Stai pensando di visitare Stoccolma, ora che le giornate si allungano e inizia a fare calduccio? Se sì, non perderti la sua metropolitana! E non perché la capitale svedese sia messa così male da non avere niente di meglio da scoprire, eh… Anzi!
Stoccolma infatti è tutt’altro che piatta: è una città elegante, giovane e con tante cose da fare, e se sei curioso di saperne di più ti consiglio di leggere l’altro post che le ho dedicato:
Cosa vedere a Stoccolma: la città, le isole, i musei e i parchi
Ma torniamo alla ‘Tunnelbana‘ di Stoccolma: è così particolare e originale da meritare un vero e proprio ‘tour’. Ti spiego perché.
Indice
Come e perché nasce l’arte nella ‘Tunnelbana’
Tutto nasce negli anni ’50 ad opera delle due artiste Vera Nilsson e Siri Derkert che presentarono una mozione per un’arte accessibile a tutti. Il consiglio cittadino la approvò e il risultato fu che, lungo i 110 km di rete e le 3 linee, circa 90 fermate vennero decorate da artisti di tutta Europa con dipinti, mosaici, installazioni e quant’altro.
Beh, una gran bella inziativa! Sia perché le stazioni sono bellissime, sia perché l’obiettivo era quello di avvicinare l’arte alla vita di tutti i giorni. Oltretutto riempiendo e abbellendo i tempi degli spostamenti, che quasi sempre sono ‘mortarelli’ (poi dipende: a Roma sono momenti selvaggi ed è molto difficile annoiarsi, ma questa è un’altra storia).
Il matrimonio galleria d’arte/tunnel metro dimostra anche che la ‘cultura’ non deve essere per forza qualcosa di noioso e confinato nei musei: può essere qualcosa di vivo e quotidiano, che diverte anche.
Noi adoriamo i classici musei, di cui Stoccolma tra l’altro è piena, ma questo non esclude che si possa godere l’arte portata nei luoghi di ogni giorno, che sia street art o che siano stazioni della metro.
Quali sono le fermate della metro di Stoccolma da vedere?
La Tunnelbana insomma non puoi perdertela. Noi stavamo per farlo, stremati da giorni di inzeppo* che ci hanno ridotti l’ultima sera come una specie di zombie nordici… per fortuna abbiamo recuperato qualche residua forza e dopo caffè e kanelbulle… di corsa (ehm… ) alla Tunnelbana!

* Inzeppo. Nel gergo dei treeavellers: infilare una marea di cose da vedere/fare nel tempo che si ha a disposizione (certo con un occhio al godersela). Il che significa fare dei tour de force tremendi che poi al rientro all’aeroporto vogliono farci imbarcare le borse sotto agli occhi…)
Ecco quindi quali sono le fermate della metro di Stoccolma da vedere. Ovviamente abbiamo fatto una selezione (vedi più sotto i tips per la visita), e qualcosa purtroppo c’è anche sfuggito.
1- Kungsträdgården
Linea blu
Secondo noi è la più particolare: considera che ha un sito archeologico all’interno! Certo, se vieni da Roma non è che la cosa in sé ti impressioni piu’ di tanto (insomma, siamo abituati agli sfasciacarrozze dentro gli acquedotti romani tra le statue!) ma il sito è veramente suggestivo, ben allestito e molto particolare.

Non è il solo elemento originale della stazione, tutta decorata con geometrie rosse, bianche e nere un po’ fricchettone che colpiscono e rimangono impresse. Fidati, è imperdibile. Kungsträdgården significa poeticamente ‘giardino del re’, e in effetti in superficie sbucate direttamente all’omonimo parco, uno dei fulcri della vita di piazza cittadina.

2- T-Centralen
Linee blu – verde – rossa
Qui si incrociano le 3 linee (per forza, è Centralen!) quindi ci passerai sicuramente, o addiritttra partirai direttamente da qui (come abbiamo fatto noi). E rimarrai incantato dalle decorazioni bianche e azzurre floreali che fanno assomigliare la stazione a una grande ceramica!

I flori sono alternati alle sagome dei lavoratori che costruirono la metro, opera di Per Olof Ultvedt (Ehm…confesso ignoranza su costui. Chi ne sa qualcosa, parli).

3 – Råd-huset
Linea blu
Un’altra fermata che spicca e che rimane impressa è Råd-huset, una delle stazioni lasciata a grotta (come anche ad esempio T-Centralen, Stadium e Solna Centrum). Va vista perché sembra un’enorme colata di lava: originale e scenografico assai.

4 – Fridhemsplan
Linea blu – verde
È decorata con bellissime figure di ceramica e terracotta opera dell’artista Dimas Macedo come omaggio allo scienziato Carlo Linneo, che era per l’appunto svedese, di Uppsala. Ma Fridhemsplan ha anche un interessante mood nautico, con imbarcazioni, ancore e bussole incastonate nella parete a grotta.

5 – Västra Skogen
Linea blu
Tante, tantissime piastrelle colorate in ceramica ravvinavano e rendono l’attesa mooolto più gioiosa! Servirebbe nella linea B di Roma, dove le attese per la metro arrivano tranquillamente ai 10 minuti.

