Quante vote l’abbiamo letto durante questa estate 2023: “Albania, le Maldive d’Europa!“. E chissà quanti di voi (come noi) si sono chiesti “Ma sarà vero?“. Noi abbiamo deciso di andare a verificare di persona e quindi a fine luglio siamo partiti per Tirana con l’obiettivo di fare un giro “on the road” dell’Albania del sud, tra arte, natura e (ovviamente) mare. Una volta tornati possiamo dire che il saldo finale del nostro viaggio presenta luci e ombre.
Ma prima di addentrarmi nei particolari parto subito dall’iperbole sulle Maldive: no ragazzi, non ci siamo. Le Maldive sono un’altra cosa, proprio un campionato a parte.
Come ama dire Simona: “Puoi parlare delle Maldive solo se ci sei stato“. Quindi ok, la frase è a effetto, ma la sostanza è completamente diversa. Finita la filippica, ecco le 5 cose che ho imparato sull’Albania che devi assolutamente sapere prima di partire.
Indice
1. Ombrellone e lettini costano meno rispetto all’Italia. Sì, ma…
Dal momento che le spiagge italiane sono sempre più care i turisti stanno cercando alternative più economiche. Ecco perché l’Albania sta diventando sempre più popolare come meta turistica. Alcune spiagge albanesi sono infatti splendide, con acque cristalline (si dice così, no?) e prezzi in genere più bassi rispetto all’Italia: un ombrellone e due lettini in Albania costano dai 10 ai 15 euro, in media, molto meno rispetto alle spiagge italiane (ma sarà vero?). Attenzione però, le cose stanno velocemente cambiando e la causa è un’elementare legge della domanda e dell’offerta: aumentano i turisti, aumenta la richiesta di ombrelloni in spiaggia, diminuiscono le disponibilità, aumentano i prezzi. Nel giro di poco, fidatevi, i prezzi albanesi saranno paragonabili a quelli italiani, e forse in alcune località come Ksamil lo sono già. Senza contare che l’enorme afflusso di persone durante il periodo estivo rende le spiagge talmente stracariche di gente che spesso è difficile anche trovare un posto in mare dove fare il bagno. Noi a Ksamil ci abbiamo provato e, giurin giurello, non ci siamo riusciti. Abbiamo dovuto abbandonare l’idea consolandoci con un Byrek agli spinaci neanche così eccezionale (in altri parti, come ad Argirocastro, ne abbiamo trovati di moooooooooolto più buoni).
Comunque se volete sapere quali sono le migliori spiagge d’Albania potete leggere questo altro nostro articolo: Albania, le spiagge più belle delle ‘Maldive d’Europa’
PS se volete fare un giro nella riviera albanese ma non avete la macchina: ecco qui un tour di un giorno alla scoperta della costa a Nord di Saranda.
2. L’edilizia selvaggia sta rovinando il paesaggio
Questo aumento spropositato di turisti sta creando qualche problema in Albania. I costruttori stanno edificando sempre più resort e hotel, e questo sta danneggiando drammaticamente l’ambiente.
Il governo albanese sta cercando di trovare un equilibrio tra l’attrazione dei turisti e la tutela dell’ambiente e dei locali, ma da quanto abbiamo visto la soluzione è molto lontana. Durante i nostri 1.000 chilometri percorsi per le strade albanesi, la sensazione di costruzione selvaggia e sconsiderata era sempre presente: abbiamo visto decine (anzi centinaia) di case in costruzione, molte apparentemente abbandonate a metà dell’opera, altre complete solo in qualche piccola parte, spesso mal integrate con l’ambiente. L’impressione è che si stia costruendo senza un’idea di sviluppo edilizio armonico, ognuno per conto suo, ognuno a rincorrere i suoi guai, ognuno col suo progetto, ognuno diverso, e ognuno in fondo perso dentro i mattoni suoi… ehm, scusate. Sì, insomma, l’Albania è spesso un Giano Bifronte: guardi il mare e fai “Ooooooohhhhhh!”, ti giri verso la costa e fai “AAAAAAAAAAARGH!”.
