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Paese che vai, stile di guida che trovi. Come certamente saprai, amiamo molto viaggiare on the road, e in questo caso due cose sono davvero importanti: la prima è un noleggio auto sicuro e senza problemi, la seconda conoscere le norme e le abitudini pratiche che regolano la guida nel Paese che stai visitando.

E questo non solo in Stati che ci sembrano molto diversi dal nostro e dove quindi ci aspettiamo usanze particolari; anche destinazioni insospettabili possono nascondere qualche ”insidia”… ad esempio la Svizzera! Che sembra molto ordinata e precisa, noiosa e tranquilla (a pensarci bene è un Paese molto diverso dal nostro, da questo punto di vista) e in effetti lo è (ma non noiosa!), e deve questo suo ordine a tutta una serie di norme e procedure scrupolosamente rispettate e fatte rispettare. E che quindi è bene conoscere.

guidare in Svizzera
Le strade in Svizzera possono diventare veri set fotografici.

Ecco allora i nostri tips per guidare in Svizzera senza problemi, sia che tu sia andato con la tua macchina sia che tu l’abbia noleggiata in loco.

Guidare in Svizzera: affrontare l’Autostrada

L’autostrada in Svizzera funziona in modo abbastanza diverso dall’Italia. In pratica per usufrurirne devi acquistare un contrassegno forfettario valido un anno, la famosa Vignetta. Famosa perché è lo stesso sistema usato anche ad esempio in Slovenia o in Austria. Questa Vignetta, che nel 2023 costa 40 franchi – circa 40 euro -, devi comprarla prima di imboccare l’autostrada (e le semiautostrade) e costa sempre uguale, sia che la usi un solo giorno sia tutti i giorni per un anno.

Quindi potrebbe non convenirti acquistarla se stai pensando di trascorrere in Svizzera solo un week end o se vuoi fare un salto di un giorno alle ‘Maldive di Milano’, ovvero la magnifica Val Verzasca nel Canton Ticino. In tal caso dovresti cercare di percorrere solo strade secondarie, ma stressarsi e allungare di molto i tempi di percorrenza secondo noi non vale la candela. A ognuno le proprie valutazioni!

guidare in Svizzera
The road to Heaven

Senza contare che le autostrade svizzere sono perfette, con tanto di toilette in quasi tutte le aree di sosta (non ci sono i nostri ‘Autogrill’), dunque molto comode. Nota che non ci sono caselli in entrata o uscita ma se ti pescano senza Vignetta la multa è di 200 franchi più i 40 per l’acquisto del contrassegno. E io non sfiderei l’efficiente polizia elvetica.

Dove comprare la Vignetta? Alle stazioni di servizio, negli uffici postali o negli uffici doganali alla frontiera. Noi venivamo da Chiasso e l’abbiamo comprata a un bar tabacchi poco prima di entrare in Svizzera. Poi l’abbiamo esposta ben visibile all’interno del parabrezza (è adesiva). Naturalmente, in caso di noleggio, l’auto è già provvista di Vignetta.

Tutte le info le trovi nella sezione dedicata del portale informativo delle autorità svizzere, un sito così chiaro e preciso che ti dà un esempio di quanto siano ordinati gli elvetici.

Guidare in Svizzera: affrontare le rotatorie

Ordinati sì, poi ci sono cose incapibili come il modo in cui affrontano le rotatorie. Ora, in Svizzera guidano con la velocità e l’azzardo di mio nonno a 82 anni con la sua Lancia color carta da zucchero, ma in vista di una rotonda non capiscono più niente: devi imboccarla di gran carriera e sbrigarti a disimpegnarla! Altrimenti, se rallenti per guardare chi viene sulla sinistra e magari evitarlo, la macchina dietro di te ti suonerà stizzita e arrogante.

In pratica è tutta una questione di chi deve dare la precedenza. Sulle rotatorie infatti ci sono due fazioni: la prima è chi segue la rotatoria all’italiana, dove la precedenza ce l’ha chi si sta immettendo, la seconda è chi approccia la rotatoria all’europea, dove la precedenza ce l’ha chi sta già nella rotonda.

guidare in Svizzera
Una delle strade più belle e panoramiche della Svizzera è quella del Furkapass.

