Se parliamo di luoghi misteriosi, e ultimamente qui ne stiamo parlando, c’è un posto super iconico e anche abbastanza a portata di mano (Covid permettendo…). Parlo di Stonehenge, che solo a sentire il nome fa venire in mente sacerdoti pagani, antichissimi riti, civiltà venute dallo Spazio ma anche il lavoro di tanti scienziati che stanno cercando con la tecnologia di squarciare le nebbie in cui è ancora avvolto questo sito archeologico nel bel mezzo della campagna inglese. Teorie paranormali, scienza e pseudoscienza, folkore, cinema, tv, fumetti, libri: Stonehenge è entrato a far parte della cultura a 360 gradi. Andiamo a scoprirlo da vicino!
Indice
Stonehenge cos’è
Eccoci quindi a Stonehenge, il più famoso dei siti neolitici: un cerchio (anzi più di uno) di pietre messe a gruppi di 3. Trittici dove due enormi monoliti sono eretti in verticale e uno è posto in orizzontale sopra gli altri, tipo architrave. In poche parole si tratta di un cromlech (‘cerchio di pietre’ in lingua bretone): il più famoso del mondo. Tantissimi sono i punti oscuri legati a Stonehenge. Da chi l’ha costruita a come ha fatto, e soprattutto perché.
Ma quanto al suo nome, su questo pochi misteri: Stonehenge significa ‘pietra sospesa’ da Stone (pietra) e hang (sospendere).
Stonehenge dove si trova
Iniziamo col capire dov’è Stonehenge. Si trova in Inghilterra nella contea di Wiltshire, vicino Amesbury. Non troppo lontano c’è Salisbury, che è un nome forse un pochino più famoso. Meglio se metto una mappa, in effetti anche io che ci sono stata avrei qualche difficoltà a dire precisamente dove sia!
Stonehenge mappa:
La distanza da Londra a Stonehenge è di circa 88 miglia (138 km), più o meno 2 ore di macchina.
Stonehenge misteri
Sono tantissimi i misteri di Stonehenge. Queste semplici pietre hanno dato origine a una serie di ipotesi, leggende, gomblotti che ancora oggi animano sia il dibattito scientifico che quello paranormale ed esoterico. Oltre a scienziati, archeologi e a una marea di curiosi infatti, a Stonehenge ogni anno arrivano anche seguaci delle più strane dottrine neopagane o newage come la wicca, il druidismo o il celtismo. Ebbene sì, esistono anche queste cose, e non dimentichiamo la paleoastronomia.
Insomma alcune teorie sono davvero suggestive e affascinanti, se non altro per vedere fin dove arriva la fantasia umana…
Ma passiamo alla scienza: secondo la datazione al radiocarbonio sul sito i nostri avi preistorici hanno messo mano a Stonehenge a più riprese dal lontano 3100 a.C. al 1600 a.C.. Dalla metà del 1600 d.C. sono fioccate le speculazioni sul suo significato e la sua funzione.
- È di quest’epoca una prima teoria vuole che siano stati i Druidi a costruire Stonehenge per svolgerci i loro riti pagani con tanto di sacrifici umani. Addirittura Newton se ne interessò sostenendo l’ipotesi che fosse un primitivo osservatorio astronomico, che richiamava la configurazione non geocentrica del Sistema Solare e le leggi della gravità.
- Non solo: Newton pensò anche che il sito ricordasse il tempio di Gerusalemme e che fosse stato costruito dai discendenti dei patriarchi biblici. Ma questo non può essere, perché il tempio di Salomone è posteriore al sito megalitico come d’altronde gli stessi Celti che istituirono il sacerdozio druido.
- Secondo altre teorie si trattava di un tempio romano ma anche in questo caso non può essere perché i romani arrivarono fin lassù nel 55 a.C., quando Stonehenge era già una vestigia della storia antica.