Il consiglio di Treeaveller
Se andate al mare guardate solo il mare
3. Cash, cash, cash!
In Albania è forse peggio che in Romania: ogni cosa si paga cash! Anche al supermercato se non fa una spesa superiore ai 1.000 lek (circa 10 euro) sei costretto a pagare in cash. Gli alberghi? Cash! Ristoranti? Ma ovvio, cash! La benzina? Cash, ma ti pare! E’ tutto un frusciare di banconote e tintinnare di monete. Risultato: nonostante avessimo portato dei contanti dall’Italia, siamo stati costretti a prelevare al bancomat, un’esperienza da strozzini digitali: le commissioni e il fee che le banche richiedono per il prelievo è spaventoso. Dipende un po’ dalla banca cui ci si rivolge, eh, ma noi siamo riusciti anche nell’impresa di prelevare 8.000 lek (circa 80 euro) e “pagarli” 92 euro… 12 euro tra commissioni, cambio e fee… e poi dicono che l’Albania è economica!
Il consiglio di Treeaveller
Portatevi abbastanza euro dall’Italia e andate ai vari Exchange, sono più economici dei bancomat
4. La guida è sportiva
L’albanese medio guida come Vin Diesel in Fast and Furious, quindi non preoccupatevi troppo se vedrete sfrecciare in sorpasso auto a 180 km/h laddove il limite è di 60. Che poi: chi me lo dice che il limite è 60? In mille chilometri percorsi avrò visto al massimo 3 cartelli con il limite di velocità. Ma sì, tutto è più libero e selvaggio, si va, ci si regola da soli, normalmente non succede nulla. Noi avevamo una Punto a noleggio che aveva sul groppone 123.000 chilometri: l’abbiamo ribattezzata “Pulmonia”, perché faceva da 1 a 100 in 46 giorni, 16 ore, 27 minuti e 12 secondi. Eravamo superati anche dalle biciclette. Una volta anche da un mulo zoppo. Più che Vin Diesel mi sentivo Lino Banfi nella parte di Nonno Felice.
Il consiglio di Treeaveller
Guidate sereni e lasciate fare il Fast and Furious agli albanesi
5. Occhio agli occhiali (da sole)
Lo ammetto, l’ultima parte del racconto è da cliché e piena zeppa di stereotipi. Però mi è capitata e ve la riporto così com’è andata, non me ne vogliano i tantissimi albanesi onesti. Atterriamo a Tirana, scendo dall’aereo con lo zaino in spalla, percorro l’aeroporto, esco attraversando uno stretto budello stracolmo di persone che mi sballottolano a destra e manca, vengo investito dal fascio di luce accecante delle 11.00 del mattino e penso: “Ehi, qui ci vogliono i miei fidati occhiali da sole!”. Mi giro per prenderli, sapendoli infilati nella tasca laterale dello zaino e… TADAAAAAAAA, sono spariti. Volatilizzati. Ciao ciao. Segue ricca sequela di parole poco edificabili, una mezza dozzina di bestemmie e un goccio di improperi in greco antico. Gioco anche la carta “Lost&Found” ma è come cercare il perdono dei peccati in un bordello di Caracas. I miei occhiali sono ormai in altre mani poco amiche. Ok, me ne faccio una ragione. In fondo erano solo un paio di occhiali. Peccato che:
- Erano un bel paio di Oakley
- Erano un bel paio di Oakley con lenti graduate da miope impenitente
- Erano un bel paio di Oakley con lenti graduate da miope impenitente che mi servivano per guidare per mille, lunghi e assolati chilometri!
Per evitare il distacco della retina ho quindi comprato un paio di tarocchissimi RayBan (marca: RenyBam) al costo di 7 euro e per 7 giorni sono andato in giro con due paia di occhiali sul naso, quelli da vista e i tarocconi. Il distacco della retina non c’è stato, quello del naso però è stato lì lì per verificarsi…
Il consiglio di Treeaveller
Non infilate cose nelle tasche laterali dello zaino. Vale in Albania, ma anche in Italia e in generale sempre 🙂
Bonus Track: l’Albania non è solo mare
Ho volutamente calcato la mano su alcuni dettagli grotteschi dell’Albania. Ma nel corso degli otto giorni trascorsi abbiamo visto anche paesaggi meravigliosi, incontrato persone gentilissime e fatto esperienze (e foto) memorabili. Berat, Butrinto, Saranda, Dhermi, Argirocastro e financo Tirana, posti davvero splendidi che non mancheremo di descrivere più dettagliatamente, perché lo meritano davvero.
