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Su Castel del Monte sono state scritte le cose più bizzarre, nello stile classico del web, dove tutto è affermabile e ben poco è poi dimostrabile. C’è chi sostiene che il castello sia lo scrigno contenente il Graal e chi che sia il Graal stesso. Chi ipotizza che rappresenti la corona imperiale di Federico II, chi un sofisticato osservatorio astronomico, chi un enorme congegno matematico, chi addirittura si spinge a considerarlo un tempio a un nuovo dio, il dio di Akhenaton, portato fuori dall’Egitto da Mosè.

Insomma c’è da fantasticare…

Ma “noi siamo scienza, non fantascienza“, come direbbe il famoso spot della Telefunken, che qui volentieri riproponiamo:

Per questo motivo vi riporteremo le informazioni più accreditate, oltre alle sensazioni provate nella nostra recente visita a Castel del Monte.

Castel del Monte, cos’è e dove si trova

Castel del Monte è una suggestiva fortificazione nel territorio del comune di Andria, in provincia di Bari. Svetta su una bassa collina tondeggiante che domina la campagna circostante e la sua figura si fa sempre più imponente mano a mano che ci si avvicina.

Castel del Monte
Castel del Monte

La costruzione del castello ebbe inizio a seguito di un ordine emanato da Federico II di Svevia (1194 – 1250, Re di Sicilia, Duca di Svevia, Re dei Romani e Imperatore del Sacro Romano Impero) con una lettera del 29 gennaio 1240 inviata a Riccardo da Montefuscolo, giustiziere della Capitanata, perché – come recita la Treccani – “provvedesse alla requisizione (actractum) dei materiali necessari per un avvio immediato della costruzione. Nel 1246 questa era tanto progredita che Manfredi poteva rinchiudervi alcuni prigionieri“.

Poco si sa sulle funzioni reali che doveva avere il castello, ma la presenza di alcuni grandi camini e l’efficente impianto idrico, alimentato dall’acqua piovana raccolta sulle terrazze e nelle cisterne, suggeriscono una natura residenziale dell’edificio.

Castel del Monte
Uno dei camini del primo piano

Mentre la ricchezza con cui Federico allestì il castello ne evidenzia anche una funzione di ‘rappresentanza’, di simbolo del potere imperiale. Ma la funzione di rappresentanza non esclude che il maniero fosse stato anche progettato come dimora di caccia con i falconi.

Castel del Monte
Contemplazione delle volte

Castel del Monte, oggi

Purtroppo l’interno del castello, oggi, è soltanto lo ‘scheletro’ di quello federiciano: dei marmi e delle decorazioni di pareti e pavimenti sono rimaste soltanto poche tracce, così come delle sculture che un tempo lo adornavano.

Castel del Monte
Uno dei pochi residui degli ornamenti scultorei. Ridotto pure maluccio…
La chiave di volta a testa di fauno
La chiave di volta a testa di fauno

Alcuni studi sembrerebbero confermare che il castello non fosse così isolato come appare oggi, ma risultasse circondato da una o più cinte murarie e che negli immediati dintorni fossero presenti anche altre costruzioni.

Castel del Monte
“Una volta qui era tutta cinta muraria…”

Un po’ ovunque si legge di un’enorme vasca in marmo che doveva dominare l’ampio cortile interno. L’attendibilità di questa notizia è stata messa in discussione di recente da alcuni studiosi, soprattutto perché le (poche) testimonianze storiche in tal senso non concordano perfettamente. Quel che è certo è che dal centro del cortile interno è possibile assistere a una visione del genere:

Castel del Monte
Un ottagono nel cielo

Interessanti sono le scale a chiocciola che conducono al primo piano:

Castel del Monte
Si sale!

Il loro andamento è bizzarro e contrario alle regole di costruzione difensiva dell’epoca: infatti l’andamento ‘antiorario‘ delle scale avrebbe costretto chi avesse dovuto difendere il castello ad ingaggiare battaglia sulle scale impugnando l’arma con la mano sinistra. Anche per questo motivo l’ipotesi che si trattasse di una fortificazione militare è stata scartata a favore di altre ipotesi più plausibili

Le scale a chiocciola con andamento 'antiorario'
Le scale a chiocciola con andamento ‘antiorario’

Castel del Monte è davvero un esempio di perfezione geometrica?

