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A volte per trovare la Grande Bellezza occorre faticare un po’, potremmo anzi dire che tocca guadagnarsela. Ma altre volte sgobbare non è obbligatorio. Eccoti giusto giusto un esempio: il lago dove andiamo oggi, a farci sorpredere ancora della magnificenza della natura, è di facile conquista. Ed è proprio bello bello bello. Parlo del Lago d’Arpy e se sei/vai in Val d’Aosta te lo straconsiglio.

Lago d'Arpy

Dove si trova il lago d’Arpy

Il Lago d’Arpy si trova appunto nella meravigliosa Val d’Aosta, dalle parti del paese Morgex. Di orgine glaciale e circondato da un sorprendente e variegato ambiente alpino, se ne sta bel bello a 2066 metri nel Vallone d’Arpy sul Colle San Carlo.

Ecco su mappa il Lago d’Arpy Val d’Aosta:

Lago d’Arpy come arrivare

Arrivare al Lago d’Arpy è semplice e di grande soddisfazione. Anche la strada in macchina è molto bella: da Morgex o da La Thuile ci si inerpica per qualche km tra alberi, grandi panorami e parecchi tornanti sul Colle San Carlo, fino all’Hotel Ristorante La Genzianella.

Hotel La Genzianella Morgex

Arrivato qui parcheggi e magari ti fai un caffettino (come abbiamo fatto noi) oppure pranzi con la classica polenta. Oppure niente, l’importante è che prendi il sentiero n. 15, che parte proprio di fronte all’hotel. In 45 minuti-1 ora sei al lago.

Lago d'Arpy

La camminata si snoda nel bosco e offre panorami aperti su monti verdissimi e anche sull’immancabile cascata in lontananza. La Val d’Aosta è decisamente la regione delle cascate!

Il sentiero è comodo, in parte in piano in parte in salita ma ampio e decisamente alla portata di tutti.

A un certo punto del percorso c’è un bivio, ben segnalato, dove verso destra vai al Col de la Croix, mentre mantendo la sinistra prosegui sul sentiero 15 per Arpy. Ci sono i cartelli, quindi impossibile sbagliare!

sentiero nel bosco

Il giro del lago d’Arpy

A questo punto devo dire che arrivati in vista del lago onestamente la prima reazione, per lo meno la mia, è stata quasi di delusione. Bella passeggiata sì, bello il lago sì, ma… niente di che? Beh mi sbagliavo di grosso, e l’ho capito appena abbiamo cominciato a fare il giro del bacino, in senso antiorario (quindi partendo dal lato destro).

Lago d'Arpy

Sempre sovrastato dalle montagne scabre e petrose della conca del Mont Colmet, l’Arpy ci ha sorpreso con una incredibile varietà di scorci, vegetazione, alberi, pietroni, anse e rivoli di acqua. Sembrava un giardino botanico per il rigoglio e la varietà di tutta la flora che ci circondava!

Lago d'Arpy

La meraviglia totale però ci è apparsa appena si siamo affacciati al lato sinistro: nelle sue acque lucenti e placide si riflettevano maestose nientepopodimenoche le cime innevate del massiccio del Monte Bianco. Piglia ‘sti spicci, diremmo a Roma per vantarci di qualcosa di palesemente superiore, qualcosa al top. E lo diciamo anche ad Arpy: visto che il lago non può parlare lo facciamo noi per lui.

Ma dicevamo del massiccio: le imperiose montagne Grandes Jorasses raddoppiano gettandosi nelle azzurre acque del Lago d’Arpy, uno spettacolo davvero pazzesco. Noi ci siamo stati in luglio e secondo me è un ottimo periodo perché ci sono tantissime fioriture quindi tanto verde e colori, ma ci è rimasto un pallino. Infatti un lato del lago è circordato da un bosco di larici: quanto deve essere affascinante in autunno, con i caldi colori del foliage? Sarebbe da scoprire…

Lago d'Arpy

In ogni caso sulle rive e sulla pianura che circondano Arpy si può prendere il sole, fare un pic nic (attenzione ai rifiuti!), giocare a palla, meditare sull’infinito, fare un cruciverba, leggere e quant’altro. Si può anche proseguire per trekking un po’ più impegnativi.

Arpy

Poi si può anche, come successo a me, essere rincorsi da un cane grosso e giocherellone che partito da 72 metri come la Serbelloni Mazzanti Vien dal Lago ti salta addosso e ti lecca un polpaccio nel mezzo di un pantano…

cascata Val d'Aosta

Funny moment (non insolito: spesso i cani vengono a leccarmi i polpacci, argh) che ha dato un piccolo brivido alla nostra passeggiata (mi sono accorta del cane, che veniva da dietro, solo quando mi ha posato le pesanti zampone sulle spalle)! Ma la cosa fondamentale è che i panorami di cui abbiamo goduto sia sul sentiero sia al lago d’Arpy sono stati così belli che ci siamo sentiti grati di essere al mondo!

monti

E proprio per condividere queste emozioni auguriamo anche a te una bella passeggiata e soprattutto di goderti il lago in tutto il suo scintillante splendore!

Al prossimo viaggio!

Simona

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simonacetola

Autore del post: Simona

Viaggiatrice seriale, ha piazzato una bandierina in ogni angolo di mondo, ma da buona perfezionista qual è vuol continuare a mettere bandierine, facendo impallidire l’Emilio Fede di berlusconiana memoria

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