Tempo di lettura: 3 minuti(Last Updated On: )

Londra è una di quelle città dove si torna sempre con immenso piacere. Sono molti quelli che hanno fantasticato di potersi trasferire “armi e bagagli” nella metropoli inglese per dare un nuovo corso alla propria esistenza. E chi vi scrive conosce chi c’è riuscito, certo non senza sacrifici e duro lavoro.

Al turista invece Londra regala sempre nuove emozioni e nuovi angoli da ammirare, che si tratti di mastodontici musei come quello di Storia Naturale, di mirabolanti strutture architettoniche come il Gherkin, il ‘cetriolo di Londra’, o di graziosissimi caffè dal tasso di instagrammabilità esagerato come l’Élan Cafe:

Elan Cafe Londra
Elan Cafe, instagrammibilità a go-go

Ma c’è una cosa che, se andate a Londra ora, non dovete andare assolutamente a vedere: il Big Ben, o Clock Tower o Elizabeth Tower o insomma avete capito.

“E perché mai?”, chiederà il lettore curioso.
Semplice: perché attualmente il Big Ben è impacchettato come un würstel nel banco frigo.

Infatti la torre simbolo di Londra a partire dall’agosto del 2017 è oggetto di importanti (e oramai non più rimandabili) lavori di restauro. E lo sarà fino al 2021, quindi il digiuno alla vista sarà abbastanza lungo.

Per quanto ci riguarda abbiamo sempre messo in programma una visitina al Big Ben in ogni occasione in cui siamo stati a Londra. L’ultima volta però ci siamo dovuti accontentare di uno spettacolo piuttosto triste (nonostante il gran chiasso dovuto alla maratona di Londra), questo:


Ovviamente l’invito a non vedere il Big Ben è una provocazione
: andate pure, Londra rimane bellissima anche con la sua torre simbolo in convalescenza. Ma se appartenete alla schiera dei feticisti che viaggiano anche per scattare selfie con alle spalle i luoghi simbolo delle città allora rimandate il vostro viaggio londinese al 2021. Perché Londra senza Big Ben è un po’ come Parigi senza Torre Eiffel, o Roma senza il Colosseo o Ibiza senza il rito del tramonto al Cafè del Mar.

Big Ben, perché si chiama così?

Ma già che ci siamo, parliamone del Big Ben. Vi siete mai chiesti perché si chiama così? Ci sono diverse tesi a riguardo e l’etimologia del soprannome rimane a tutt’oggi avvolta nel mistero: alcuni lo attribuiscono al nome dell’ingegnere progettista (il cui nome è iscritto sull’orologio), Benjamin Hall; altri sostengono sia una dedica a Ben Caunt, un celebre puglile britannico della prima metà dell’Ottocento; altri ancora sostengono, in maniera piuttosto ardita, che sia la storpiatura del nome della campana, la “Great Bell” o “Big Bell” divenuta poi “Big Ben”.

Il Big Ben come appare oggi, anno 2018
Il Big Ben come appare oggi, anno 2018

Big Ben, un po’ di numeri

Pesante 13,7 tonnellate, alta 2,2 metri e con un diametro di 2,7 metri, per i precisini del suono la campana emette una nota Mi da 118 decibel. Una nota un po’ stonata, a dire il vero: infatti pochi mesi dopo il suo primo rintocco (che avvenne il 31 maggio del 1859 ) la campana si fratturò e si scelse di ripararla anziché sostituirla con una nuova, dal momento che i costi di fusione e installazione sarebbero stati troppo alti. Ed è proprio a quella riparazione che si deve il suono molto caratteristico e un po’ stonato dell’orologio quando segna le ore. Un suono che non sentiremo più fino al 2021.

Altri numeri?

  • Il martello che percuote la campana pesa 200 chili
  • I quadranti dell’orologio hanno un diametro di 8 metri
  • La lancetta dei minuti è lunga 4,3 metri e quella delle ore circa 2,7 metri.
  • La torre è alta 98 metri ha 399 scalini (334 quelli fino alla torre) disposti su 11 livelli

Ah, che scorpacciata di numeri! Burp!

Londra non è solo Big Ben: una veduta della città con in primo piano il Il Millennium Bridge
Londra non è solo Big Ben: una veduta della città con in primo piano il Il Millennium Bridge (e una nuvola di bolle di sapone prodotte da un artista di strada durante il nostro scatto)

Big Ben, breve storia di un mito

Costruita tra il 1834 e il 1858 assieme al nuovo Parlamento, dopo l’incendio che devastò lo storico palazzo di Westminster, la torre in stile neogotico è opera dell’architetto Augustus Pugin. La torre all’inizio era chiamata semplicemente “Clock Tower” fino a quando nel 2012 si è deciso di chiamarla “Elizabeth Tower“, in onore della regina Elisabetta II che in quell’anno festeggiava il suo Giubileo di diamante, cioè 60 anni di regno.
Elizabeth II

Big Ben, come visitarlo all’interno

Vi piacerebbe, eh? Anche a noi. Ma non si può. O meglio si può a patto di essere residenti in Inghilterra e ottenere uno speciale permesso dalla Camera dei Lord  mediante l’ufficio del proprio rappresentante. Operazione ardua… se ci riuscite fatecelo sapere, avrete tutta la nostra invidia.

Il Big Ben di notte
Il Big Ben di notte. Per una visione come questa l’appuntamento è per il 2021

Intanto su Instagram…


Tanta voglia di Londra? Ecco altri suggerimenti!

Il Museo di Scienze Naturali di Londra, una cattedrale della scienza

Nel giardino botanico di Londra puoi camminare tra gli alberi a 18 metri da terra

laforge.lt

Autore del post: Federico

Appassionato di tecnologia, cinema, fotografia e viaggi, scrittore per passione e per sostentamento, dottore in scienze naturali, intriso di web fino al midollo. Una specie di Frankenstein: chiamatemi 'Frederàic'!

2 Replies to “Il Big Ben di Londra: numeri, storia, curiosità e… perché NON devi andarlo a vedere

  1. Quelcuno ha detto che Big Ben e’ un sopranominativo di Benjamin Banneker, un African-American – vedo che e’ nominato del inginere Sir Benjamin Hall membro della cabinet del comunità. Another Benjamin,
    Benjamin Caunt, si dice di cui e’ nominato il Big Ben. Chi è la vera persona ?

    1. Ciao Madi, grazie per il commento! Dalle mie ricerche l’ipotesi più accreditata è quella relativa a Benjamin Hall. Le altre sono sicuramente affascinanti ma al momento è difficile trovare prove a sostegno dell’una o dell’altra.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.