La pandemia ha messo tutti un po’ in stand by con i viaggi. Ma vediamola positivamente: può essere l’occasione per scoprire i posti vicino casa. Un po’ per questo e un po’ perché a noi piace molto viaggiare senza trascurare il nostro territorio, oggi vogliamo suggerirti 10 idee per una gita fuori porta da Roma.
Non serve una pandemia per andare a scoprire la nostra bella Italia. È un luogo comune dire che siamo fortunati perché è il Paese più bello del mondo, ma sicuramente lungo la penisola possiamo trovare tanti ambienti diversi, per tutti i gusti, come puoi vedere nei nostri 20 posti favolosi da visitare in Italia.
Noi viviamo a Roma, che ha un’ottima logistica. Partendo dalla capitale si possono raggiungere tante mete, non solo nel Lazio, veramente affascinanti e per tutte le voglie: sportive, naturalistiche, mangererecce, borgherecce o spensieratecce. Infatti non è stato facile scegliere solo 10 idee per una gita fuori porta!
Ma una scelta andava fatta e allora andiamo a scoprire qualche idea per una gita fuori porta top. Rigorosamente fattibili in un giorno: se ce l’abbiamo fatta noi, che non amiamo svegliarci col gallo, vuol dire che si può davvero fare!
Indice
1. Anagni
Il primo posto che mi viene in mente per una gita fuori porta in giornata da Roma è Anagni, piccolo paesino del frusinate, famoso per uno schiaffo… tra vip! Il borgo è pittoresco e ricchissimo di storia e intrighi, di quelli che House of Cards è roba da pivelli. Infatti Anagni diede i natali a ben 4 pontefici tra la fine del 1100 e la fine del 1200, e fu anche residenza e sede papale. Naturale che fosse teatro di guerre di potere senza esclusioni di colpi, tra scomuniche, sequestri e torture.
Infatti il famosissimo ‘Schiaffo di Anagni‘ lo subì proprio un Papa, Bonifacio VIII. Non è sicuro se gli fu dato fisicamente, ma quello che è certo è che fu sequestrato e maltrattato per due giorni dai suoi avversari. Il Pontefice dopo un mese morì e Filippo il Bello spostò la sede papale da Anagni ad Avignone, dando un brutto colpo al potere spirituale.
Nel piccolo borgo ci sono varie cose da vedere, in un’avvolgente atmosfera dal sapore antico, ma il top del top è il Duomo, o meglio la sua Cripta. Dedicata a San Magno, è soprannominata la Cappella Sistina del medioevo per i suoi affreschi perfettamente conservati risalenti al 1100-1200.
Quando entri nella cripta rimani a bocca aperta per il meraviglioso colpo d’occhi, tra l’alternarsi delle colonne romaniche e dei colori vivacissimi del ciclo di dipinti che ricoprono pareti e volte. L’opera racconta la salvezza dell’umanità cominciando da una creazione dell’Uomo molto originale e proseguendo con scene della Bibbia, miracoli di San Magno e vite di vari altri santi che riposano nella cripta.
Dov’è Anagni
Anagni è nel Lazio, a 61 km da Roma. Si raggiunge in un’oretta.
2. Rocca Calascio
Muoviamoci ora verso Rocca Calascio, un’altra gita fuori porta da Roma perfetta anche se un pochino più distante. Ma l’atmosfera medievale di cappa e di spada che trasuda dal piccolo borgo di pietra e dal magnifico e spettacolare castello, associata al panorama vasto e mozzafiato, sono gli elementi per una giornata indimenticabile.
Rocca Calascio si trova a 1460 m slm, sul massiccio del Gran Sasso. Salendo qui su (io con le ballerine ai piedi… magari tu un paio di scarpe da ginnastica portatele…) ho provato due tipi di emozioni. Il primo è stato sentirmi immersa nella storia: la posizione della rocca l’ha resa strategica per difendere il territorio e i percorsi della transumanza, e poi è impossibile non pensare al film Lady Hawke con la sua storia d’amore sì ma anche d’intrigo e di potere. Un posto davvero scenografico: qui hanno girato pure Il nome della rosa… e ho detto tutto!