Messa così, la cosa strana e anche divertente è che alla fin fine in Italia usiamo la rotatoria all’europea (abbiamo anche i triangolini, segno di dare precedenza, prima di immetterci), e in Svizzera quella all’italiana!

Noi comunque onestamente uno sguardo a chi veniva da sinistra lo abbiamo sempre dato… e pazienza se ci siamo beccati delle suonate epiche! Anche se questo una certa ansia ce l’ha messa, come puoi leggere nello spassoso articolo di Federico sulle 5 cose imparate in Svizzera, dove trovi succosi racconti e altre info.

Parcheggiare in Svizzera

Parcheggiare in Svizzera non è semplicissimo, nel senso che per noi italiani ogni buco è trincea, invece nel Paese elvetico si lascia la macchina solo in uno spazio appositamente delimitato. Questo taglia un po’ le gambe alla creatività ma indubbiamente rende tutto più ordinato e vivibile.

Detto ciò, va capito quando pagare la sosta e quando no. Ebbene, la cosa ci ha impegnato una serata ma alla fine di approfonditi studi abbiamo capito:

  • Strisce bianche: si paga, tariffa variabile da luogo a luogo
  • Strisce gialle: parcheggio privato, non guardarlo nemmeno, raus!
  • Strisce blu: gratis ma secondo le regole del disco orario.

Che sono queste: in tutta la Svizzera la zona disco orario di default dura 1 ora, dal lunedì al sabato dalle 8 alle 18, con esposizione del disco orario. Solo in caso di durata/orari diversi, questi saranno specificati sul cartello che delimita la zona disco orario. Dalle 18.01 alle 7.59 e la domenica/festivi, nella zona blu non si paga e non è obbligatorio esporre il disco.

disco orario svizzero
Il disco orario ti osserva

Nota che il disco orario va regolato alla mezz’ora successiva all’arrivo. Ad esempio, se arrivi alle 11.05 puoi metterlo alle 11.30 e potrai rimanere fino alle 12.30.

Autosili: sono i parcheggi multipiano, ovviamente a pagamento, con tariffe variabili e in genere non troppo economiche.

Altri tips: le linee gialle interrotte da croci indicano divieto di parcheggio, mentre le linee gialle continue a bordo strada quello di sosta. Fuori dalle località infine è vietato parcheggiare sulle vie principali.

guidare in Svizzera
Incontri inaspettati sulla via (pendenza 40%, anche se dalla foto non si capisce) che porta a Wangs

Da quanto abbiamo visto sul campo, e come è facile immaginare, le multe le fanno. Ad esempio la domenica a Berna a ora di pranzo c’erano vigili in ronda col libretto in mano a controllare e sanzionare le (poche, in verità) macchine ribelli. Una scena questa alquanto familiare, che ci ha fatto sentire più vicini agli svizzeri…

Affrontare la pompa della benzina

Ora, che problema avranno mai le pompe di benzina svizzere? Non lo abbiamo capito, ma ogni volta che abbiamo fatto rifornimento abbiamo avuto un intoppo. Eppure la patente l’abbiamo presa secoli fa, siamo avvezzi al self service!

Ma, come ti racconta Federico nel suo articolo, anche nell’efficientissima Svizzera non tutto funzuona come un orologio a cucù! In particolare c’è capitata una pompa che prendeva la preautorizzazione di 100 franchi pelosi sulla tua carta ma poi non ti erogava un bel nulla. Noi ci abbiamo messo diversi tentativi prima di capire che non eravamo noi a svalvolare ma la pompa, e nel mentre erano partiti preaddebiti per 500 euro pelosissisimi, cosa che non ci ha fatto vivere nel massimo della serenità i giorni seguenti, fino allo storno dell’importo…

pompa di benzina svizzera
Perché mai mettere l’italiano quando si può ripassare il tedesco?

