Se la meta del tuo viaggio è un arcipelago è quasi impossibile resistere alla tentazione di fare island hopping, ovvero di ‘saltare’ di isola in isola per scoprirle tutte (o quasi). Le isole Eolie non sfuggono a questa tentazione, almeno per noi è stato così! In effetti non le abbiamo viste proprio tutte, perché volevamo trovare un equilibrio con il tempo a disposizione. Sia per non fare un’ammazzata che non ti fa godere niente, sia per dedicare a ogni luogo un minimo di approfondimento. Ma ne abbiamo comunque esplorate 4 (su 7).
Se anche tu sogni le isole Eolie come le sognavamo noi, magari ti sarà utile il nostro itinerario in 10 giorni e 4 isole. È bello denso e ovviamente non sei obbligato a rifarlo uguale, ma siamo sicuri che ci troverai più di uno spunto!
Indice
Dove si trovano le isole Eolie (e quante sono)
Come al solito iniziamo dalla geografia, almeno per capire dove ci troviamo in questo vasto e pazzo e bello mondo. Le Eolie sono un arcipelago di 7 isole a poca distanza dalle coste Nord-orientali della Sicilia. Ecco la mappa:
Le isole Eolie sono: Lipari, Vulcano, Salina, Panarea, Alicudi, Filicudi e Stromboli. Ognuna ha un po’ una sua caratteristica, per cui si possono fare vacanze anche molto diverse saltando dall’una all’altra. Ad esempio Panarea è chic e modaiola, Stromboli è selvaggia e potente, Salina verdissima e variegata. Tutte sono Patrimonio Unesco.
Noi abbiamo fatto un po’ un mischione di attività: dalle spiagge ai trekking, dall’esplorazione dei borghi alle gite in barca. Il nostro itinerario è stato così suddiviso: 3 giorni a Lipari, 2 a Vulcano, 2 a Salina, 3 a Stromboli.
Iniziamo dal nostro sbarco sull’isola principale, Lipari, quando erano circa le 12 dopo una notte passata sul traghetto proveniente da Napoli (vedi il paragrafo ‘Come arrivare’).
Premessa: saremo abbastanza schematici sennò viene fuori un’enciclopedia. Se ti interessa qualche argomento in particolare o hai domande scrivici pure, nei commenti oppure per mail o sui social: ti risponderemo molto volentieri!
Lipari
Siamo onesti: Lipari nell’insieme ci ha entusiasmato meno delle altre isole, eppure vanta dei posti da far girare la testa. Soprattutto per quanto riguarda i belvedere, e in teoria i tramonti. Dico in teoria perché purtroppo abbiamo beccato 10 giorni di cappa micidiale che non solo ci ha fatto crepare di caldo ma ha praticamente velato e azzerato ogni tramonto. Non era facile andare alle Eolie e non vedere un tramonto ma ci siamo riusciti! E pensa che lo spettacolo è stato meraviglioso lo stesso…
Ed ecco cosa abbiamo visto/fatto in 3 giorni.
1 giorno
(Iniziato dopo pranzo) Abbiamo cominciato passeggiando alla scoperta di Lipari paese con sosta al superpittoresco porticciolo di Marina Corta. Da qui si vede molto bene il possente Castello di Lipari, che domina mare e abitato, e si ha uno scorcio instagrammabile sulla Chiesa delle Anime del Purgatorio. Consiglio: fermati a gustare un fantastico cannolo con ricotta al bar d’Ambra proprio qui di fronte.
Altri punti interessanti di Lipari paese: l’antica Chiesa di San Bartolomeo Extra Moenia e i delicati murales in Piazza Arti e Mestieri, circondata da vicoli deliziosi, fioriti e popolari. Immancabile infine salire al Castello di Lipari per visitare la Basilica di San Bartolomeo col chiostro normanno e buttare un occhio ai vari panorami che si aprono dalle mura. Molto suggestiva l’area della Chiesa della Madonna delle Grazie. Sempre qui al Castello c’è il Museo Archeologico Eoliano.
Nel tardo pomeriggio siamo andati a vedere la Chiesa di San Bartolo al Monte, tanto per completare i San Bartoli. Era chiusa, peccato, ma la vista su Lipari era eccezionale.