E se cercate un tour organizzato, vi suggeriamo questo tour di 8 giorni con guida in italiano.
EXPLORE. DREAM. DISCOVER.
Altre cose che ho imparato in giro per l’Europa:
5 cose che ho imparato durante il mio viaggio in Irlanda del Nord
ALTRE INFO SULL’ALBANIA:
Altra cosa che dovete sapere sull’ Albania se siete persone altamente sensibili.
Dimenticatevi le convenzioni sui diritti umani, il WWF, e l’ambientalismo.
Ci sono bambini di 8 anni che lavorano sugli autobus come bigliettai, fanno i camerieri, lavorano in negozi di souvenir, o chiamano clienti sui taxi o all’interno delle compagnie di traghetti
Ci sono cani e gatti randagi, affamati quanto affabili che nei casi migliori vengono presi a sassate dai locali (a Tirana vengono soppressi)
Immondizia dietro panorami mozzafiato.
I servizi taxi e autobus vi sembreranno il viaggio della speranza
Non è un viaggio che consiglierei a tutti ma lo rifarei, perché ci sono dei luoghi veramente meravigliosi, e anche le persone sono davvero splendide
Come non darti ragione, sono cose che abbiamo notato anche noi. Dietro quest’immagine quasi idilliaca che ci stanno dipingendo i media e questa narrazione da paradiso maldiviano dove tutto costa poco si nasconde una realtà molto più complessa e dai risvolti non sempre piacevoli… Grazie davvero per il commento
Sono stata in Albania a luglio e non ho riscontrato questi disagi!
Ho sempre pagato con carta di credito senza obiezione di qualcuno.
Le persone sono gentili ovunque e non come in certi posti italiani dove ti trattano male
Le costruzioni è vero che sono forse incontrollate… pensiamo però ai nostri abusi
I prezzi nelle località molto turistiche sono poco al di sotto delle località mini medio dell Italia,. Fatto tutto gentilmente però
Non saranno le Maldive ma ci sono spiagge meravigliose attrezzate meglio delle nostre…
Wi-Fi ovunque senza chiedere
Esperienza molto positiva
Ciao Lucia e grazie per il commento! Sono contento che tu non abbia riscontrato problemi con la carta di credito, noi siamo riusciti a pagare con la carta solo 4 volte in 8 giorni: all’autonoleggio (ma qui praticamente è obbligatorio…), un paio di volte nei supermercati e in un ristorante vicino Butrinto. Ma magari siamo stati sfortunati noi, in fondo l’Albania è grande! Purtroppo quando si racconta un’esperienza di 8 giorni è facile farsi tentare dalla generalizzazione, anche se il nostro modo di raccontare è sempre ironico e tenta di strappare il sorriso, non è mai apodittico. Quindi ben vengano i commenti come i tuoi che aiutano a fare luce su un Paese che molti vorrebbero conoscere meglio. Nel complesso siamo comunque d’accordo con te: esperienza positiva 🙂
dipende dove alloggi e dove mangi. Noi abbiamo scelto prevalentemente guest house e osterie e trattorie tipiche per poter vivere il clima locale in tutto e per tutto e il bancomat non è pervenuto. Nemmeno per pagare la benzina, che costa cara. In 14 giorni, col bancomat, ho pagato al supermercato, in 2 ristoranti (forse 3 lo avevano e comunque, non ci sono sembrati molto contenti della nostra scelta) e in soli 2 alloggi (gli unici 2 hotel veri e propri).
Ciao Elena, grazie per aver condiviso la tua esperienza!
Ho apprezzato le vostre note di viaggio in Albania. Vorrei chiedere suggerimenti per un soggiorno DI VISITA con un solo giorno di mare e arrivo al lago di Scutari in auto noleggiata della durata di 8 giorni. Cosa vale vedere ?