La seconda è stata sentirmi immersa nel panorama, che spazia lontanissimo e che come tutte le vastità a me fa sentire parte del cosmo, un puntolino parte del tutto. Davvero un’emozione potente.
Dov’è Rocca Calascio
Rocca Calascio si trova in Abruzzo, in provincia de L’Aquila, a circa 150 km e un paio d’ore dal centro di Roma.
3. Grotte di Frasassi e Tempio Valadier
Grotte di Frasassi
Dalle alture alle profondità: andiamo nel centro (o quasi) della Terra e perlustriamo le Grotte di Frasassi, una meraviglia geologica che regala uno dei percorsi sotterranei più grandiosi del mondo. Dall’Abisso talmente enorme da poter contenere il Duomo di Milano alla suggestiva Sala delle candele, dalle Cascate del Niagara al Castello delle Fatine: è divertente guardare le formazioni calcaree e scoprire che figure ci vediamo!
Ed è anche molto affascinante fare un giro in un mondo totalmente diverso da quello nostro, quello al ‘piano di sopra’: un mondo con una sua vita e un’atmosfera quasi fiabesca. Quando visitiamo delle grotte, ogni volta mi immagino i primi speleologi, che sono entrati al buio a scoprire il vero ignoto. Mi prende un po’ di claustrofobia e di strizza: io non entrerei mai nemmeno in un anfratto poco profondo! Insomma, massima stima per questi pionieri…
Dove sono le Grotte di Frasassi
Le Grotte sono nelle Marche, in provincia di Ancona, a 230 km circa dal centro di Roma. Diciamo un 3 ore di macchina. Un po’ tanto per una gita fuori porta da Roma? Forse sì ma ne vale la pena.
Tempio Valadier
Tanto più che le Grotte di Frasassi vanno a braccetto con un’altro spettacolo, un po’ meno conosciuto: il Tempio di Valadier, letteralmente incastonato in una grotta. Si trova a 500 metri di distanza e, anche se c’è da fare una piccola scarpinata per arrivarci, non abbinare le due bellezze sarebbe un vero peccato.
Come dici? Dovrai alzarti alle 5 per fare questa gita fuori porta da Roma? Ne vale la pena… e te lo dice una dormigliona! In realtà basta organizzarsi un minimo: gli ingressi alle Grotte avvengono solo in certi orari (consulta il sito di Frasassi) e il percorso turistico dura 75 minuti. Per cui anche arrivando per il turno delle 11 o delle 12 hai tutto il tempo, senza nemmeno dover fare una levataccia…
Logistica a parte, il tempietto è dedicato alla Vergine Maria ma deve il nome al suo architetto, Giuseppe Valadier, che nel 1828 lo realizzò a pianta ottagonale perché 8 è il simbolo della resurrezione di Gesù. E lo integrò perfettamente in una grotta, pulito e lineare a contrasto con le irregolarità e le asperità della roccia. Qui accanto infatti fanno anche arrampicata… sport che ho pure praticato e che adoro!
Adoro anche le chiesette ottagonali, come questa. Ma hai visto quella di Rocca Calascio, che invece si staglia suggestivamente contro un paesaggio totalmente aperto?
4. Castelluccio di Norcia
Colori, profumi, cielo sconfinato, panorami mozzafiato… e cibo ottimo! Tutto questo in un solo posto, in una sola giornata: a Castelluccio di Norcia, con la sua famosa Piana dove in tarda primavera fioriscono distese di fiori dalle mille tonalità. Lo spettacolo è grandioso, un vero mosaico composto da papaveri, fiordalisi e margherite dalle nuance super saturate che invitano a fare centinaia di foto ma anche a godere delle prelibatezze mangerecce (chi non ha mai sentito parlare ad esempio delle lenticchie di Castelluccio?) e delle tante attività sportive. Come lo sci in inverno, l’escursionismo e il parapendio in estate.