Per chiudere in bellezza la prima giornata, abbiamo raggiunto il belvedere Quattrocchi giusto giusto al tramonto. È il belvedere più famoso delle Eolie e non delude per la sua grande bellezza. Eppure Lipari offre anche di meglio… continua a leggere e lo scoprirai!
2 giorno
Il secondo giorno ci siamo dedicati al Nord dell’isola. La mattina è iniziata con la discesa alla White beach. La spiaggia non ci ha fatto impazzire (tuttavia se la guardi dal mare ha il suo perché, visto che si trova proprio sotto le vecchie e bianchissime cave di pomice) ma volendo c’è anche un bello stabilimento.
Noi abbiamo proseguito subito per Acquacalda. Il paese è una lunga striscia di casette basse e chiare, con vari locali. La spiaggia, fatta di grossi e scomodi ciottoli, ci ha accolto per un bagno e un po’ di relax al Sole, oltre a fornirci il contesto perfetto per il pranzo al sacco.
Ci siamo poi diretti alle Terme di San Calogero, un bello stabilimento liberty purtroppo ormai in disuso e abbandondato. Il paesaggio in questa parte dell’isola è diverso, più brullo e aspro. Diciamo che se non sei malato di curiosità come noi, puoi anche tralasciarle.
Dopodiché ci è venuta la pazza idea di darci al trekking alle Cave di Caolino, le vecchie cave ora aperte alle camminate tra fumarole, paesaggi selvaggi e coloratissimi e la macchia mediterranea. I luoghi sono davvero notevoli ma, con il caldo spietato che faceva, la camminata si è fatta molto sentire.
Al ritorno quindi eravamo morti quindi ci siamo fermati al primo bar che abbiamo trovato a Località Quattropani, ovvero lo Zi’ Pippa, per spararci una granita ai gelsi rossi che era la fine del mondo. Almeno per le nostre bocche super assetate!
A questo è punto era l’ora del nostro secondo tramonto, e ce lo siamo goduto al Santuario della Madonna della Catena a Quattropani. Un tramonto strano perché causa mega cappa la luce era stranissima, lattea, e il Sole completamente velato. Ma si intuiva lo stesso che il panorama è molto bello, dritto su Salina e Panarea.
3 giorno
La mattina ci siamo dati a uno sciagurato trekking alle cave di marmo sopra Acquacalda. Dico sciagurato per due motivi: uno perché faceva un caldo allucinante, quindi abbiamo fatto un fatica enorme che poi ci siamo portati dietro per i giorni successivi. E due perché non abbiamo visto quello che volevamo vedere, ovvero il fianco ‘sventrato’ della montagna. Questo perché… la montagna giusta era quella di lato! Quindi se sei interessato alle cave ti consigliamo di verificare su una carta dei sentieri quello che fa per te…
Tornarti a valle eravamo distrutti, cosa poteva esserci di meglio che buttarci in spiaggia? Niente di più facile, basta dirigersi alla più famosa, Valle Muria, affrontando un percorso in discesa (al ritorno in salita…) abbastanza lunghetto e alla Indiana Jones tra fratte e terreno sconesso. Per scoprire dopo che la spiaggia in teoria è vietata per il pericolo di frane. Comunque, sul momento, un bagno quasi serale e un po’ di relax non ce lo ha levato nessuno.
Ma la nostra giornata non era finita: era quasi l’ora del nostro terzo tramonto ma sulla strada ci siamo fermati a cercare Praia Ferrante, altra spiaggia famosa e un po’ nascosta. Il cartello che la segnala non è visibile dalla strada se vieni da Lipari paese (com’è più probabile), noi infatti l’abbiamo visto solo tornando indietro. Anche Praia Ferrante si raggiunge con una bella camminata, agevole ma lunga e col caldo stancante. Ragion per cui l’abbiamo vista solo dall’alto.
Anche perché avevamo un obiettivo più succulento: l’Osservatorio, uno dei belvedere top di Lipari, delle Eolie e forse anche del mondo. Esagero? Beh, intanto vicino all’edificio il panorama è già molto bello (si vede anche l’isola di Vulcano e le sue fumarole fumanti sul cratere) ma per rimanere a bocca aperta devi seguire, con prudenza e attenzione, il sentierino che percorre il promontorio tra la macchia mediterranea. Ti troverai davanti un panorama grandioso, potentissimo, fatto di mare, rocce aguzze a strapiombo e vento. Ti dà un’energia pazzesca, ti riempie gli occhi e ti lascia senza fiato.