Grazie del commento Vincenzo. Nella nostra 8 giorni abbiamo visitato la parte sud dell’Albania, da Tirana a Saranda, passando per Beret, Argirocastro e altre cittadine. Ecco il nostro itinerario: https://treeaveller.it/cose-da-vedere-in-albania-itinerario-in-8-giorni/. La parte nord dell’Albania la faremo, credo, in futuro, perché ovviamente ci sono tantissime cose che vorremmo vedere. Riguardo il noleggio: noi ci siamo affidati a un piccolo autonoleggio locale dell’aeroporto di Tirana, per poter risparmiare un po’, e comunque la spesa maggiore dell’intero viaggio è stata proprio quella del noleggio! Anche perché abbiamo voluto fare una “full coverage”, per evitare “soprese” che ahimè spesso capitano (in Romania, ad esempio, il tizio della riconsegna si sdraiò letteralmente sotto la macchina e ci disse che notava delle rigature… quando si accorse che avevamo la full coverage ci rimase anche un po’ male…). Poi immagino che il prezzo fluttui anche in funzione del periodo, agosto in effetti non è il periodo più economico sotto questo punto di vista.
Ciao sono venuta in viaggio con la voglia di conoscere questo paese e fare qualche bagno. In un viaggio di gruppo organuzzato.Sono stata ad alloggiare a golem albergo a 5 stelle.Albergo bellissimo come tutti quelli che ci sono e stanno per costruire ma tt di facciata, ,servizi zero.pulizia idem . Sono stati catapultati in pochi anni nel servizio alberghiero ma esperienza zero.Mokte persone del gruppo poi sono state con diarrea a vomito si pensi sia stata l’acqua il servizio spiaggia dellotel devo dire buono con ombrelloni e sdraio nuove.
Il mare ???Zero..Fogne a cielo aperto. Ho fatto un solo bagno e poi passeggiando lungo la battigia per godere del panorama mi sono imbattuta in scarichi fognari,quindi ho rinunciato.Cone pure alla visita di Tirana bellissima abbiamo attraversato un ponte dove sotto attraversava un fiume di fogna a cielo aperto. I prezzi poi del cibo nn so dire poiché avevo la pensione completa in hotel ,ma nei vari negozietti di souvenir nn tuttio avevano i prezzi sull’esposizione.e poi la benzina si può dire uguale al prezzo dell’Italia. Questa la mia esperienza è la mia considerazione ,penso che ci siano posti bellissimi dell’Albania ,ma se nn si danno da fare con i vari servizi tipo fognature e linee idriche,avranno dei seri problemi, e poi manca la professionalità.Noi in Italia ne abbiamo da vendere…Giuseppe
Grazie mille per il commento, Giuseppe. E per aver condiviso anche la tua esperienza. Devo dire che in questi giorni stiamo raccogliendo davvero le testimonianze più disparate: chi è stato benissimo, chi è stato malissimo, chi difende l’Albania, chi l’Italia, e così via. Se sei curioso puoi leggere i commenti a quest’altro articolo, sempre sul nostro blog: https://treeaveller.it/albania-low-cost-ecco-quanto-abbiamo-speso-noi-in-8-giorni/ Fa sempre molto piacere vedere la partecipazione attiva di tanta gente, anche se (lo sottolineo) il nostro scopo non era (e non è) quello di accendere flame di alcun tipo, ma solo riportare la nostra esperienza personale e dare più indicazioni utili possibili a chi avesse la voglia di affrontare un viaggio simile al nostro. Ancora grazie per il tuo commento e a presto! Federico
Consiglio di vedere Berat con un walking tour (lo abbiamo trovato in italiano), vi spiegheranno anche i retroscena di quel sobrio hotel e dei palazzacci di cemento al limitare della città vecchia (noi abbiamo scelto Berat City tour, ed è stato davvero illuminante). Nei supermercati invece non mi hanno mai fatto storie col bancomat e non ho mai superato i 500 lek, invece in quei pochi ristoranti che ce l’hanno, sembrava gli facessimo un torto ad usarlo. Per il resto sì, un vero peccato che non vi sia uno sviluppo urbanistico sensato, ho visto tantissimi palazzi in costruzione, già crollati su se stessi, a sentire poi i nostri ospiti, nonostante il turismo abbia portato entrate non indifferenti, gli enti pubblici non forniscono servizi