Ps: Non calpestare i fiori! Sia per la loro bellezza, sia per non rovinare il raccolto di lenticchie. Nella foto cover di questo articolo stavo nello stretto spazio tra una coltivazione e l’altra. E ti dirò che se tornassi eviterei anche quello…
A 28 km da Castelluccio poi c’è Norcia, paese famoso per i succulenti salami e dove fare una passeggiata è un piacere. Purtroppo Norcia porta ancora i segni del terremoto del 2016, che tra le altre cose ha praticamente fatto crollare la Basilica.
Segni che abbiamo potuto cogliere già sulla strada per la Piana di Castelluccio, passando per Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto. Pur senza fermarci, vedere le case sventrate e crollate e le casette prefabbricate dove vivono i vecchi abitanti, è qualcosa che stringe veramente il cuore.
Dov’è Castelluccio di Norcia
Castelluccio con la sua Piana sono a circa 170 km da Roma. Ci vogliono più o meno 2 ore e 45. Noi abbiamo fatto due gite fuori porta dalla capitale fin qui. La prima volta ci siamo goduti l’altopiano con i suoi fiori, il paesello e Norcia. La seconda ci siamo dati al trekking e siamo arrivati fino al Lago di Pilato. Ti consiglio entrambe le esperienze!
5. Bomarzo
Un classicone delle gite fuori porta vicino Roma è il Parco dei Mostri di Bomarzo. Un parco misterioso e quasi esoterico, ma soprattutto soprendente e divertente, per i piccini come per i grandi. Il bizzarro e verdissimo Sacro Bosco è famoso per le sue sculture in pietra, di varie dimensioni, che spuntano dal fogliame e dalla vegetazione. Perché siano state costruite e cosa significhino nessuno lo sa, ma è bello girare per trovarle tutte e scoprire qual è quella che ci spaventerà o semplicemente ci incuriosirà di più.
La più famosa di tutte, il faccione con la bocca spalancata, è in pole position per essere la nostra preferita. Troppo divertente scattarsi una foto nelle sue fauci, anche se non è la cosa più originale del mondo… ma chi se ne importa! Fare gli alternativi a tutti i costi a volte non è sensato, diciamocelo. In ogni caso, proprio perché stragettonato, questo scatto ti costerà un po’ di fila.
A noi sono piaciuti tantissimo anche le statue dell’Elefante e del Drago, per non parlare dell’impressionante e horror Ercole che apre in due Glauco, e della divertentissima Casa pendente. Insomma, non ti annoierai tra mostri, alberi, piante e quell’atmosfera un po’ inglese, con la pietra consumata dal tempo avviluppata dal muschio e dalle fronde.
Dov’è il Parco dei Mostri di Bomarzo
Il Parco dei Mostri di Bomarzo si trova nel Lazio, in quella zona meravigliosa che è la Tuscia, in provincia della deliziosa Viterbo. Dista dalla capitale circa 90 km e circa 1 ora e un quarto.
6. Civita di Bagnoregio
Un bel giorno siamo andati in gita a Civita di Bagnoregio, nota come ‘la città che muore‘, come ormai sanno pure i sassi, per via del lento franare del terreno su cui sorge. Il borgo è uno dei più pittoreschi che abbiamo in Italia, e la strada per raggiungerlo talmente scenografica da essere una delle più fotografate della penisola. Noi non ci siamo sottratti allo spettacolo, e nemmeno alla piccola scarpinata sul viadotto pedonale per arrivare all’ingresso vero e proprio dell’antica Civita.
All’interno delle mura, abbiamo trovato un paese ordinato e antico, con una piena atmosfera rurale d’altri tempi. Ci ha emozionato girare per i vicoli e i vicoletti, alla ricerca degli scorci dove le pietre e i fiori si intrecciano in un insieme armonioso, colorato e pittoresco, e dei punti dove meglio si ammira il panorama sulla stranissima Valle dei Calanchi.