PS ripeto: prudenza e attenzione: non ci sono protezioni.
Vulcano
1 giorno
Arrivati in mattinata a Vulcano, ci siamo subito diretti a Gelso, nel Sud, dove ci sono un faro abbandonato e la piccola Chiesa della Madonna delle Grazie, carini da visitare ma non imperdibili. Visto il caldo feroce, ci siamo dunque spiaggiati all’Asino beach, dove tra bagno e un’ottima pizza schiacciata al locale sulla spiaggia, ci siamo riposati. Poi siamo andati alla relativamente vicina spiaggia del Cannitello, anche questa da guadagnare con una comoda ma non brevissima camminata, dove siamo stati in grazia di Dio per un po’.
Non troppo, perché nel pomeriggio abbiamo fatto un giretto per Vulcano porto, decisamente piccolino, e poi ci siamo diretti al pezzo forte, il must di ogni visita sull’isola: il trekking sul cratere. Beh, lo riassumo in una parola: stra-top. Il trekking è tranquillo (caldo a parte) e il panorama in cima assolutamente spettacolare e unico. Puoi leggere tutto qui:
2 giorno
La mattina abbiamo prezzolato uno dei pescatori che d’estate si mettono a disposizione per fare i giri in barca. Noi eravamo in 4 quindi ce la siamo proprio goduta, anche per la simpatia di Bartolo, il nostro accompagnatore. Ci ha portato davanti a Praia Vinci a Lipari, assolutamente meravigliosa vista dal mare, e poi tornando a Vulcano ci siamo fermati alle Piscine di Venere e alla Grotta del Cavallo. Il tutto condito da vari bagni in un mare dalle mille sfumature di verde e blu.
Nel pomeriggio ci siamo dedicati alla Valle dei Mostri, a Vulcanello, dove le rocce assomigliano ad animali di tutti i tipi, anche dinosauri. Ma ormai lasciata a se stessa, la vegetazione sta prendendo il sopravvento e quindi non si distinguono più le varie forme. Delusione!
Al che abbiamo avuto un’altra idea mezza pazza: fare il trekking a Valle Roja, praticamente seguendo il perimetro del vulcano, che possiamo dire di aver visto quasi da ogni angolazione (tutte spettacolarissime). Un trekking non impegnativissimo ma lungo e che ci ha aggiunto addosso un altro carico di fatica e caldo.
Stanchissimi, il tramonto abbiamo provato a godercelo alla spiaggia delle Sabbie nere, una lunga spiaggia a mezzaluna con un bel faraglione davanti. Purtroppo il cielo velatissimo ci ha tolto lo spettacolo, ma stare stesi lì in pace è stato già fantastico.
Salina
1 giorno
La scoperta dell’isola è cominciata dal suo porto più importante: Santa Marina Salina, che tra l’altro ha dei negozietti mica male. Poi ci siamo spostati a Lingua, delizioso paesino con il suo suggestivo e particolare laghetto sulla costa. Delizioso anche perché qui abbiamo mangiato un pane cunzato favoloso, da colui che si dice essere l’inventore (da Alfredo).
Al laghetto non so quanto tempo abbiamo passato a fare foto (e a ripararci dal Sole al faro, che era pure bello ventilato… ahhhhh che goduria!), ma alla fine ci siamo rimessi in moto (anzi scooter ah ah) ed essendo l’ora giusta ci siamo diretti a Pollara.
Nota come la ‘spiaggia’ del Postino, ovvero la location forse più famosa del film cult Il Postino con Massimo Troisi, in realtà di spiaggia non ha proprio nulla. Si tratta più che altro di un approdo per barche usato da pescatori (è facile trovarvi ancora una o due barche tirate in secca dopo l’uscita) dove comunque ci si rilassa, si prende il Sole, si fa il bagno, si ammira il panorama.