6 – Solna Centrum
Linea blu
Una delle nostre preferite: qui un cielo rosso fuoco sembra caderti addosso.

Curiosità: sulle pareti dei tunnel sono dipinti alberi, per oltre 1 km totale di ‘bosco’! Woooow ecco perché ci piace! A essere sinceri i colori usati insieme sono un pugno in un occhio ma vabbeh… L’obiettivo dell’opera era sensibilizzare sui pericoli dell’industrializzazione, e noi lo apprezziamo comunque.

7 – Stadion
Linea rossa
Omaggio alle Olimpiadi di Stoccolma del 1912, Stadion è assolutamente imperdibile! È forse la più famosa e sicuramente tra le più divertenti e scenografiche delle fermate della Tunnelbana. Anche perché i colori dell’arcobaleno olimpico sul soffitto azzurro cielo sono allegri e colpiscono nel segno.

8 – Hötorget
Linea verde
Presenta il cosiddetto ”stile da bagno” di moda negli anni ’50, ovvero pareti piastrellate e pastellate. Hötorget ha qualcosa in più: l’installazione di 103 neon bianchi sul soffitto con cui Gun Gordillo ha voluto rappresentare le scie dei pattini sul ghiaccio. Altra curiosità: la stazione è apparsa velocemente in un video di Madonna, Ray of light, e in Make me smile degli Erasure.

Fermate della metro di Stoccolma da vedere (ma che non abbiamo fatto in tempo a vedere)
Non siamo riusciti a vedere Solna Strand (linea blu) e Tekniska Högskolan (linea rossa) ma secondo noi meritano. Nella prima dai pavimenti e dai soffitti spuntano cubi di cielo veramente particolari che ci dispiace aver perso.
Nella seconda dipinti e sculture di Lennart Mörk ricordano i 4 elementi, l’universo e lo sviluppo tecnico. E qui gli scienziati in noi sarebbero stati contenti. Siatelo voi per noi!
Infine a Thorildsplans (linea blu) le pareti sono ‘pixelate’ e riproducono videogiochi super cult come pac man e Super Mario. Grazie all’artista Lars Arrhenius!
Tips per visitare la metro di Stoccolma
Il primo consiglio è di andare fuori dagli orari di punta in modo da godeverle al meglio e decidere qual è quella che vi piace di più. Sono tutte sorprendenti e tutte diverse, come avete visto dalla nostra carrellata.
Il secondo è quello di non fermarsi al tunnel in cui arrivate ma di gironzolare un po’ per ogni stazione perché spesso hanno installazioni o decorazioni differenti da una zona all’altra, idem in cima alle scale mobili e così via.

Per la visita avete due opzioni:
- La prima, ma solo in estate, è prendere parte a uno dei tour gratuiti in inglese organizzati dalla stessa società di trasporti il martedì, giovedì e sabato dalle 15. Ovviamente va acquistato il biglietto
- La seconda è girarvela per conto vostro. Il tutto sempre al costo di un biglietto. C’è da dire che i 75 minuti di validità del biglietto singolo passano ultrarapidamente. Perciò o vi fate un secondo biglietto (o la Travelcard 24 o 72 ore- 7 giorni a seconda se pensate di utilizzare molto i mezzi) oppure selezionate bene le fermate che volete vedere. In questo caso mi raccomando, siate rapidi ed efficienti nella visita! Il lato positivo è che le stazioni più famose sono lungo la linea Blu, perciò la logistica è in parte facilitata. Noi le abbiamo indicate raggruppate per linea e in ordine di fermata.
Fridhemsplan
Metropolitana di Stoccolma (ma non solo)
Insomma, la Tunnelbana è stata un’esperienza divertente e interessante. Ma Stoccolma non è l’unica città con una metro artistica. Stazioni interessanti ce ne sono anche a Londra, Parigi, Berlino. E sapete dov’è quella che è stata decretata come la più bella in Europa? A Napoli, è la fermata Toledo. Superspaziale, a conferma che il bello può unirsi alla vita quotidiana.
Conosci altre metro pazzesche, nella vostra città oppure che avete visto all’estero? Fammelo sapere nei commenti!
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La metro di Napoli nn rappresenta un paesaggio spaziale, ma marini. Voleva dare la sensazione di emergere dal mare per poi ritrovarsi su una delle vie più affollate di una splendida città. La Napoli tanto amata da noi napoletani e non. Baci
Ciao Valentina! Sai che ho usato il termine ‘iperspaziale’ come superlativo, per dire che la metro è fuori da quello che si vede di solito? Ma sicuramente è perché il mio inconscio ha associato Toledo a un paesaggio spaziale, anche se avevamo visto che il tema era il mare ahaha… In realtà vorremmo dedicare un articolo solo alle belle fermate della metro di Napoli, dove spieghiamo tutto bene! Sarà un’occasione in più per passare un’altra bella giornata in questa stupenda città, che già ci ha regalato tanto. Baci a te, a presto!