul BEX invece c’è la prenotazione per cui i biglietti vanno fatti prima, on line o alla biglietteria. Inoltre come dicevamo c’è un supplemento da pagare (14 franchi in estate e 10 in inverno) per ogni pezzo di viaggio fatto sulle carrozze panoramiche.
Trenino del Bernina prezzi biglietti: per la tratta da Tirano a St. Moritz sul regionale per il 2020 sono 32 franchi solo andata in 2 classe e 64 per l’a/r. In prima le cifre diventano rispettivamente 56 e 112. Prezzi in euro: 32 franchi sono 29,79 euro e 56 franchi sono 52,13 a gennaio 2020.
Trenino del Bernina orari: consulta questo sito dove puoi anche comprare i biglietti.
Quando fare un giro sul trenino del Bernina
Ogni momento dell’anno è quello buono! Questo perché i paesaggi attraversati dal Trenino rosso del Bernina sono meravigliosi in autunno col foliage, in primavera e in estate coi fiori che punteggiano le alture e i colori vivaci, in inverno col manto bianco luccicante della neve che ricopre tutto.
Altro elemento da valutare, le tante attività che è possibile praticare. Con la bella stagione via libera a passeggiate gite in bicicletta, pic nic, mountain bike, circondati da monti, ruscelli e boschi.
In inverno sotto con lo sci di fondo, lo sci di discesa, le ciaspolate, le passeggiate con gli scarponi (dove possibile).
Quanto tempo serve per il Trenino del Bernina?
Quanto ci vuole a fare un giro sul trenino del Bernina? Il tragitto si può fare tranquillamente in un giorno, partendo la mattina presto e rientrando in serata. Però, se volete fare diverse tappe, un giorno solo è faticoso e anche un po’ difficile. Innanzitutto devi calcolare bene i tempi delle soste, orario sempre alla mano.
Il treno passa ogni ora, quindi un’ora è il tempo minimo di permanenza in ogni tappa. In alcuni posti è sufficiente, in altri no, quindi il consiglio è di capire bene dove preferisci fermarti e cosa vuoi fare quando scendi.
Ad esempio, se vuoi fare la passeggiata al ghiacciaio Morteratsch, devi calcolare di base due ore (una all’andata e una al ritorno) che poi facilmente diventano 2 ore e mezza: ti fermi per una foto, per una pausa, o semplicemente cammini con calma (giustamente). Ed ecco lì che devi aspettare il treno successivo e le ore diventano 3.
Secondo noi la cosa migliore è spezzare il viaggio in due giorni, in modo da vedere più tappe possibile e godersele senza stress. Certo, questo significa pernottare da qualche parte, possibilmente con un occhio al portafoglio.
St. Moritz è cara, anche se si trovano delle soluzioni accettabili. Ma parliamone, sono strutture defilate e col bagno in comune. Nemmeno i rifugi sono economicissimi. Quanto a noi, abbiamo dormito alla Berghaus Diavolezza, a 3000 metri. Anche se te la strastraconsigliamo, dobbiamo pure avvertirti che abbiamo pagato 230 franchi svizzeri (214 euro a gennaio 2020) per la camera doppia senza tv. In ogni caso, se non hai problemi al riguardo, ci sono camerate a prezzo minore.
C’è da dire che secondo noi in realtà la tariffa non è stata alta perché comprendeva anche colazione, funivia e cena (escluse bevande: altri 23 franchi (21,41 euro) per un’acqua, una birra e due caffè). Senza contare il valore inestimabile dell’esperienza.
Nota bene: se spezzi il viaggio, il biglietto che fa per te è il Pass Grigioni: vale 7 giorni e in questo range di tempo puoi usarlo 2 giorni (anche non consecutivi). Oppure puoi scegliere l’opzione 5 giorni in due settimane se vuoi spaziare in tutto il Canton Grigioni.
Come vestirsi sul treno del Bernina
Il viaggio sul treno del Bernina è assolutamente comodo, perciò se non organizzi escursioni o attività sportive non c’è necessità di un abbigliamento particolare. Ovviamente bisogna tener presente che si sta in montagna, anche a 2300 metri, perciò in primavera-estate è comunque necessario un golf o un giacchetto e vestirsi a strati per gestire anche i repentini cambi di clima tipici delle alture. D’inverno piumino, guanti, sciarpa, cappello sono fondamentali. In tutte le stagioni, sono utili gli occhiali da sole e una crema solare per il viso.