Stonehenge costruzione
La struttura
I cerchi di pietre si trovano all’interno di un terrapieno e un fossato realizzati per delimitarle. Il sito ha una lunga Avenue (strada cerimoniale), allineata con l’alba del solstizio d’estate, che arriva fino al fiume Avon a 3 km di distanza.
Al centro del cromlech c’è la Pietra dell’altare, un blocco in arenaria verde di 5 metri. Il cerchio più interno si chiama Bluestone Horseshoe e prevede pietre più piccole (circa 4 tonnellate) provenienti dalle Montagne Preseli in Galles, poste a forma di ferro di cavallo quasi a proteggere la pietra altare.
Intorno, un cerchio di pesantissime pietre di arenaria silicea come quella che si può trovare sulle Marlborough Downs a una 30ina di km di distanza. Ricerche proprio di questi giorni hanno però dimostrato che provengono addirittura da West Woods nel Galles, un luogo distante ben 200 km.
Leggende su come le enormi pietre siano giunte in loco
Da non perdere la Friar’s Heel o Pietra del tallone (del Frate), in posizione decentrata, che richiama una leggenda non antichissima ma divertente. La storia narra che il diavolo prese le pietre da una donna in Irlanda e le portò sulla piana di Salisbury. Una cadde nel fiume Avon e il diavolo disse: “Nessuno scoprirà mai come queste pietre sono arrivate fin qui”. Un frate lo sfidò: “Questo lo pensi tu”.
Il diavolo risentito da tanta audacia gli tirò dietro una pietra e lo colpì su un tallone. Il pesante lastrone poi si conficcò nel terreno come lo vediamo oggi. Diciamo che il diavolo come trasportatore è il top, come mira un po’ meno…
Un’altra leggenda pazzesca racconta che fu addirittura Mago Merlino a portare qui dall’Irlanda i pietroni. Di sicuro è un riferimento immancabile, nella terra di re Artù e della sua tavola rotonda!
Teorie (strampalate) sul mistero del trasporto delle pietre
Ovviamente il trasporto delle pietre è oggetto di varie ipotesi, calcolando le tecnologie disponibili nel neolitico… cioè quasi nulle! Probabilmente i nostri antenati si sono solo fatti il mazzo trascinando i blocchi su slitte che scorrevano su rulli di legno con l’aiuto di corde. Una bella fatica che doveva avere un motivo molto importante per essere giustificata.
Per questo, come per altre opere pazzesche dell’antichità come i Moai dell’Isola di Pasqua o le Piramidi di Giza e quelle sudamericane, i più fantasiosi si sono lanciati in spiegazioni che vanno dagli alieni a una misteriosa civiltà supermondiale poi sparita a causa di qualche cataclisma totale.
Stonehenge significato
In poche parole, non è per niente facile capire il significato di Stonehenge. Intanto sfatiamo un mito: l’attuale collocazione delle pietre si deve ai lavori di ricostruzione fatti nella prima metà del 1900. Certo hanno provato a sistemarle secondo la presunta posizione originaria ma per l’appunto si tratta di ipotesi. E sebbene l’English Heritage affermi che pochissime pietre sono dov’erano millenni fa, in molti pensano che ci abbiano azzeccato e che quindi Stonehenge potesse essere un osservatorio astronomico con una attenzione particolare per il solstizio estivo e l’equinozio.
Tanto che Stonehenge al solstizio viene praticamente presa d’assalto da turisti e vari personaggi alternativi che aspettano l’alba sperando non ho capito bene in cosa… che comunque finora non si è mai verificato.
Insomma, non è stata ancora scritta la parola definitiva sui tanti misteri di Stonehenge, tanto meno sulla sua funzione.