Un’altra volta la pompa ci ha avvisato che l’unica benzina disponibile era quella ”Platinum extra” per veri ricconi solo quando ormai avevamo fatto tutto. Ergo: abbiamo pagato tipo 3 euro al litro. Va detto a onor del vero che la nostra cara macchinina quel giorno ha filato che era una meraviglia, praticamente sul velluto…

A parte tutto ciò, fare benzina in Svizzera non presenta particolari difficoltà ma rispetto agli altri sistemi automatici che abbiamo bazzicato (parchimetri, emettitori di biglietti per mezzi pubblici, funivie…) le pompe di benzina ci sono sembrate meno a misura di scemo. O comunque meno ‘svizzere’.

La disapprovazione sociale in Svizzera

Una caratteristica generale che abbiamo percepito in Svizzera è la disapprovazione sociale, che probabilmente contribuisce a far sì che tutti seguano le regole. La Svizzera è un Paese davvero bellissimo, ti basti pensare alle 5 escursioni che abbiamo preferito, e con una storia e una cultura più interessanti di quello che di solito pensiamo.

guidare in Svizzera
La Svizzera è così: all’improvviso la nebbia ti avvolge salendo come un’onda

Tuttavia è un Paese molto procedurale, dove praticamente ogni cosa è stabilita e ha una regola. Questo da un lato sembra levare molta libertà, a noi che siamo abituati a trovare l’inganno per ogni norma e, diciamocelo, anche a rispettare poco gli altri. Dall’altro però la libertà di ognuno finisce dove inizia quella altrui, e avere tutto ben delimitato aiuta sicuramente a far fluire le cose in modo odinato.

Chiaro che per noi alcune cose sono davvero troppo! Ad esempio a Berna in una stradina del quartiere, dove passava una macchina ogni 20 minuti, stavo facendo una foto e invece di essere sul marciapiede ero a lato della strada (non in mezzo: a lato). Mi sono pure ulteriormente appiattita per far passare l’auto in arrivo – a 10 km/h  – quindi davvero ci passava un tir guidato da un autista bendato. Il tizio ha ulteriormente rallentato, quasi s’è fermato, e con le labbra serrate tirate all’ingiù ha scosso la testa in modo plateale, assicurandosi che lo vedessi, prima di proseguire.

Aletsch
Meravigliosa Svizzera

Probabilmente io avrei dovuto vergognarmi, ma chi vive a Roma sinceramente è abituato a ben altre scene di riprovazione sociale quindi figuriamoci se mi sconvolgo per un capo scosso. Tuttavia non ci sono rimasta benissimo, ed è stata quindi l’occasione per capire altre cose su come guidare in Svizzera, sia con la tua auto sia, a maggior ragione, se l’hai presa a noleggio:

  • Se sei a piedi, il marciapiede è la tua via. Così come è bene attraversare sulle strisce e non alla bersagliera come facciamo in Italia (e su questo già in Romania abbiamo rischiato la galera, come puoi leggere qui).
  • In macchina, rispetta attentamente i limiti di velocità ovunque.
  • E da’ la precedenza a pedoni e ciclisti (altra cosa che non ci viene sempre naturale).
  • Infine, se vedi qualcuno che si ferma o accosta, devi accodarti. Non ti venga in mente di superarlo a sinistra. Gli svizzeri non accostano, parcheggiano, quindi se si mettono di lato un motivo ci sarà. Va da sé che il concetto di doppia fila è totalmente sconosciuto, anzi probabilmente è uno dei comportamenti che ti manda a svernare nel loro inferno calvinista.
Altesch
Una ”strada alternativa”, il ghiacciaio Aletsch

Ecco, tra scherzi e serietà questi erano i nostri consigli per guidare in Svizzera, un Paese che stramerita una visita e che a noi ha anche molto sorpreso per la sua bellezza e le sue particolarità, anche sulle quattro ruote.

Al prossimo viaggio!

EXPLORE. DREAM. DISCOVER.

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Autore del post: Simona

Viaggiatrice seriale, ha piazzato una bandierina in ogni angolo di mondo, ma da buona perfezionista qual è vuol continuare a mettere bandierine, facendo impallidire l’Emilio Fede di berlusconiana memoria

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