Dov’è Civita di Bagnoregio
Civita di Bagnoregio è nel Lazio a circa 120 km e 1 ora e 50 da Roma. Un’altra delle bellezze della Tuscia e della provincia di Viterbo.
7. Corchiano
Corchiano è una gita un po’ meno scontata vicino Roma. Ma a noi ha dato molta soddisfazione. Intanto siamo andati a fare una piacevole escursione nelle famose Forre scavate dal Rio Fratta, oggi Monumento Naturale. La passeggiata, non difficile (anche se Federico è riuscito a inciampare in un gradino di radici e a farsi male a una caviglia), passa in mezzo a un bel bosco ricco di sambuchi, ontani, frassinelle e tanti altri alberi, con il Sole che filtra tra le foglie e fa scintillare l’acqua del piccolo Rio con le sue cascatine.
La particolarità però sono le Tagliate, che non sono quelle di manzo (per le quali puoi provare alla trattoria che ti consigliamo nel nostro articolo sulle Forre di Corchiano)! Sono delle vere pareti di roccia escavate nel tufo, in mezzo alle quali ti trovi a passare come alti e suggestivi corridoi.
La chicca finale dell’escursione poi è stata la bella cascata, immersa in una cornice verde fiabesca e nel silenzio.
Il secondo motivo di soddisfazione della gita fuori porta è stato il Centro botanico Moutan, che si trova a pochi km da Corchiano. Qui potrai ammirare la fioritura, in tarda primavera, di oltre 600 varietà e ibridi naturali di peonie arboree ed erbacee. Il bellissimo fiore emblema della Cina ha perfettamente attecchito su questo terreno e il giardino è un’insolita esplosione di colori e profumi.
Dov’è Corchiano
Corchiano è a circa 65 km e circa un’ora dalla capitale, in provincia di Viterbo e, ebbene sì, nella Tuscia.
8. Caprarola
Urka, rimaniamo ancora nella Tuscia! Giuro che il Lazio ha altre miniere di bellezze naturali, artistiche, mangerecce e quant’altro, però effettivamente questa zona è estremamente ricca di suggestioni. Pensa che le mete di cui ti abbiamo raccontato ne qui sono solo una parte, la stessa Viterbo merita una giornata solo per sé!
Comunque, ora ci dirigiamo verso Caprarola, paesino non tanto turistico e molto sottovalutato. L’attrazione di Caprarola è il Palazzo Farnese, che ha superato ogni nostra aspettativa di visita. Sapevamo che era bello e avevamo anche visto qualche foto, ma dal vivo è stato entusiasmante! Ci siamo stati in autunno in una delle domeniche gratuite nei musei. Ebbene, abbiamo trovato poca gente, mentre dovrebbe esserci la fila!
Il Palazzo ha una particolarissima forma a pentagono con il cortile al centro che ovviamente si può apprezzare solo dall’alto, quindi non è facile goderne ma se ci riesci è sorprendente. Comunque ti assicuro che la parte migliore sono gli interni, con sale una più bella dell’altra, riccamente decorate e affrescate. Abbiamo amato tantissimo la Sala coi Mappamondi, scenografica e ovviamente perfetta per noi viaggiatori, ma ogni ambiente è una scoperta di allegorie, affreschi, pattern, simboli e colori. La cosa più bella di tutte, che da sola vale la visita: lo scalone a chiocciola che gira intorno a 30 colonne di peperino e porta al Piano Nobile.
Dov’è Caprarola
Caprarola è a 60 km circa e circa un’ora da Roma, in provincia di Viterbo.
9. Anzio
Ma non sarà ora di andare anche un po’ al mare? Roma ha così tanti posti vicini dove spassarsela, che sia per una giornata balneare o solo per una gita fuori porta in bassa stagione, magari condita da un bel pranzetto di pesce! A proposito di questo, al porto di Anzio c’è lo storico ristorante Alceste al buon gusto, con la sua terrazza proprio sul mare e i suoi piatti succulenti. Attenzione al conto: non è economico.