L’emozionante visita a Stonehenge
Trovarsi al cospetto del cerchio di pietre di Stonehenge è davvero un’esperienza. Senti un’energia particolare: se ignori il centro visitatori alle spalle e la gente che girovaga per il sito, ti sembra di essere catapultato ai primordi della storia, quando i nostri antichissimi progenitori hanno fatto una fatica immensa per tirare su… qualsiasi cosa fosse questo sito: un osservatorio astronomico, un luogo dove praticare sacrifici, un luogo di sepoltura, un tempio per adorare divinità pagane o un pratico calendario primitivo…
Qualunque fosse il significato di Stonehenge, che probabilmente non conosceremo mai, la forza brutale del neolitico si intravede in queste pietre sbozzate eppure lavorate. Così come l’afflato mistico, pagano, forse artistico che comunque eleva chi l’ha costruito al di sopra della banale lotta per la sopravvivenza. Per l’uomo c’è sempre stato qualcosa di più, e Stonehenge lo dimostra.
Urla, pietre, odore d’erba e terra, asce brandite per un sacrificio. Forse sentirai l’eco di queste emozioni quando sarai davanti al cromlech. Oppure al contrario sentirai il silenzio, il Sole in asse con i monoliti, le stelle infinite e le domande che l’uomo si è sempre posto: dove andiamo, chi siamo, cosa c’è nell’Universo. E noi, nel nostro piccolo, capaci di grandi cose.
Stonehenge come arrivare da Londra
- Da Londra si può prendere il treno dalla Stazione Waterloo oppure un pullman da Victoria Coach Station e arrivare a Salisbury. Da qui sono circa 15 km che puoi fare in bus (in taxi ovviamente i costi salgono).
- Oppure puoi noleggiare una macchina e andare per conto tuo. Come tutti sappiamo in Gran Bretagna la guida è a sinistra.
- Oppure ancora puoi partecipare a un comodo tour organizzato che se da una parte ti toglie un po’ di libertà dall’altra ti regala la tranquillità di non dover pensare a nulla. Io ho fatto proprio così: ero a Londra per pochi giorni e non avevo voglia di sbattermi. Quindi ho deciso di fare una gita giornaliera ed era sicuramente più semplice aggregarmi a un tour. Devo dire che ho avuto sufficiente tempo per girarmi il sito in tranquillità. Insomma è stata una scelta vincente.
Info pratiche per la visita
Da tempo non è più possibile avvicinarsi al cerchio di pietre. Il percorso, di circa 2,6 km, gli gira tutto intorno tenendosi a debita distanza. L’esperienza è lo stesso molto coinvolgente.
Nel sito hanno realizzato un centro visitatori con tutte le comodità: una mostra con spiegazioni ed esperienze virtuali, lo shop, un cafè, le toilettes e ovviamente la biglietteria. Si può fare pic nic nei pressi del cerchio di pietre, sempre a debita distanza. Inoltre, per chi ne avesse bisogno, hanno attivato un bus shuttle per arrivare vicino al sito.
I biglietti costano 19,5 sterline per gli adulti. Tutti i prezzi e le modalità di prenotazione, obbligatoria ora col Covid e forse in futuro, puoi trovarli sul sito dell’English Heritage da consultare anche per ogni aggiornamento.
Le mie impressioni finali
Stonehenge rimane a tutt’oggi un po’ così, sospeso come le sue pietre. Tra storia e leggenda, tra scienza e fantasia, tra realtà e magia. Una grossa parte del suo fascino viene sicuramente dall’essere un luogo misterioso e inaccessibile fino in fondo alla nostra conoscenza. Ma a volte forse sapere tutto non serve, a volte forse basta essere lì e sentire, davanti a quella che è innanzitutto un’opera grandiosa dell’uomo, di far parte di qualcosa che trascende i secoli e i millenni, magari l’Universo stesso. Insomma, sentire di essere parte di una grande storia… iniziata milioni di albe fa.
Fatti trasportare anche tu dalla suggestione, e poi raccontaci!
Al prossimo viaggio!
Simona
EXPLORE. DREAM. DISCOVER.
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