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Sono un botanico sistematico (almeno così recita il “pezzo di carta” rilasciatomi dall’università) e adoro il cinema. Per questi semplicissimi motivi visitare Uppasala, una settantina di chilometri a  nord di Stoccolma, è stato per me una sorta di pellegrinaggio in terra santa. Questa cittadina infatti (che tanto ‘cittadina’ poi non è, dal momento che è la quarta città di Svezia per popolazione) è legata a doppio filo a due dei più grandi geni della storia dell’uomo, ognuno nel suo campo: Linneo (per la botanica) e Ingmar Bergman (per il cinema).

Uppsala, un itinerario a piedi

Vi propongo un itineraio a piedi di pochi chilometri (sono solo 4 e tutti comodi comodi, mica come la traversata di Naxos alla ricerca di Agios Sozon!) che vi permetterà di vedere i luoghi più caratteristici della città svedese. Seguitemi:

L’itinerario (apri l’itinerario nel pc o nello smartphone)

1. L’orto botanico dell’Università di Uppsala

L’Università di Uppsala controlla tre strutture distinte: l’attuale orto botanico (da dove inizia questo itinerario), il giadino di Linneo (ovvero l’originario orto botanico universitario) e la casa-museo di Linneo.

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La mappa dell’orto Botanico di Uppsala

L’attuale orto botanico si estende su una area piuttosto vasta (circa 14 ettari, contro i 12 dell’orto botanico di Roma, tanto per avere un termine di paragone) nei pressi del Castello di Uppsala e prende vita solo il 17 agosto 1787, quando re Gustavo III dona ufficialmente all’università sia l’ampio giardino formale del castello sia la zona a sud di Norbyvägen. Nell’orto botanico sono coltivate più di 9.000 specie organizzate in diverse sezioni: l’orangerie, lo stagno, le piante offcinali, la serra tropicale e così via. L’apertura al pubblico avviene da maggio a ottobre, dal martedì alla domenica, normalmente dalle 7.00 alle 21.00 (ma in ogni caso è buona norma consultare gli orari sul sito ufficiale)

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Ninfee all’orto botanico di Uppsala
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Il giardino barocco di fronte al castello di Uppsala. Sullo sfondo l’edificio chiamato “Linneanum” dove si svolgono incontri e conferenze

2. Castello di Uppsala

La costruzione del castello di Uppsala iniziò nel 1540 per volere di Gustavo Vasa. Tra le sue mura si sono svolti episodi importanti della storia svedese: qui nel 1567, Eric XIV, un re piuttosto squilibrato e schizofrenico, sospettoso di tradimenti continui, fece uccidere molti membri della famiglia Sture, trafiggendo personalmente Nils Svantesson Sture con la sua spada.

Nel dipinto di Gustaf Cederström la scena dell'uccisione di Nils Svantesson Sture (al centro) ad opera di Eric XIV (sulla destra)
Nel dipinto di Gustaf Cederström la scena dell’uccisione di Nils Svantesson Sture (al centro) ad opera di Eric XIV (sulla destra)

E sempre qui, nella Rikshallen (Hall of State) avvenne l’abdicazione della regina Kristina (da noi ‘Cristina di Svezia’) nel 1654. La ex-regina poi nel settembre di quello stesso anno partì alla volta di Roma: in suo onore Bernini restaurò Porta del Popolo, sulla quale ancora oggi si legge la scritta

«FELICI FAVSTO[QVE] INGRESSVI ANNO DOM[INI] MDCLV»

(per un ingresso felice e fausto, Anno del Signore 1655), frase che inneggia al suo ingresso in città avvenuto il 23 dicembre 1655 e posta sotto al simbolo araldico dei Chigi cinto dai fasci di spighe del casato di Cristina, i Vasa. Oggi nella Sala del trono del castello di Uppsala si organizzano feste e conferenze e il castello è anche la residenza del presidente della regione.

Il castello di Uppsala
Il castello di Uppsala [photo: Jarvis]

Camminare sul tetto del Castello di Uppsala

Ebbene sì, è possibile farlo. Imbracati come dei perfetti scalatori è possibile vistare il castello ‘dal di fuori’, passando bellamente per il tetto, da dove è possibile ammirare un panorama straordinario sulla città. L’insolita visita dura 90 minuti e costa 595 Corone (circa 56 euro). Se volete cimentarvi basta prenotarsi a questo sito: https://goadventure.se/privat/en/activities/roof-walk-on-uppsala-castle/ 

Camminatori sul tetto del castello di Uppsala
Camminatori sul tetto del castello di Uppsala

3. Cattedrale di Uppsala (Uppsala domkyrka)

La costruzione della più grande cattedrale gotica della Scandinavia iniziò nel 1270 per essere poi inaugurata 165 anni dopo, nel 1435 (altro che la metro C di Roma!). La chiesa ospita le spoglie di alcuni reali di Svezia, come re Gustavo Vasa e di famosi scienziati, tra cui (ma va?) Carlo Linneo. Nella sala del tesoro è conservata la spada di re Gustavo, le reliquie di Erik IX detto ‘il Santo’ e il calice in oro della regina Cristina.