Un edificio ottagonale circondato da torri ottagonali. E non solo! Come si legge su Wikipedia ci sono “otto fiori quadrifogli sulla cornice sinistra sul portale di ingresso, altri otto sulla cornice inferiore, otto foglie sui capitelli delle colonne nelle stanze, otto foglie sulla chiave di volta, otto foglie di vite sulla chiave di volta della prima sala del piano terra, otto foglie di girasole sulla chiave di volta di un’altra sala, otto foglie ed otto petali su quella della quinta sala, otto foglie di acanto sulla chiave di volta dell’ottava sala, otto foglie di fico sulla chiave di volta dell’ottava sala al piano superiore

Il tripudio di ‘8’ ha mandato in overdose più di un numerologo. Ognuno ha fatto le proprie ipotesi, spesso (come accade con i numeri) cercando di far collimare la propria idea con la “verità”. Ecco dunque fiorire interpretazioni a base di sezioni auree, sequenze di Fibonacci, numeri sonori di Severino Boezio. Basta cercare un po’ in rete e ci si imbatte facilmente in ogni sorta di “studio”: chi tira in ballo gli equinozi, chi i solstizi, chi linee immaginarie che congiungono il castello con le piramidi, chi parla di intersezione con gli assi terrestri, chi ha calcolato le dimensioni del castello in rapporto con ogni altro luogo misterioso della Terra…

Castel del Monte
“Beam me up, Scotty!”

Probabilmente qualcuna di queste ipotesi è vera, o quantomeno verosimile, dal momento che Federico II era personaggio estremamente colto nonché appassionato di matematica, poesia, filosofia e astronomia.

Ma ci sembra anche giusto portare a conoscenza che gli unici rilievi effettuati in maniera scientifica dall’équipe di Wulf Schirmer dell’Università di Karlsruhe, avvenuti tra il 1990 e il 1996 e pubblicati nel 2000, hanno dimostrato l’infondatezza delle teorie basate su una presunta perfezione geometrica di Castel del Monte. Con buona pace dei numerologi, questi studi hanno evidenziato i numerosi errori compiuti dai suoi costruttori nel corso degli anni e come questi siano dovuti correre spesso ai ripari in corso d’opera a volte con scarso successo. Lo studio ha inoltre evidenziato come la costruzione del castello procedette con mezzi tecnologici piuttosto rudimentali e per piccoli passi, che non fu mai completamente compiuta e che nella direzione dei lavori ci fu almeno un cambio.

Dispiace un po’ rovinare con dell’arida scienza la poesia e la mitologia, lo ammetto… ma per chi volesse rimanere ancorato al mito può, alla fine della visita, acquistare il kit del piccolo templare e vivere felice:

Kit del piccolo Templare a Castel del Monte
Kit del piccolo Templare

Castel del Monte, informazioni pratiche

Castel del Monte è stato dichiarato dall’Unesco ‘patrimonio dell’umanità‘ nel 1996. Un altro buon motivo per pianificare una visita.

Quando andare

Il Castello è visitabile ogni giorno dell’anno, ad eccezione del 25 dicembre e del 1 gennaio. Questi gli orari di apertura:

  • 1 ottobre – 31 marzo   9:00 – 18.30 (chiusura della biglietteria h. 18.00)
  • 1 aprile- 30 settembre  10.15 – 19.45 (chiusura della biglietteria h. 19:15)

Quanto costa

  • BIGLIETTO INTERO      € 10,00
  • BIGLIETTO OVER 65     €   9,00
  • BIGLIETTO FAMIGLIA   € 17,00 
    Adulti (2),
    Gratuità per minori
    Figli fino a 25 anni € 3,50 se accompagnati dai genitori
  • Biglietto RIDOTTO   €   6,00
    Giovani di età compresa tra 18 – 25 anni
  • BIGLIETTO GRATUITO :
    MINORENNI
    Giornalisti iscritti all’albo
    Guide turistiche iscritte all’albo
    visitatori disabili e loro accompagnatori
    Membri ICOM (International Council of Museums )
    Insegnanti di scuola statale presentando idonea documentazione
    Docenti e studenti di LETTERE e FILOSOFIA con indirizzo storico-artistico o archeologico, Conservazione dei beni culturali, Architettura, Accademia delle belle arti, Scienze della formazione
  • Biglietto studenti altre facoltà < 25 anni    € 5,50
  • Biglietto studenti altre facoltà > 25 anni    € 9,00
  • *Gratis prima domenica del mese

Come arrivare

  • In treno fino ad Andria e bus da Andria a Castel del Monte (servizio attivo dal 1° aprile al 1° novembre) / sito web: www.ferrovienordbarese.it     www.autolineeandriesi.it
  •  In auto
    Autostrada A14 (Bologna-Taranto)
    Autostrada A16 (Bari-Napoli), uscita Andria-Barletta S.S. 170 per 18 km circa

Contatti

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Autore del post: Federico

Appassionato di tecnologia, cinema, fotografia e viaggi, scrittore per passione e per sostentamento, dottore in scienze naturali, intriso di web fino al midollo. Una specie di Frankenstein: chiamatemi 'Frederàic'!

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