E che panorama: un’enorme scogliera stratificata e tutta dorata che fa veramente impressione per quanto è imponente e bella. Percorrendo un breve tratto sulla scogliera a destra, molto più accessibile, si arriva inveca all’arco di Punta Perciato, sbalorditivo e insolito come tutti gli archi in mare.
2 giorno
Dopo un rapido giro (tralasciabile) per il paesino Leni, e una visita al Santuario della Madonna del Terzito, uno dei piu’ importanti dell’arcipelago, siamo andati a Malfa, paese nel Nord di Salina.
Malfa è rimasta nei nostri cuori, un po’ perché è carinissima, un po’ perché ha dei bei negozi tra cui una boutique con dei gioielli pazzeschi (anche nel prezzo… sob) e un po’ perché ha una delle spiagge che abbiamo preferito di più. Anzi, per me forse è stata anche la migliore.
Parlo di Scauri, protetta ai lati da pareti di rocce e ricca di formazioni anche in mare a pochi metri dalla riva. E poi acqua fantastica come limpidezza, colore e temperatura… cosa volere di più? Ah sì, scarpe da scoglio o uno dei materassini noleggiabili in loco per affrontare gli scomodissimi ciottoli!
Nel pomeriggio ci siamo fatti un giro per il piccolo paesino di Renella, che nasconde nei suoi vicoli degli scorci interessanti e ha una bella spiaggia larga dove siamo stati benissimo a prendere l’ultimo Sole del giorno e farci gli ultimi bagni su quest’isola.
Stromboli
1 giorno
La scoperta di Stromboli è iniziata con un bel giro della parte superiore del paese, dove ci siamo anche riposati, rilassati e rinfrescati con una granita (grossa voce di spesa nella tua vacanza in Sicilia) in attesa dell’escursione tra le più belle mai fatte: quella sul vulcano. Emozione pura: lo Stromboli è ancora attivo e getta continuamente lapilli e ceneri in cielo, uno spettacolo impressionante anche da lontano. Puoi leggere la nostra esperienza e le info qui:
Stromboli, trekking indimenticabile su uno dei vulcani più attivi del mondo
2 giorno
La giornata l’abbiamo dedicata all’esplorazione della parte di Stromboli paese che ancora non avevamo visto, in particolare la frazione di Piscità che è residenziale e curatissima. Ci trovi l’essenza di una certa idea che abbiamo delle Eolie e in generale del mare in estate: mare bluissimo, cielo azzurro intenso, casette bianche, bouganville violette e cicale che cantano. Cartoline di cui non ci stanca mai.
Questa zona è ricca di calette nascoste, strette e ricche di formazioni rocciose bizzarre, nere, che rivelano la natura vulcanica dell’isola (se non ti fossi già accorto di essere ai piedi di un vecchio vulcano brontolone!). Noi ne abbiamo approfittato per prendere il Sole, fare il bagno, stare in relax.
Per cena abbiamo voluto vedere ancora le esplosioni dello Stromboli, ma comodamente seduti a un tavolo con pizza e calamari davanti. È stato possibile al ristorante l’Osservatorio, un’esperienza se non unica quasi (dovrei controllare come stanno messi alle Hawaii o in Islanda con locali vista eruzioni)!
3 giorno
L’ultimo giorno l’abbiamo passato all’altro paesino di Stromboli (che appunto ne ha solo 2): Ginostra, raggiungibile solo via mare tramite aliscafo. Il caldo inflessibile ci ha reso davvero difficile girare per le sue silenziose stradine, per cui molto volentieri ci siamo trovati un bel posto alle Piscinette, vicino al porto. Qui abbiamo trovato un’acqua trasparente quasi come l’aria, se non fosse stato per le sue cangianti sfumature di azzurro. Ne abbiamo approfittato per dei bagni veramente super, e per un pranzo al sacco in una location top!
Più tardi, una granita (daje) ci ha rimesso al Mondo abbastanza da affrontare una camminata al Sole per il sentiero che porta alla Spiaggia di Lazzaro (spiaggia per modo di dire).
Rientrati a Stromboli paese, sotto con un’ultima granita (aridaje) e, presa la cena take away, eccoci all’imbarco per tornare a Napoli e poi a casa.