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La cattedrale svetta in ogni angolo di Uppsala vi troviate
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Forse da questa foto si percepisce l’immensità della cattedrale
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L’interno gotico della cattedrale di Uppsal

Interessanti, nei giardini attorno alla Cattedrale, la serie di pietre con iscrizioni runiche, di epoca vichinga. Il runico, per chi non lo sapesse, era l’alfabeto segnico usato dalle antiche popolazioni germaniche (come appunto Vichinghi, Angli e Goti).

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Una delle pietre runiche attorno alla cattedrale di Uppsala, risalente all’XI secolo dopo Cristo. Nell’iscrizione in runico si legge: “Täg e Gunnar fecero erigere questa pietra in memoria del loro fratello Väder”. Il simbolo al centro della pietra è stato interpretato come simbolo della trinità

Altri oggetti risalenti ai vichinghi si possono trovare al Museum Gustavianum, l’edificio più antico dell’Università di Uppsala diventato museo per le collezioni dell’università. Qui sono raccolte mummie e monete antiche ma anche oggetti e manufatti vichinghi e strumenti di lavoro di Linneo, Rudbeck e Celsius.

4. Giardino e casa di Linneo

Linnéträdgården, i “giardini di Linneo”, sono un’oasi verdeggiante con una splendida orangerie nel pieno centro della città, dove crescono oltre 1.000 specie botaniche ordinate secondo il sistema ideato da Linneo stesso.

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I giardini e la casa di Linneo

Si tratta dell’originale orto botanico dell’università di Uppsala, prima che venisse rimpiazzato (o meglio: inglobato) nel nuovo orto botanico di cui ho già parlato a inizio articolo. Nei giardini si trova anche la dimora di Linneo, oggi adibita a museo nel quale vengono illustrate (anche attraverso un’utilissima audioguida) la quotidianità del genio di Uppsala e le condizioni di vita ai suoi tempi. Se volete saperne di più vi consiglio di leggere l’articolo che ho interamente dedicato a Linneo: Linneo, l’eroe di Uppsala che ha cambiato la scienza

5. Centro di Uppsala

Il centro cittadino non vi farà gridare ‘oooohhhhh’ dalla bellezza, va detto. Però rimane comunque affascinante, per via di tutte quelle stradine intrecciate dove la vita scorre placida, i caffè sono disseminati un po’ ovunque e in molti vien voglia di fermarsi a rilassarsi un po’. Di gente in giro ce n’è e molti sono studenti: sono circa 30.000 gli iscritti alla blasonata università di Uppsala, fondata nel 1477, che non a caso viene considerata la ‘Oxford di Svezia’.

6. Stadsträdgården

Lo Stadsträdgården (ovvero il parco della città) rappresenta una tranquilla zona nel cuore della città in cui rilassarsi, passeggiare tra gli alberi e godere (almeno in estate) della bellezza dei tanti fiori che la adornano. Al centro del parco è presente uno stagno con splendide ninfee. Variamente sparsi poi si trovano parchi giochi per i bambini, una caffetteria estiva e un teatro all’aperto. Un bellissimo posto dove camminare in relax.

E poi c’è Ingmar Bergman…

Già, e poi c’è Ingmar Bergman. Il grande regista svedese nasce proprio qui, a Uppsala. E qui, nel 1982 realizza quello che doveva essere, almeno nei suoi intendimenti del momento, il suo ultimo film, una sorta di congedo al cinema: Fanny e Alexander. Il film è un ritratto dell’autore e della sua città natale, tra il 1907 e il 1909. Al centro della storia il piccolo Alexander (alter ego del regista) e un pastore protestante tanto elegante quanto perfido (proprio come il padre del regista). Ma a Bergman si devono anche molti altri capolavori del cinema (Il settimo sigillo, Il posto delle fragole, La fontana della vergine, Luci d’inverno, e molti altri ancora), con i quali ha rivoluzionato (come Linneo per la Botanica) il modo di intendere il cinema, e influenzato schiere di registi dopo di lui, tra i quali mi piace ricordare un apparentemente insospettabile Woody Allen il quale però non ha mai fatto mistero della sua idolatria verso il regista svedese.

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Autore del post: Federico

Appassionato di tecnologia, cinema, fotografia e viaggi, scrittore per passione e per sostentamento, dottore in scienze naturali, intriso di web fino al midollo. Una specie di Frankenstein: chiamatemi 'Frederàic'!

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