Anzio, antica capitale dei Volsci, fu conquistata dai romani di cui oggi ci rimangono i resti delle loro splendide ville e dell’antico porto. A fine ‘800 diventò un elegante luogo di villeggiatura per le famiglie romane nobili e benestanti, aria che mantiene ancora oggi che è sempre un centro balneare ma non più di lusso. Anche io da bambina venivo in vacanza qui al mare, ci passavo tutto luglio insieme ai miei nonni, e forse per questo Anzio ha sempre avuto un posto speciale nel mio cuore.
Ti consiglio una passeggiata tra i negozietti del centro, poi al porto con le suggestive barche dei pescatori e la miriade di ristoranti di pesce, profumati ed eleganti, moderni o stile marinaro. Per finire sul lungomare ricco di ristoranti, gelaterie, locali in legno e deliziosi palazzetti liberty. Su tutti, il Palazzo del Paradiso, singolare nome dato a quello che è un casinò in stile liberty e dall’aspetto davvero ricco e bizzarro.
Ad Anzio, fulcro dello sbarco degli Alleati del gennaio 1944, c’è anche un commovente Cimitero di guerra, oltre a una statua commemorativa: è la famosa Angelita di Anzio, una bimba di 5 anni che i soldati trovarono sola e in lacrime sulla spiaggia dove sbarcarono e che in seguito è diventata simbolo della brutalità della guerra e del coraggio di liberarsi da quell’orrore.
Ti segnalo infine la Riserva Naturale di Tor Caldara, un’area verde dall’aspetto abbastanza selvaggio ricca di percorsi naturalistici in un ambiente incontaminato tipico della macchia mediterranea, con piccole e puzzolenti odorose sorgenti sulfuree, tanta fauna e una cinquecentesca torre d’avvistamento: la riserva infatti è pianeggiante ma termina su una falesia alta 15 metri sul mare.
Dov’è Anzio
Anzio è nel Lazio, a circa 60 km a Sud di Roma. Si raggiunge in un’oretta.
10. Cascata delle Marmore
Concludiamo in bellezza le nostre 10 gita fuori porta da Roma con un tripudio di acqua e boschi. La Cascata delle Marmore è una delle più famose d’Italia ed è un’idea perfetta per una gita di una giornata da Roma. Protagonista è il fiume Velino, che cade per 165 metri nella Gola del Nera, in una cornice di verde, alberi e piante.
L’acqua viene utilizzata per produrre energia elettrica perciò solo una parte viene rilasciata nella cascata. Questo avviene in determinati orari durante il giorno, quindi normalmente c’è una situazione di ”secca”, dove il panorama è fatto di rocce, vegetazione e un piccolo flusso. A orari stabiliti un segnale acustisco ti avverte dell’imminente arrivo del fiume. In breve la cascata acquista la sua potenza e il suo fragore, e tutto cambia.
Il paesaggio diventa quasi epico. Sì perché non solo la cascata si forma sotto i tuoi occhi, diventando uno spettacolo della natura, ma a ciò si aggiungono il potente rumore e gli schizzi! Man mano infatti inizierai a bagnarti. Poco o tanto, a seconda di dove ti trovi a goderti lo spettacolo. Ad esempio il bagno è assicurato al Balcone degli Innamorati!
Dove sono le Cascate delle Marmore
Le Cascate delle Marmore si trovano a circa 110 km e un’ora e mezza da Roma.
Gita fuori porta: i tuoi suggerimenti
Bene, queste erano 10 consigli per gita fuori porta da fare in un giorno da Roma, ma ce ne sono anche tante altre: l’Italia è uno scrigno di tesori, e non fanno eccezione il Lazio e le regioni vicine. Tu quale altro posto delizioso ci consigli?
Al prossimo viaggio
Simona
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