Info pratiche
Come raggiungere le isole Eolie
Le isole Eolie si raggiungono in aliscafo o traghetto. Anche se, giusto per info, c’è un servizio di elicotteri privato. Importante: solo Lipari, Salina, Filicudi e Vulcano hanno strade carrabili, che in estate sono chiuse ai mezzi privati dei non residenti.
Stazione ferroviaria: Milazzo.
Aeroporti papabili: Catania, Napoli, Palermo, Reggio Calabria. Da queste città si può prendere aliscafo/traghetto o si può raggiungere Milazzo e imbarcarsi da lì, visto che essendo il porto più vicino ha più collegamenti e ci si mette di meno.
Le compagnie sono Siremar/Caronte&Tourist, Snav, Ustica Lines, Alilauro.
Noi per arrivare da Roma alle Eolie abbiamo scelto di arrivare a Napoli e prendere il traghettone da lì, con Siremar/Caronte&Tourist. Questo perché abbiamo viaggiato di notte, risparmiando quindi tempo. Siamo scesi a Lipari ma la nave fa scalo in tutte le isole. Idem al ritorno siamo partiti alle 22 da Stromboli e arrivati a Napoli alle 8. Un’ora di treno e con pochi tempi morti rieccoci (sob) a casa.
Come spostarsi tra le isole Eolie (e sulle isole)
Tra le isole Eolie: ci si sposta con aliscafi (più veloci)/traghetti (più lenti). Orari, prezzi e durate dipendono dalla distanza delle isole tra cui ci si vuole spostare, per cui ti suggerisco di controllare il sito della Liberty Lines. Per darti degli esempi, da Lipari a Vulcano ci abbiamo messo 10 minuti di aliscafo e circa 10 euro a testa. Dal porto di Renella (che sarebbe quello più decentrato dell’isola) a Salina fino a Stromboli ci sono volute due ore e mezza e 24 euro a testa.
Sulle isole: puoi noleggiare uno scooter cinquantino, un 125, una macchina (sconsigliato), oppure a Lipari c’era il fantastico Mehari, mezzo francesce dal sapore coloniale ma molto sfizioso e perfetto per tirarsela un po’ in giro. A Stromboli si va a piedi o con i taxi che sono tipo golf cart: i vicoli sono talmente stretti stretti che è meglio affidarsi agli esperti!
Quanto al cinquantino: noi abbiamo preso quello ma se puoi è meglio il 125 sia per comodità sia per affrontare meglio le salite toste di Lipari, Salina e Vulcano.
Eccoci quindi alla fine, direi che ti abbiamo dato un bel po’ di info per il tuo viaggio alle isole Eolie. Ti auguriamo di godertele al massimo.
Al prossimo viaggio!
Simona
EXPLORE. DREAM. DISCOVER.
CONTINUA A SCOPRIRE CON NOI LE ISOLE EOLIE:
Stromboli, trekking indimenticabile su uno dei vulcani più attivi del mondo
Ciao Simona, il tuo racconto di viaggio è veramente interessante e mi piacerebbe farlo l’anno prossimo….magari a settembre.
Domanda voi cosa avete usato come alloggio? B&B o alberghi vari?
E le prenotazioni per passare da un isola all’altra serve farle anticipatamente?
Grazie mille
Beatrice
Ciao Beatrice, grazie sono contenta! Noi abbiamo preso: a Lipari un appartamento, a Salina e a Vulcano hotel, a Stromboli un b&b. Abbiamo prenotato tutto prima perché siamo andati a giugno e pur non essendo alta stagione non volevamo correre rischi di non trovare nulla o di trovare cose orribili (o costosissime). Non è obbligatorio prenotare anticipatamente, si puo’ anche cercare in loco se vuoi decidere lì per lì il tuo itinerario. Calcola però che le isole sono piccole e gli alloggi non sono tanti. Giusto Lipari è un’isola più grossa e magari più ”rischiabile”, forse anche Salina. Secondo me dipende: dal periodo – in media/alta stagione te lo sconsiglio ovunque -, da quanto ti va di rischiare di non trovare nulla, e dalla tua adattabilità rispetto all’alloggio che troveresti (e ai suoi costi). Se ti interessano i nomi di dove abbiamo alloggiato li recupero e te li dico. Buona giornata (e buone Eolie quando andrai)!! Simona