Il primo contatto con il Treebar risale a un po’ di tempo fa, quando l’idea di Treeaveller non era nemmeno un puntino sfocato sull’orizzonte degli eventi. Il ricordo di quella prima volta è un po’ vago e sbiadito, ci ricordiamo di un ambiente molto carino, sicuramente siamo stati colpiti dal locale, dalla presenza di alberi, dal nome curioso. Ci ricordiamo un caffè, due chiacchiere e poco altro.
Dopodiché l’oblio.
Mesi dopo nasce Treeaveller ma del Treebar non ci ricordiamo se non a distanza di tempo. L’occasione per la rimembranza ce la offre un evento collaterale, del tutto estemporaneo: la presentazione alla libreria Notebook dell’Auditorium di Roma dell’ultima fatica* di Giuseppe Genna, un autore che adoriamo al pari dei nostri amati alberi e che cerchiamo di incrociare ogni qual volta se ne presenti l’occasione.

* La fatica risponde al nome di History:
Indice
Da History al Treebar
L’accostamento può sembrare azzardato, e in effetti lo è. Ma è così che è andata! Sentite qui: le epifanie gennesche terminano a cavallo delle otto serali e noi, sebbene ancora euforici per quanto ascoltato e per la splendida dedica ricevuta sulla nostra copia del libro, cominicamo ad avvertire un certo sommovimento gastrico indice che il nostro corpo, dopo le endorfine ricevute dall’ascolto del Nostro ora richiedono proteine e carboidrati di varia natura pena l’afflosciamento sul suolo della libreria dell’Auditorium.
È durante questa fase pre-ipoglicemica che la parte più geniale dei due Treeavellers estrae dal cilindro dei ricordi quello decisivo: il Treebar! L’altra parte del duo sobbalza gioiosa per l’intuizione come al solito millimetrica di colei, agguanta il telefono e prenota un tavolo. Ed ecco la nostra recensione, sempre un po’ particolare, sempre scandita dai ‘punti albero’ (voti da 1 a 5), così come le altre recensioni che l’hanno preceduta (a proposito: avete voglia di ramen?)

PRENOTAZIONE TELEFONICA
Rapida, veloce, cordiale: chiamo alle 20 e prenoto un tavolo per le 20.30 senza alcun intoppo. Tenete presente che si tratta di un martedì sera, ma in ogni caso il locale, lo scopriremo presto, risulterà bello pieno. Quindi, al solito, temo di aver avuto un po’ di fortuna, diciamo così: magari voi non esagerate nello stuzzicarla e chiamate con un po’ più di anticipo.
Voto:

PARCHEGGIO
Nota dolente, specie se puntate a un parcheggio a due passi dal locale. Se però siete meno schizzinosi un posto prima o poi si trova. A meno che non ci sia qualche evento di forte richiamo nei dintorni. Oppure decidiate di andare in serate più popolate di un semplice martedì d’ottobre… Insomma, al di là della nostra esperienza, temiamo che per il parcheggio ci sia, generalmente, da combattere un po’…
Voto:

LOCATION E SERVIZIO

Ok, siamo di parte: ci date un albero e ci trasformiamo nella Santa Teresa scolpita dal Bernini. Però qui non ci sono solo alberi: il locale è davvero interessante, accogliente, ‘caldo’: si ispira, per loro stessa ammissione, al design scandinavo. Vero, anche se comunque tendiamo a preferire i casottini originali di Svezia.
Nel locale c’è musica ma si può amabilmente chiacchierare senza dover riverberare decibel ultrasonici con la voce. Il servizio è celere, forse anche troppo celere: entriamo alle 20.30, ordiniamo alle 20.35, finiamo di mangiare alle 21.05: turbo dinner! Però rimaniamo a parlare al tavolo per un’altra ora abbondante, sorseggiando solo un caffè e senza che ci venga chiesto di sloggiare. Questa cosa ci è piaciuta assai.
Voto:

IL MENÙ DEL TREEBAR
Il menù è scritto sulla parete del Treebar, gesso su lavagna. I piatti spaziano con soddisfacente varietà dagli antipasti, ai primi e ai secondi. Oppure, più informalmente, si può scegliere una delle pizze provenienti dal forno a legna. Per una panoramica completa sul menù vi rimandiamo al sito del Treebar.
La cosa importante da sapere è che al Treebar si servono e cucinano i prodotti dell’azienda agricola Treefarm (che bello! Altri alberi!) dove si coltivano direttamente – o in compartecipazione con altri contadini locali – buona parte dei prodotti poi portati in tavola. Great!
Noi abbiamo optato per un hamburger di bovina romagnola servito con pane al sesamo (fatto in casa) e contorno di patate:

e un manzo marinato con finocchi:

Tutto molto buono. Bravi!
Voto:

CONTO
Forse un pochino più caro rispetto alla media della zona, ma secondo noi giustificato dalla qualità delle materie prime e dalla location.
Voto:

VOTO FINALE
Esperienza molto positiva quella del Treebar, che consigliamo di fare anche a voi
Voto:


TREEBAR, INFORMAZIONI UTILI
Treebar
Via Flaminia, 226 – 00196 Roma
06 32652754
www.treebar.it
- Aperto dal martedì alla domenica: 18.30 – 1.30
- Sabato e domenica anche a pranzo: 12.30 – 15.30
- Lunedì #WELIKEMONDAY aperidinner: 18.30 – 1.30 / Dj set, live music, cocktail bar, buffet