Se invece vuoi dedicarti all’attività sportiva, devi avere un abbigliamento tecnico. In inverno, in particolare, servono giacca e guanti da neve, indumenti termici, scarpe alte e con suola antiscivolo. Io me la sono cavata con: canottiera, maglione pesante, giacca da neve e pantaloni non tecnici ma felpati, scarponi da trekking, guanti normali.
Però cavata un po’ al limite: se posi il piede sulla neve morbida affondi come niente fino all’anca (fatto!) e senza abbigliamento tecnico rischi di rimanere bagnato al freddo. Non solo: abbiamo anche dovuto interrompere a metà la nostra passeggiata verso il ghiacciaio di Morteratsch perché faceva -15 gradi e fin da subito ho avuto problemi di gelo alle dita delle mani. Il top sarebbe portarsi un termos caldo… e dei guanti termici, appunto!
Consigli finali per viaggiare sul trenino del Bernina!
- Il lato migliore in carrozza a nostro avviso è il destro, sia da Tirano a St. Moritz sia nel tragitto contrario.
- Le fermate a prenotazione vanno prenotate anche quando dovete risalire.
- Tieni a portata di mano il biglietto perché i controlli sono frequenti. In caso di pass Grigioni, scrivi il giorno in cui lo stai utilizzando, perché vale solo due giorni su 7 e quindi va precisato in quali lo usi. A noi lo hanno fatto segnare sopra a penna.
- Se fai le foto col finestrino chiuso te ne pentirai amaramente. Ti consigliamo di prendere un normale treno regionale, prima o seconda classe come preferisci, e di abbassare i finestrini. Lo fanno tutti per cui non dovresti avere problemi con gli altri viaggiatori. Noi comunque, essendo inverno, abbiamo cercato le carrozze più vuote e di non tenere aperto troppo a lungo, chiudendo e riaprendo quando vedevamo un altro punto clou per le foto. Le carrozze comunque sono ben riscaldate e il calduccio si ripristina in fretta.
- Attenzione a fare le foto con la testa fuori dal finestrino! È vero che il treno non passa radente a pali o alberi, ma è sempre bene essere cauti. Inoltre in alcuni punti ci sono anche diverse gallerie dove il treno passa molto stretto. Meglio tenersi care la testa e le braccia.
- Cibarie: se vuoi contenere i costi, il consiglio è di portarti da Tirano acqua e pranzo al sacco. Ricordati infatti che appena passi in Svizzera tutto è molto costoso. Non so come siano i prezzi nei paesini perché non li abbiamo testati, ma nei rifugi, per non parlare di St. Moritz, il prezzo sale assai. Per darti un’idea, noi abbiamo preso due caffè e uno strudel al rifugio Alp Grüm e il conto è stato di quasi 16 euro. Certo, lo strudel era eccezionale e la location vista montagne superba perciò per quanto ci riguarda li valeva tutti. Ma è bene essere preparati!
E ora zaino in spalla, macchina fotografica al collo… si parte!!
PS
Non dimenticarti di fare un bagno nella Jacuzzi a 3.000 metri d’altitudine!
Avete mai fatto un bagno (in inverno) tra la neve delle Alpi?
Saint Moritz cosa vedere in un giorno nella perla dell’Engandina
Escursioni in Svizzera, le 5 da non perdere (provate sul campo)
Guidare in Svizzera, i nostri consigli per un on the road senza problemi
Non ho mai fatto questo giro in treno. Ci sto pensando perché mi attira molto. Vorrei poi continuare la visita della Svizzera in treno. Dicono che che si può fare un abbonamento cumulativo, treni, bus, navi, cremagliere, ecc. Mi sapete dire qualcosa? Grazie e complimenti per il blog molto chiaro e completo.
Ciao.
Mauro.
Ciao Mauro grazie millemila, ci hai fatto due dei complimenti a cui teniamo di più: essere chiari e utili! Il viaggio col Bernina è stato eccezionale, se ami quei paesaggi è consigliatissimo. Purtroppo la Svizzera l’abbiamo vista poco e in auto oppure con il Trenino del Bernina appunto. Per cui mi dispiace ma non so dirti molto sugli spostamenti per l Paese. Pero ho dato una veloce occhiata, vedi se questo link può esserti utile, mi sembra che si parli di biglietti cumulativi e lo Swiss Half Fare Card parla anche di battelli: https://www.myswitzerland.com/it-it/pianificazione/trasporto-soggiorno/biglietti/. Ti auguriamo uno splendido splendido viaggio! Simona