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L’autostrada è un po’ come Venezia, è bella ma non ci vivrei. In effetti non penso ci viva qualcuno a parte quei pochi animali da Autogrill che la bazzicano giorno e notte destreggiandosi tra un Camogli, un mocaccino e la mitologica noce di prosciutto al pepe, catturata e mangiata per noi dagli amici di Daily Best.

Esemplari di noce di prosciutto al pepe, cresciuti in cattività presso l’Autogril di Montefiascone

Insomma, l’autostrada è comoda e (se tutto va bene) veloce. Raramente è bella, specie l’A1, e difficilmente regala scorci degni di sostare a imperitura memoria nei nostri lobi frontali, dacché la memoria è già insufficiente per trattenere informazioni più importanti come le imposte al rigo 22b degli ultimi 730 della nostra vita.

Allora dateci retta, se vi trovate a viaggiare sulla A1 dalle parti di Firenze fatevi un regalo: uscite di gran carriera e puntate dritto (si fa per dire) verso la via Lauretana. Lauretana, mi raccomando, non Laurentina, altrimenti anziché ammirare le dolci colline delle crete senesi vi ritroverete a vagare per la periferia di Roma sud e a domandarvi come avete fatto a finire all’incrocio con via di Tor Pagnotta.

L'incrocio tra via LAurentina e via di Tor Pagnotta

La via Lauretana (recita wikipedia) è un’antica strada etrusco-romana della Val di Chiana che collegava Cortona a Montepulciano e Siena.

La sua caratteristica è quella di inerpicarsi, dopo qualche chilometro da Asciano, su una serie di colline calcaree tra le più alte del comprensorio con scorci panoramici notevoli.

Le crete senesi sulla via Lauretana, come arrivare

Poche indicazioni di viaggio, quelle sperimentate direttamente da noi che tornavamo a Roma dopo una trasferta tra Milano e Parma. Prendetele come un canovaccio, potete anche improvvisare, l’importante sarà transitare qui:
La via Lauretana nei pressi di Asciano
E se questa foto non vi ha fatto venire l’acquolina agli occhi è ora che vi facciate qualche domanda sulla vostra aridità sentimentale.

Bene, le indicazioni: se, come noi, provenite da Milano, uscite a Firenze-Impruneta e imboccate il raccordo autostradale Firenze-Siena. Non spaventatevi se sulle prime il paesaggio vi sembrerà peggiorare: è proprio così. Ma abbiate fiducia, schivate macchine e camion per un po’ di chilometri e poco prima di Siena imboccate la statale 674 (tangenziale ovest di Siena), poi la statale 73 e puntate verso l’uscita di Taverne dArbia . A questo punto imboccate la Provinciale 438 in direzione di Asciano. Superato Asciano proseguite sulla provinciale 438 che ben presto confluirà nella SP 10: eccovi sulla Lauretana!

Per farla più semplice, eccovi l’itinerario:

Una volta sulla Lauretana scoprirete di viaggiare tra dossi sinuosi e panorami che sembrano studiati da un professionista delle luci e della fotografia, ma uno serio, non certo il caro e vecchio Duccio: qui niente è ’smarmellato’.

Prendetevi tutto il tempo che serve, fermatevi ogni venti metri perché ogni volta il panorama cambierà offrendo nuovi punti d’appoggio allo sguardo. Giudicate voi:

La via Lauretana

La via Lauretana

La via Lauretana

Quando sarete sazi raccogliete un paio di fiori di campo, metteteli sul cruscotto e puntate di nuovo verso l’A1, che riprenderete all’altezza di Valdichiana. O dove vi pare, cosa importa?, tanto negli occhi avrete solo cotanta bellezza. Bellezza che scomparirà solo a tarda sera, quando dovrete trovare un parcheggio nella giungla di Roma: al diavolo le colline delle crete senesi, non pretendo di certo un posto sulle strisce bianche, maledetti, ma almeno datemi un buco sulle strisce pedonali! Niente, eh… bene, allora parcheggerò qui:

parcheggio disperato

 

laforge.lt

Autore del post: Federico

Appassionato di tecnologia, cinema, fotografia e viaggi, scrittore per passione e per sostentamento, dottore in scienze naturali, intriso di web fino al midollo. Una specie di Frankenstein: chiamatemi 'Frederàic'!

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